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Come il Fintech sta cambiando banche e finanza. Report Accenture

Numeri, informazioni e scenari tratti dal rapporto Accenture sul mondo Fintech Cresce il Fintech in Europa e accelerano gli investimenti in Italia. Dei circa 100 milioni di dollari investiti nel settore dal 2010 nel nostro paese, un terzo è stato censito nel solo 2017 e si stima che le nuove tecnologie potrebbero portare un aumento…

Cresce il Fintech in Europa e accelerano gli investimenti in Italia. Dei circa 100 milioni di dollari investiti nel settore dal 2010 nel nostro paese, un terzo è stato censito nel solo 2017 e si stima che le nuove tecnologie potrebbero portare un aumento di valore fino al 30% nei prossimi 5 anni anche se per il momento l’Italia è solo dodicesima in Europa nel Fintech, alle spalle di paesi come Belgio, Finlandia e Spagna. È quanto emerge da uno studio di Accenture diffuso in occasione del FintechStage Festival inaugurato a Roma per contribuire a creare un momento di riflessione tra istituzioni e rappresentanti del mondo finanziario sulla situazione italiana.

IN ATTO PROFONDA TRASFORMAZIONE DEL MERCATO FINANZIARIO EUROPEO

L’analisi del mercato finanziario europeo mostra che è in atto una profonda trasformazione guidata principalmente dall’innovazione tecnologica che sta plasmando nuovi comportamenti da parte dei consumatori e, imponendo alle imprese un radicale cambiamento dell’offerta e dei modelli di business. Secondo lo studio Accenture il numero di operatori tradizionali si è ridotto del 40% rispetto al 2015 da 8.500 a circa 5.300 a favore dell’ingresso di altri attori di origine Fintech (oltre 800), che rappresentano oggi il 12% degli operatori (challenger banks, Payments, Specialist). In questo contesto le istituzioni finanziarie che hanno intrapreso grandi processi di innovazione presentano percentuali di valore futuro maggiori di almeno il 30% rispetto alle realtà meno dinamiche. Inoltre, l’analisi mostra che circa i 2/3 dei consumatori (65%) è composta da persone digitalmente evolute o addirittura “esperte di digitale”; questi consumatori si aspettano anche nell’ambito dei servizi finanziari un’esperienza simile a quella offerta dai GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon), estremamente personalizzata e in “real time”. In particolare, nelle interazioni con le istituzioni bancarie, questi ultimi ricercano un rapporto di fiducia e sono più inclini al cambiamento. Questo scenario apre la strada a nuovi ecosistemi dove si assiste ad un forte passaggio da logiche puramente competitive a logiche collaborative che vedono protagonisti gli operatori tradizionali del banking, le Fintech e player di altri settori industriali.

CIRCA 3000 FINTECH NEL MONDO CON INVESTIMENTI A 100 MILIARDI DI DOLLARI

Il 50% dei principali operatori finanziari europei collabora già con imprese startup – attraverso acquisizioni dirette e partnership – per entrare in nuovi mercati, sviluppare nuovi prodotti, acquisire nuovi segmenti di clientela e razionalizzare i modelli operativi. Ciò viene realizzato attraverso l’adozione di nuove tecnologie. Attualmente, secondo la recente mappatura di Accenture, le Fintech risultano essere circa 3000 in tutto il mondo. L’analisi rivela un mercato in costante espansione: dal 2010 al 2017 il livello degli investimenti è aumentato in media del 47% all’anno, arrivando a quasi 100 miliardi di dollari a livello globale. Gli investimenti in Europa appaiono però ancora deboli e si attestano a quota 15,7 miliardi dal 2010 ad oggi, ma nel 2017 sono più che triplicati rispetto al 2016. Come detto, in Italia, invece, dei circa 100 milioni investiti dal 2010, un terzo è stato censito nel solo 2017, sintomo di un settore in forte accelerazione. Ciò nonostante, il nostro paese rimane al 12esimo posto in Europa per investimenti complessivi in Fintech.

I DRIVER CHE GUIDERANNO IL MERCATO

Le motivazioni alla base del fenomeno Fintech sono molteplici e spaziano dalla necessità per le banche di iniziare a “servire oggi il cliente di domani”, alla necessità di raggiungere nuove frontiere di efficienza operativa sfruttando tecnologie come RPA (Robotic Process Automation) e AI (Artifical Intelligence). In questo senso, consapevoli delle difficoltà nel mercato dei Financial Services, le imprese Fintech vedono nella collaborazione con le banche tradizionali una scorciatoia per accrescere rapidamente la loro rilevanza e costruire fiducia nel loro brand e scalare in termini dimensionali. Se finora le aziende di finanza tecnologica si erano concentrate su singole aree come i settori del pagamento, del prestito e del risparmio ora, si stanno riorganizzando in un’offerta unica per il cliente e si prevede che questo trend sarà mantenuto anche nei prossimi anni. Questo sta già accadendo nei mercati più innovativi come Stati Uniti e Regno Unito, e, se si considerano le maggiori Fintech (quelle con oltre 100 milioni di dollari in finanziamenti) è possibile conteggiare già oltre 150 iniziative di collaborazione. Tre le direttrici in cui le Fintech stanno evolvendo, vale a dire il mondo del banking come importante laboratorio sperimentale per testare le tecnologie, sia in termini di gradimento dei consumatori che di efficienza dei processi di business; come portatrici di expertise e know-how da altri settori e mercati (ad esempio in termine di customer experience); e come acceleratori del percorso dell’open banking.

PIÙ INVESTIMENTI IN COMPLIANCE NEI PROSSIMI ANNI

Per quanto riguarda infine l’aspetto regolatorio, sempre secondo la ricerca Accenture, gli investimenti in compliance sono destinati ad aumentare nei prossimi due anni: lo ritiene possibile l’89% dei Compliance Officers del settore Financial Services. Gli investimenti in Regtech sono, infatti, in costante crescita e la continua accelerazione già registrata nel primo trimestre del 2018 potrebbe portare a raddoppiare gli investimenti rispetto al 2017. In questo scenario, gli investimenti del mercato europeo rappresentano circa il 30% degli investimenti totali (quindi circa il doppio rispetto alla quota europea degli investimenti Fintech complessivi).

MACCHI (ACCENTURE): IL SETTORE FINANZIARIO È STRATEGICO PER IL NOSTRO PAESE CHE DEVE ACCELERARE IL PERCORSO DI INNOVAZIONE E FARE UN SALTO DI QUALITÀ

“I segnali che osserviamo – spinta all’innovazione da parte dei consumatori, maggiore consapevolezza da parte degli istituti bancari, abbattimento dei costi delle tecnologie unito all’effetto combinatorio che esse producono – sembrano creare un ecosistema sempre più predisposto alla sperimentazione di nuove soluzioni. Il settore finanziario è strategico per il nostro paese: ricchezza privata, propensione al risparmio, diffusione delle PMI e forte legame delle stesse con il sistema bancario, forti radicamenti territoriali, sono alcuni degli elementi che spiegano perché è fondamentale accelerare il percorso di innovazione e fare un netto salto di qualità posizionandosi tra i leader europei”, ha commentato Mauro Macchi, Senior Managing Director, Responsabile di Accenture Financial Services.

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