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Rinnovabili

Sen, Free: puntare su rinnovabili, biomasse e mobilità condivisa

Il coordinamento Free commenta la Sen: la Strategia è poco ambiziosa sul fronte rinnovabili, potrebbe puntare di più sulle biomasse, promuovere una mobilità condivisa   La Strategia energetica nazionale è coerente con gli obiettivi della transizione energetica europea, ma è poco ambiziosa e numerose sono le incongruenze e mancanze. È questo il pensiero del coordinamento…

Il coordinamento Free commenta la Sen: la Strategia è poco ambiziosa sul fronte rinnovabili, potrebbe puntare di più sulle biomasse, promuovere una mobilità condivisa

 

La Strategia energetica nazionale è coerente con gli obiettivi della transizione energetica europea, ma è poco ambiziosa e numerose sono le incongruenze e mancanze. È questo il pensiero del coordinamento Free, coordinamento delle rinnovabili e dell’efficienza, che in un lungo documento “Osservazioni del Coordinamento Free al documento di consultazione sulla Sen – Strategia energetica nazionale”, prova a passare in rassegna i principali temi che affronta il piano del Governo.

Il ruolo delle diverse fonti energetiche e tecnologiche

Il gas ha un ruolo chiave per la transizione energetica, è la fonte fossile più pulita, tra le appendici alla Strategia c’è un documento dedicato alla metanizzazione della Sardegna. È questa una delle prime osservazioni di Free, che pur riconoscendo il ruolo strategico del gas, ricorda al Governo di essere più ambizioso anche sul fronte rinnovabile, i cui target sono fissati al 48-50% per i consumi elettrici al 2030 e al 27% per i consumi totali.

biomassePercentuali troppo basse per il Coordinamento, che, almeno per i consumi elettrici alzerebbe l’asticella a 55%, puntando soprattutto a potenziar gli impianti eolici, ad aumentare l’apporto delle bioenergie ed incentivando lo sviluppo di impianti solari termodinamici.

Sempre per Free, poi, la Strategia dovrebbe credere di più nelle biomasse: dovrebbe essere “adeguatamente valorizzato il contributo energetico delle biomasse (legna, cippato e pellet) nell’ambito della gestione forestale sostenibile per le ricadute ambientali e occupazionali sul territorio”, senza far ricadere sulle sole pompe di clore il compito di raddoppiare il contributo delle rinnovabili termiche.

Free si sofferma anche sulla produzione di gas rinnovabile. “va considerata come un’opzione a sé stante, poiché, grazie al modello “Biogasfattobene”, contribuisce a realizzare la trasformazione dell’agricoltura da mera produzione di alimenti ad agricoltura multifunzionale, considerata obiettivo primario dall’Unione Europea ”, si legge nel documento Free.

Mobilità sostenibile

Sul fronte della mobilità, Free ribadisce l’importanza di puntare su trasporto pubblico, car sharing e car pooling, tcon l’obiettivo di diminuire in misura sensibile i veicoli in circolazione di proprietà privata. Nella Sen, invece “mancano infatti indicazioni sugli interventi per promuovere il trasporto pubblico e lo sharing”.

mobilità “Per il 2030 il documento pone il contributo delle rinnovabili nel settore trasporti al 17 – 19%: un notevole incremento rispetto al 6,4% del 2015. Tuttavia, soltanto per il biometano vi sono indicazioni sulle misure di sostegno, mentre per i biocarburanti, oltre a citare gli impianti di Crescentino, di Marghera e di Gela, nel testo ci si limita ad affermare che si potrà pensare alla «introduzione di una quota minima di carburanti “virtuosi”, tra cui i biocarburanti avanzati, i biocarburanti da oli vegetali esausti, l’energia elettrica da FER e carburanti liquidi o gassosi da FER non di origine biologica da 1,5% nel 2021 a 6,8% nel 2030 e di una quota minima specifica per i soli biocarburanti avanzati (escludendo UCO e grassi animali) da 0,5% nel 2021 a 3,6 % nel 2030» ”, critica ancora il documento.

Efficienza energetica

Le osservazioni del Coordinamento Free toccano anche il settore dell’efficienza energetica: nella strategia “le azioni di deep renovation di interi edifici (per le quali non vengono comunque specificati gli obiettivi in termini di superfici riqualificate e grado di risparmio conseguibile) non prevedono strumenti di sostegno adeguati cosi come da approfondire operativamente risulta l’idea (buona) di accorpare la riqualificazione energetica con quella sismica.”

Free chiede di sostenere l’edilizia innovativa (Building 4.0): e di promuovere edicifi intelligenti, connessi, controllati e gestiti con home e building automation, creando un’occasione per incoraggiare l’innovazione e contrastare, al contempo, la povertà energetica.

Mercato elettrico e Sen

mercato elettricoSi parla anche di mercato elettrico. Considerando, riferisce Free, che il calo dei costi e l’aumento delle prestazioni delle rinnovabili è accompagnato e supportato dalle nuove tecnologie, quali accumulo elettrochimico e digitalizzazione, che modificheranno radicalmente sia le attuali modalità di gestione del mercato elettrico, delle reti, della mobilità, la Sen “dovrebbe indicare in modo dettagliato le misure atte a favorire questa evoluzione del quadro tecnologico e infrastrutturale con provvedimenti quali la valorizzazione del mercato intraday (contrattazioni possibili fino alla consegna dell’energia), dei contratti di compravendita a lungo termine, delle forme di aggregazione della produzione e della domanda distribuita, del ruolo attivo dei consumatori. Tutti obiettivi coerenti con quelli del “Clean Energy Package”.

Problematiche organizzative

Free affronte, in conclusione, anche l’annoso problema burocratico che rallenta (e talvolta impedisce) lo sviluppo di nuovi progetti.

La SEN appare carente di un’approfondita e dettagliata analisi sulle problematiche autorizzative degli impianti di produzione di energia e delle infrastrutture energetiche. Sarebbe stato sicuramente opportuno confrontare la durata media effettiva dell’iter autorizzativo di un impianto di produzione di energia in Italia, quale ad esempio un impianto eolico di grande taglia, rispetto alla media europea o ai principali paesi dell’Unione.”

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