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Stogit

Stogit-Snam, ecco l’accordo sullo stoccaggio di gas con la Lombardia

Che prevede l'intesa tra Regione Lombardia, Anci e Stogit sulle concessioni di stoccaggio gas negli impianti di Brugherio, Ripalta Cremasca, Sergnano e Settala

Soldi a titolo di compensazione ambientale per prolungare le concessioni di stoccaggio del gas, visto il ruolo che il gas naturale avrà per molti anni ancora in Italia e fuori.

La Regione presieduta da Attilio Fontana, l’Anci e la società Stogit sono alle prese con la proroga delle concessioni di stoccaggio gas negli impianti di Brugherio, Ripalta Cremasca, Sergnano e Settala.

Si va avanti con un nuovo accordo per assicurare al sistema energetico nazionale una tradizionale fonte di energia. Nonostante le stanche declamazioni sulla rivoluzione verde, in concreto ci sono 8,7 milioni di euro della società “destinati ad interventi di miglioramento e/o recupero ambientale nei territori dei Comuni interessati dalla presenza delle concessioni”, dice l’Anci. Autentica realpolitik in tempi di fughe in avanti e diatribe politiche su infrastrutture e giravolte ideologiche.

La Stogit, colosso europeo nell’attività di stoccaggio di gas naturale, controllata da Snam, senza la nuova intesa lombarda avrebbe sofferto in strategia e business. È stata accorta, la Società, nel riposizionare i propri interessi dialogando con le istituzioni e mettendo sul tavolo un bel po’ di milioni di euro.

“L’accordo – ha detto il suo direttore Massimiliano Erario – testimonia i rapporti costruttivi tra l’azienda e le istituzioni e pone le basi per una sempre più proficua collaborazione a beneficio delle comunità nelle quali operiamo”. È dai tempi di Enrico Mattei che in queste zone le società di petrolio e gas sono di casa. Il tempo ha benevolmente rafforzato le strategie di ascolto e di confronto con le popolazioni. La Regione ha anche ottenuto un programma di integrazione delle reti di monitoraggio micro-sismico già presenti negli impianti. Per questo l’azienda spenderà 2 milioni di euro entro il 2021 allo scopo di garantire sicurezza sui processi di conservazione del gas.

Tutti soddisfatti, insomma, i protagonisti dell’intesa che si sentono comunque parte di iniziative industriali improntante alla transizione energetica. “Con la firma dell’accordo – ha commentato l’assessore all’Ambiente della Lombardia, Raffaele Cattaneo – si conferma l’attenzione verso le aree dove è presente Stogit e si assicurano risorse per investimenti anche a vantaggio dell’ambiente. In altre parole si vorrà dimostrare che lo sfruttamento di una fonte antica può essere utile alla tutela dell’habitat”.

Concetto che i “nudi e puri” delle rinnovabili magari faticano ad accettare, ma i passaggi devono essere graduali. Forse per questa ragione l’Anci – pur impegnata in politiche di sostenibilità a largo raggio – in Lombardia, sarà il garante della buona riuscita delle attività. Assicurerà coordinamento e regia operativa per la realizzazione delle opere compensative pur sempre provenienti da una società di fonti tradizionali.

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