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Terre Rare

Alleanza Usa-Giappone con Mp Materials per contrastare la Cina sulle terre rare

Mp Materials, l'unica azienda che estrae terre rare negli Stati Uniti, venderà i suoi metalli direttamente in Giappone senza passare dalla Cina. Washington vuole ridurre la dipendenza da Pechino sulle materie prime critiche, e sta valutando dei mini-accordi commerciali. Tutti i dettagli.

MP Materials, l’unica azienda produttrice di terre rare negli Stati Uniti, ha annunciato mercoledì un accordo con il conglomerato giapponese Sumitomo che simboleggia il tentativo dell’America e dei suoi alleati di ridurre la dipendenza dalla Cina per le  materie prime di rilevanza strategica.

Le terre rare sono un gruppo di diciassette elementi metallici utilizzati per produrre dispositivi elettronici, automobili elettriche, turbine eoliche e sistemi d’arma. L’85 per cento della capacità mondiale di raffinazione di questi metalli, indispensabile per il loro uso industriale, si trova in Cina.

L’ACCORDO TRA MP MATERIALS E SUMITOMO

MP Materials possiede l’unica miniera di terre rare in territorio statunitense, quella di Mountain Pass in California. Non disponendo tuttavia di capacità di lavorazione del materiale grezzo, deve spedirlo in Cina per farlo raffinare.

L’azienda vuole però aprire in California un impianto per la separazione delle terre rare, e si è recentemente accordata con Sumitomo per inviarle i materiali processati nello stabilimento (una volta che sarà operativo), in modo che il conglomerato possa distribuirli in Giappone direttamente, senza dover più dipendere dalla Cina. Ad oggi, infatti, le aziende giapponesi acquistano le terre rare estratte da MP Materials dai raffinatori cinesi.

Nel comunicato congiunto, MP Materials e Sumitomo non forniscono dettagli sui volumi oggetto dell’accordo e nemmeno sulle tempistiche. Dichiarano però che la loro intesa permetterà di “stabilizzare, diversificare e rafforzare una filiera di importanza cruciale per il settore manifatturiero giapponese”.

I PIANI DI MP MATERIALS (FINANZIATI DAL GOVERNO) SULLE TERRE RARE NEGLI STATI UNITI

Il documento descrive la miniera di Mountain Pass come “la più grande fonte di produzione di terre rare nell’emisfero occidentale”: nel 2021 ha rappresentato da sola il 15 per cento delle terre rare estratte nel mondo. Considerata la sua rilevanza strategica, nel 2022 il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha assegnato a MP Materials un contratto da 35 milioni di dollari per realizzare un impianto di lavorazione delle terre rare a Mountain Pass, in modo da potenziare la filiera domestica e ridurre l’esposizione alla Cina.

Oltre allo stabilimento a Mountain Pass, nei piani di MP Materials c’è anche una fabbrica in Texas dedicata alla manifattura di magneti di terre rare: sono presenti negli smartphone, nei veicoli elettrici e negli apparecchi militari.

GLI USA CERCANO L’ACCORDO CON UE, UK E GIAPPONE

Il governo degli Stati Uniti sta conducendo delle trattative con l’Unione europea, il Regno Unito e il Giappone per degli accordi commerciali limitati ai minerali critici: terre rare, cobalto e litio, per citarne alcuni. Lo scopo di questo critical minerals buyers club (come l’ha definito una fonte di Bloomberg) o “NATO dei metalli” (perché ne fanno parte paesi alleati di Washington) è contrastare l’influenza di Pechino sulle filiere della transizione ecologica.

– Leggi anche: Anche l’Australia si prepara alla nuova Nato dei metalli

Gli Stati Uniti hanno già formato un’alleanza sui minerali critici – chiamata Partnership per la sicurezza dei minerali, o Minerals Security Partnership – con alcuni paesi affini sul piano politico, come l’Unione europea, il Canada, il Regno Unito, l’Australia e la Corea del sud. Il gruppo si è riunito a inizio febbraio per discutere di estrazione, raffinazione e riciclo di questi materiali con i rappresentanti di diversi governi africani.

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