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Tutte le mosse del Pentagono sul nichel

Il dipartimento della Difesa americano finanzia con 20,6 milioni il progetto di Talon per una miniera di nichel in Minnesota: gli Stati Uniti vogliono costruire una filiera nazionale per i metalli critici. Tutti i dettagli.

Martedì il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha assegnato 20,6 milioni di dollari a una società mineraria, Talon, che sta lavorando allo sviluppo della miniera di nichel di Tamarack, in Minnesota, nel centro-nord del paese. Il progetto rientra in un programma del dipartimento per lo sviluppo di filiere nazionali per i cosiddetti “minerali critici”, ovvero le materie prime necessarie alla transizione energetica o ad altri comparti di valore strategico: il nichel si utilizza nelle batterie, nelle leghe per l’industria aerospaziale e nell’acciaio inossidabile.

GLI STATI UNITI VOGLIONO UNA FILIERA NAZIONALE DEI METALLI CRITICI

I finanziamenti andranno a sostenere i lavori di lavori di prospezione e fanno seguito a una sovvenzione di 114 milioni che l’anno scorso il dipartimento dell’Energia ha concesso a Talon per costruire un impianto di lavorazione della materia grezza nel Dakota del nord. Gli Stati Uniti non vogliono limitarsi all’attività estrattiva ma costruire filiere complete sul loro territorio, e in questo senso la fase di raffinazione è la più cruciale: sia perché è indispensabile per l’uso industriale dei metalli critici e sia perché è attualmente dominata dalla Cina, che vale da sola il 35 per cento della raffinazione mondiale di nichel, il 58 per cento di quella di litio e il 65 per cento di quella di cobalto (tutti metalli utilizzati nelle batterie).

A febbraio 2021 il dipartimento della Difesa americano ha firmato un accordo con la società australiana Lynas, definendola “la società di estrazione e lavorazione degli elementi di terre rare più grande al di fuori della Cina”. Le terre rare sono un gruppo di metalli fondamentali per l’energia, l’elettronica e gli armamenti; la loro raffinazione è dominata dalla Cina. L’accordo prevede che Lynas costruisca un impianto di trattamento di terre rare leggere in Texas.

TUTTI I PIANI DI TALON SUL NICHEL

Ad oggi c’è una sola miniera attiva di nichel in tutti gli Stati Uniti, quella di Eagle Mine in Michigan, che però dovrebbe chiudere nel 2026.

Talon integrerà i fondi pubblici con 21,8 milioni di dollari (in tre anni) e utilizzerà queste risorse per acquistare macchinari e assumere personale: l’obiettivo è trovare depositi di nichel di alta qualità. L’azienda ha intenzione di espandersi anche in Michigan: il mese scorso ha annunciato di aver acquisito da Ford Motor i diritti minerari su un’area di circa 160.000 ettari vicino a Eagle Mine.

Sempre martedì, il dipartimento della Difesa ha anche annunciato un accordo da 90 milioni per la riapertura della miniera di litio di Kings Mountain nella Carolina del nord (Stati Uniti orientali). E ancora, solo la settimana scorsa il dipartimento dell’Energia ha dichiarato che investirà 150 milioni nello stimolo alla produzione nazionale dei minerali critici per la transizione ecologica.

La miniera proposta da Talon in Minnesota sarà sotterranea e ha già stipulato un contratto di fornitura con l’azienda di veicoli elettrici Tesla. Il progetto è una joint venture con la grande compagnia mineraria anglo-australiana Rio Tinto ed è ancora nelle fasi iniziali di valutazione ambientale.

LE MINIERE CONTESTATE DA BIDEN

Come fatto notare da Associated Press, l’amministrazione di Joe Biden sta sostenendo i piani di Talon ma si oppone a una miniera di rame e nichel proposta da Twin Metals a Ely, nel Minnesota, non distante dall’area naturale Boundary Waters Canoe. A giugno, inoltre, il Corpo di ingegneri dell’esercito americano ha revocato un’autorizzazione sulla qualità dell’acqua alla miniera di rame e nichel di NewRange a Babbit, in Minnesota.

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