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Cashback, che cosa dice il Garante della privacy

Il Garante per la privacy ha dato il via libera al cashback, il programma di rimborso in denaro pensato dal governo Conte per incentivare le transazioni digitali. Tutti i dettagli

 

Il sistema cashback non è una minaccia alla privacy dell’utente. A dirlo è il Garante per la privacy, che ha dato il via libera al Programma di rimborso in denaro pensato dal Governo Conte per incentivare le transazioni digitali.

Tutti i dettagli.

IL CASHBACK

Chiamato anche bonus bancomat, il “cashback di Stato”, introdotto con decreto Agosto, approvato al Senato, è un rimborso parziale delle spese effettuate con carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancarie anche piattaforme di pagamento installate su smartphone, come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay.

L’OK DEL GARANTE DELLA PRIVACY

Il Garante della privacy ha dato il suo ok alla “bozza di regolamento che definisce il funzionamento del Programma di rimborso in denaro (cosiddetto “cashback”) a favore dei consumatori che effettuano acquisti con strumenti di pagamento elettronici”, scrive il Garante in una nota.

SERVONO MISURE PRECISE

Il Garante specifica, però, che per l’introduzione del bonus bancomat “dovranno però essere adottate precise misure a garanzia dei dati personali”.

“Alla luce dei rischi e delle criticitĂ  emerse nell’ambito di un trattamento di dati cosi’ massivo, riferibile ad ogni aspetto della vita quotidiana, il Garante ha chiesto di stabilire nel regolamento stringenti garanzie a tutela delle persone coinvolte”, aggiunge il Garante.

IL SISTEMA

L’utente può accedere al programma di rimborso, secondo la bozza del Ministero dell’economia, scegliendo “di aderire al Programma cashback tramite l’App IO o attraverso banche o societĂ  che emettono carte di pagamento (issuer)”.

TRASFERIMENTO DATI

E sempre da bozza, i dati anagrafici e gli estremi delle carte di pagamento scelte per partecipare al Programma saranno comunicati a PagoPA, ovvero all’azienda incaricata dal MEF della progettazione e della gestione del Sistema informativo cashback.

“Ogni volta che la carta di pagamento registrata sarĂ  utilizzata per l’acquisto in negozio, i dati necessari (ad esempio, data e importo dell’acquisto) saranno trasmessi dalla societĂ  che gestisce la transazione (acquirer) al Sistema cashback”, spiega il Garante.

IL RIMBORSO

Il rimborso verrĂ  calcolato ogni semestre e verrĂ  stilata una graduatoria per assegnare i super rimborsi a chi avrĂ  eseguito il maggior numero di transazioni. SarĂ  Consap ad occuparsi dell’erogazione dei rimborsi, inclusa la gestione del contenzioso.

RUOLI E RESPONSABILITA’

Per garantire il massimo rispetto nel trattamento dei dati, specifica l’AutoritĂ , “è stato necessario individuare espressamente ruoli e singole responsabilitĂ  dei numerosi soggetti coinvolti” e “sono state introdotte misure per garantire che gli acquirer trasmettano al sistema solo i dati necessari”.

DATI ESERCENTE SOLO PER RECLAMI

Il Garante ha chiesto al Governo che vengano precisate “le finalitĂ  del trattamento delle diverse tipologie di dati, con particolare riguardo ai dati dell’esercente che potranno essere trattati solo per eventuali reclami”, spiega l’AutoritĂ , precisando che “i dati potranno essere conservati solo per il tempo strettamente necessario”.

APP IO E BANCHE

Privacy garantita anche nelle modalitĂ  con cui l’App IO e gli istituti bancari “rendono disponibili agli aderenti gli importi dei rimborsi spettanti e la posizione nella graduatoria, in modo che siano conformi al principio di minimizzazione previsto dal Regolamento Ue”.

“Sono state, infine, previste specifiche misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati, ad esempio per la protezione, mediante funzioni crittografiche non reversibili, degli identificativi degli strumenti di pagamento elettronici”, aggiunge l’AutoritĂ , specificando che prima dell’avvio del programma verificherĂ  tutte le misure di sicurezza adottate.

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