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Pagamenti

Pagamenti digitali, in crescita ma con qualche neo

I pagamenti cashless hanno guadagnato popolarità in tutto il mondo nell’ultimo decennio. Ma ci sono ancora notevoli ostacoli operativi e normativi da superare

Sebbene il contante non sia ancora prossimo all’uscita definitiva di scena, la crescita globale sta rallentando mentre i consumatori si rivolgono sempre di più alle alternative elettroniche emergenti. È quanto emerge dal Global Payment Landscapes, il report di Business Insider sulle tendenze in materia di pagamenti elettronici.

TENDENZE DEI PAGAMENTI DIGITALI

L’adozione crescente di pagamenti cashless è un risultato diretto dell’aumento dell’e-commerce, ma non è l’unico fattore. I consumatori oggi sono adattabili alle tecnologie dirompenti e sono generalmente disponibili a provare nuovi tipi di metodi di pagamento digitali.
Il World Payment Report redatto da Bnp Paribas e Capgemini rilasciato a ottobre dello scorso anno prevede che tra il 2018 e il 2021 il tasso di crescita annuale composto per tutti i volumi di transazioni digitali sarà di circa il 13%, salendo a 876 miliardi dalla stima corrente per il 2018 di 598 miliardi.

A TRAINARE SONO I MERCATI IN VIA DI SVILUPPO

Dal report emerge inoltre che le transazioni non in contanti raggiungeranno un tasso di crescita annuale composto del 12,7 percento fino al 2021, dopo una crescita del 10,1 percento nel 2015-16, che ha visto il volume totale delle transazioni non in contanti raggiungere 482,6 miliardi di dollari.

Questo boom cashless è trainato dai mercati in via di sviluppo, con Russia (CAGR del 36,5 percento), India (33,2 percento) e Cina (25,8 percento) come importanti motori durante il 2015-16. I mercati maturi hanno registrato una crescita costante di oltre il 7%.
I mercati in via di sviluppo mostreranno un CAGR del 21,6%, guidato dall’emergente Asia al 28,8% nei prossimi cinque anni. Entro il 2021, i mercati in via di sviluppo dovrebbero rappresentare circa la metà di tutte le transazioni elettroniche in tutto il mondo, superando per la prima volta i mercati maturi, la cui quota attuale si attesta al 66,3%.

LE BIGTECH STANNO APRENDO I LORO BORSELLINI ELETTRONICI

Il mercato dei pagamenti sta crescendo anche con l’ingresso delle nuove tecnologie messe a punto da BigTech quali Alibaba, Tencent, Google, Apple, Facebook e Amazon in particolare che fanno sentire la loro presenza.
Le Bigtech hanno rappresentato circa il 71% del mercato globale dei portafogli elettronici nel 2016. Queste società stanno sfruttando la loro base utenti sulle piattaforme di grandi dimensioni per avere un impatto nello spazio di pagamento, concentrandosi sul fornire all’utente un’esperienza continuativa sulla rete. Gli incumbent dovrebbero imparare dai bigtech e investire nelle piattaforme tecnologiche per competere con loro.

UN’OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE

Proprio per questo sempre più aziende stanno guardando al settore delle transazioni elettroniche più come opportunità che come sfida.
Come il Gruppo Sisal, che ha deciso di puntare anche sui pagamenti, dando vita ad un attore nel settore, il brand SisalPay, che oggi guarda con attenzione al mondo dei pagamenti digitali. Per esempio, oltre al canale tradizionale, l’azienda ha sviluppato “nuovi progetti come Bill, la nuova app di SisalPay per i pagamenti digitali, che punta a diventare Il portafoglio del futuro: semplice e ricaricabile, per effettuare pagamenti, scambiare o inviare denaro e molto altro” ha raccontato Emilio Petrone, CEO del Gruppo Sisal. “Quella è stata un’intuizione fondamentale, che ci ha portato a diventare leader nel settore dei servizi di pagamento con il brand SisalPay, che oggi rappresenta oltre il 50% del fatturato lordo complessivo del gruppo”, ha detto l’amministratore delegato di Sisal intervistato dalla rivista Forbes Italia.

È stata propria la volontà del Ceo di Sisal a determinare la scelta di diversificazione del business aziendale: da brand leader nel settore dei giochi ad azienda impegnata nel mercato evolutivo del digital payment. Grazie a questa scelta strategica, sotto la guida di Petrone, infatti, Sisal ha triplicato in pochi anni il proprio fatturato e migliorato proporzionalmente la sua redditività.
Una scommessa, quella dei pagamenti digitali, che al momento sembra essere vinta, ma che di certo nasconde ancora insidie e difficoltà da superare nel prossimo periodo.

ALCUNI OSTACOLI DA SUPERARE

Sebbene vi sia una notevole propensione al mercato per i mezzi di pagamento digitali, in particolare i mercati in via di sviluppo, e che le transazioni non in contanti stiano registrando una crescita eccezionale, vi sono ancora notevoli ostacoli operativi e normativi da superare. Come hanno evidenziato Bnp e Capgemini, al momento solo il 38% dei dirigenti bancari intervistati per il rapporto ha dichiarato di “pianificare un ruolo di ancoraggio” nei nuovi ecosistemi di pagamento.

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