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Blockchain

Come la Corea del Nord sposa Blockchain e criptovalute

Ad aprile 2019 la prima Pyongyang Blockchain and Cryptocurrency Conference nella capitale nordcoreana Per la prima volta la Corea del Nord ha annunciato l’intenzione di tenere una conferenza internazionale sulla blochkchain e le monete virtuali, invitando pubblicamente esperti del settore. LA BLOCKCHAIN AND CRYPTOCURRENCY CONFERENCE AVRÀ LUOGO NELLA CAPITALE AD APRILE 2019 Secondo quanto riferisce…

Per la prima volta la Corea del Nord ha annunciato l’intenzione di tenere una conferenza internazionale sulla blochkchain e le monete virtuali, invitando pubblicamente esperti del settore.

LA corea del nordBLOCKCHAIN AND CRYPTOCURRENCY CONFERENCE AVRÀ LUOGO NELLA CAPITALE AD APRILE 2019

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Independent, la Pyongyang Blockchain and Cryptocurrency Conference avrà luogo nella capitale ad aprile 2019 e i partecipanti saranno accompagnati per un tour di sette giorni nel paese. Per 3.300 euro, i delegati della conferenza riceveranno un soggiorno all-inclusive in Corea del Nord, insieme ad attività come pattinaggio, bowling, tiro a segno e shopping. Il settimo giorno del programma della conferenza sulla valuta criptata include anche una gita alla fabbrica di birra di Daedonggang. “Esperti internazionali del settore della blockchain e della crittografia si riuniranno per la prima volta a Pyongyang per condividere le loro conoscenze e la loro visione, stabilire connessioni e discutere le opportunità di business”, afferma il sito web che promuove l’evento.

VIETATA A GIORNALISTI E CITTADINI GIAPPONESI, ISRAELIANI E SUDCOREANI

La conferenza non è aperta ai cittadini di Israele, Giappone o Corea del Sud e i giornalisti non sono autorizzati a partecipare. Una nota sul sito web avverte inoltre: “Non è ammessa alcuna propaganda di massa stampata o materiale digitale/stampato contro la dignità della Repubblica”. Nella sezione FAQ del sito web, gli organizzatori affrontano tutti i problemi di sicurezza che i potenziali partecipanti possono avere. “La Repubblica Democratica Popolare di Corea può essere considerata il paese più sicuro del mondo”, si legge sul sito. “Finché si ha un senso comune di base e il rispetto per la cultura e le credenze di altre nazioni, sarete sempre i benvenuti e godrete come migliaia di amici che abbiamo ospitato negli ultimi 28 anni e che sono impegnati in relazioni culturali, sportive, scientifiche o commerciali”. Tra gli organizzatori dell’evento c’è Chris Emms, esperto di criptovaluta che ha spesso ha consigliato le aziende sulla tecnologia blockchain e sui requisiti normativi. Il suo profilo di LinkedIn lo indica inoltre come esperto per l’All Party Parliamentary Group on Blockchain del Regno Unito.Corea del Nord

L’INTERESSE VERSO BLOCKCHAIN E MONETE VIRTUALI PER AGGIRARE LE SANZIONI USA

L’interesse della Corea del Nord per blockchain e monete criptate è noto da diversi anni: doversi esperti americani hanno sostenuto che il regime sta guardando con favore alla tecnologia decentralizzata per aggirare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Anche l’Università della Scienza e della Tecnologia di Pyongyang avrebbe invitato in passato esperti di criptovalute a tenere lezioni agli studenti. “Il nostro insegnamento ha lo scopo di assistere la Repubblica Democratica Popolare di Corea costruendo capacità che permettono uno sviluppo efficace e benefici per il popolo”, ha dichiarato un portavoce dell’università al sito di notizie nordcoreano NK News nel 2017. “Siamo profondamente consapevoli dei problemi di sanzioni e dei rischi di abuso o appropriazione indebita di risorse e know-how e ci preoccupiamo di evitare aree sensibili o proibite”.

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