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WORLDLINE

La francese Worldline crolla in Borsa, ecco perché

Il colosso francese dei pagamenti Worldline perde oltre il 17% in Borsa dopo l'uscita del ceo e la revisione al ribasso delle sue previsioni per il 2024 citando "problemi specifici di performance" in alcuni settori. Fatti, numeri e approfondimenti

L’addio del ceo e il taglio delle stime annue (il terzo in un anno) fanno precipitare il titolo Worldline.

Il gruppo di pagamenti elettronici francese è crollato di oltre il 17% alla Borsa di Parigi dopo aver annunciato l’uscita del ceo Gilles Grapinet, alla testa del gruppo per undici anni, e la revisione al ribasso delle previsioni sui risultati per l’anno in corso: mentre in agosto contava ancora su una crescita organica del fatturato del 2-3% su base annua, Worldline stima ora un 1%. Con il tonfo odierno, la sua capitalizzazione scende così sotto i 2 miliardi di euro.

Nexi soffre in Borsa in scia alla performance negativa  della concorrente francese a Parigi: finisce in fondo al listino principale di Piazza Affari la società paytech italiana perdendo oltre il 4%.

Tutti i dettagli.

PERCHÉ NEXI FATICA A PIAZZA AFFARI A CAUSA DI WORLDLINE

Nel crollo, Worldline ha trascinato con sé il resto del settore: alle ore 13.50 l’italiana Nexi – di cui Cassa depositi e prestiti possiede il 13,8% – lascia sul terreno il 4,48%, a 6,05 euro.

LE MANOVRE AL VERTICE SCUOTONO LA FRANCESE WORLDINE

Oggi il board di Worldline ha annunciato la partenza di Gilles Grapinet da ad e membro del cda a partire dal 30 settembre 2024. Il Presidente, insieme al Comitato per le nomine e con il supporto di un’agenzia di ricerca internazionale, assumerà la guida della ricerca di un nuovo ceo e valuterà i candidati interni ed esterni, si legge in una nota.

Nel frattempo, sempre nel comunicato stampa, la società rende noto che a partire dal 30 settembre Marc-Henri Desportes, attualmente vice ad e responsabile dei servizi commerciali, ricoprirà la carica di ceo ad interim. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione di Worldline, ha detto la portavoce Hélène Carlander, aggiungendo che è finalizzata a preparare “un nuovo passo strategico per l’azienda”.

Una volta nominato, il nuovo ad lavorerà a stretto contatto con il Consiglio per determinare il nuovo piano strategico. Pertanto il capital market day inizialmente programmato per il 26 novembre è stato posticipato per consentire al nuovo ceo di contribuire al processo di pianificazione strategica.

RAPIDA ASCESA E REPENTINO DECLINO

Worldline è uno dei più grandi specialisti dei pagamenti al mondo. La società è cresciuta rapidamente attraverso acquisizioni in Europa da quando è stato scorporato dal gruppo francese di servizi IT Atos nel 2014, ricorda il Financial Times.

Come ricostruisce Reuters, le azioni di Worldline sono salite alle stelle durante la pandemia, quando gli investitori si sono riversati nelle società di pagamenti europee, attratti dalla loro rapida crescita, poiché i clienti hanno abbandonato i contanti e dal consolidamento del settore. Ma da allora il sentiment degli investitori verso le aziende in Europa, tra cui Worldline e l’italiana Nexi, si è inasprito.

“Dopo un anno buio nel 2023, lo specialista dei pagamenti fatica a rimettersi in carreggiata” osserva il quotidiano economico francese Les Echos argomentando che “Gravi crolli, l’annuncio di un piano di riorganizzazione, ma anche il crollo vertiginoso del 60% del prezzo delle sue azioni in un giorno e l’uscita dal CAC40, hanno segnato notevolmente l’anno del gruppo. Nonostante un fatturato in crescita del 6%, Worldline ha registrato anche una perdita annua di 817 milioni di euro”.

L’azienda ha recentemente delineato i piani per tagliare circa 1.400 posti di lavoro, ovvero circa l’8 percento del suo personale, mentre cerca di tagliare 200 milioni di euro di costi annuali a partire dal 2025.

IN SOFFERENZA IL TITOLO

Dal primo gennaio il titolo del gruppo ha già visto il suo valore crollare di oltre il 50%, segnala Radiocor. Senza dimenticare che Worldline aveva già tagliato le previsioni a luglio, citando il forte calo dei consumi interni in Europa e l’incertezza su una potenziale ripresa.

LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ

Oltre al cambio dell’ad, Worldline ha affermato che durante l’estate ha sperimentato “condizioni di trading lente abbinate a specifici problemi di performance nella nostra attività nel Pacifico e in alcuni verticali online globali (ad esempio, viaggi)”. Di conseguenza, sono in fase di implementazione ulteriori piani d’azione, tra cui misure sulla generazione di ricavi e sui costi di cassa.

ABBASSATA LA GUIDANCE

Non finisce qui. A scuotere il titolo di Worldline anche la comunicazione della riduzione delle previsioni 2024 su ricavi e margine operativo lordo citando “problemi specifici di performance” in alcuni settori.

Ora Worldline prevede una crescita organica dei ricavi di circa l’1% per il 2024, contro una precedente previsione del 2-3%. L’Ebitda è previsto intorno a 1,1 miliardi di euro, in calo rispetto ai precedenti 1,13-1,17 miliardi. Infine, il gruppo prevede un free cash flow per l’intero anno di circa 200 milioni di euro, rispetto ai 230 milioni precedenti.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

“Il cambio di ceo è stato motivato dal terzo profit warning in un anno con molti investitori che chiedevano un cambio di gestione”, ha affermato l’analista di Jefferies Hannes Leitner, aggiungendo che gli investitori si aspettavano che il nuovo ceo “accendesse una crescita organica”, riporta Reuters.

Lo scorso dicembre l’investitore attivista Bluebell in una lettera aveva esortato la società fintech a fare un riassetto del Cda per “ripristinare la fiducia” tra le voci di una potenziale offerta di acquisizione ostile per il gruppo

Sempre Reuters riferisce che il partner di Bluebell Giuseppe Bivona si è dichiarato soddisfatto dei cambiamenti nella gestione di Worldline, tra cui la rimozione del ceo ma che avrebbe preferito che fossero arrivati prima “perché non saremmo nella posizione in cui siamo oggi per quanto riguarda i risultati operativi e la valutazione”.

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