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uomini inquinamento

Se gli uomini inquinano più delle donne è (anche) a causa della carne rossa. Report Le Monde

Secondo uno studio pubblicato dalla London School of Economics, le emissioni di CO₂ delle donne sono inferiori del 26% rispetto a quelle degli uomini nei settori dei trasporti e dell'alimentazione, ovvero i più inquinanti in Francia. L'articolo di Le Monde

 

Gli uomini, amanti del barbecue e dei fuoristrada, inquinano più delle donne. Un cliché? Non solo, se crediamo a uno studio francese, pubblicato mercoledì 14 maggio dalla London School of Economics (LSE), che quantifica il divario di genere in termini di emissioni di gas serra. Lo studio mostra che le donne emettono il 26% in meno di CO2 rispetto agli uomini nei settori dei trasporti e dell’alimentazione, i due settori più inquinanti in Francia, che rappresentano il 50% dell’impronta di carbonio nazionale – scrive Le Monde. I primi emettono in media 5,3 tonnellate di CO2 equivalente (tCO2e) all’anno, contro le 3,9 tCO2e delle seconde.

“Queste differenze sono molto significative, paragonabili alla differenza di impronta di carbonio tra il 50% dei francesi più ricchi e il 50% più povero”, afferma Marion Leroutier, coautrice dello studio e docente-ricercatrice in economia ambientale presso il Centro di ricerca in economia e statistica.

AUTO E CARNE ROSSA INCRIMINANO GLI UOMINI

Parte di questo gender gap («divario di genere») è dovuto a fattori socioeconomici: il tipo di lavoro (ad esempio, part-time o full-time), il luogo di residenza o la categoria socio-professionale. Gli uomini percorrono distanze maggiori, soprattutto per lavoro, e consumano più calorie: le autorità sanitarie ritengono che il loro fabbisogno nutrizionale sia superiore del 24% rispetto a quello delle donne. Tuttavia, una volta corretti questi parametri, una parte del divario (38% nei trasporti e 25% nell’alimentazione) rimane inspiegabile.

Le ricercatrici individuano due prodotti ad alta intensità di carbonio e stereotipati dal punto di vista del genere: l’auto e la carne rossa. “Gli uomini consumano più carne rossa”, che è fino a sette volte più inquinante di altre carni, continua Marion Leroutier. Non usano l’auto più spesso, ma effettuano viaggi più lunghi con auto più inquinanti e con un tasso di occupazione del veicolo più basso.

Per giungere a questi risultati, le autrici hanno analizzato le emissioni generate dall’alimentazione di 2.100 adulti francesi e gli spostamenti di altri 12.500, per un totale di quasi 15.000 persone analizzate. Si sono basate in particolare su alcuni studi di riferimento: da un lato, l’ultimo studio sui consumi e le abitudini alimentari della popolazione francese realizzato dall’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria, l’alimentazione, l’ambiente e il lavoro (Anses) − i cui dati risalgono tuttavia al 2014-2015 − e, dall’altro, l’indagine sulla mobilità delle persone, condotta nel 2018-2019 dal Ministero della transizione ecologica.

LE COPPIE INQUINANO DI PIÙ

Le autrici non hanno potuto studiare l’intero impatto ambientale a causa della mancanza di dati individuali in altri settori. […] Secondo loro, le emissioni di CO2 relative agli edifici sembrano poco legate al genere. “Ciò significa che gli uomini dovrebbero inquinare l’80% in meno delle donne per quanto riguarda beni e servizi per compensare il divario di genere nell’alimentazione e nei trasporti”, continua.

Anche la struttura familiare gioca un ruolo importante. In generale, gli uomini e le donne single hanno un’impronta di carbonio inferiore rispetto a chi vive in coppia. […]

Nel settore dei trasporti, il divario di genere si accentua quando i francesi formano una coppia, «forse perché le donne lavorano più spesso a tempo parziale e trasportano maggiormente i bambini», il che riduce l’impronta di carbonio dei loro spostamenti, sostiene Ondine Berland. Quando ci sono due veicoli, le donne tendono a utilizzare quello più piccolo, mentre gli uomini guidano l’auto di famiglia. Al contrario, nel settore alimentare, il divario di impronta di carbonio si riduce con la coppia. «Le donne si adattano alla dieta dei loro partner e aumentano il consumo di carne», continua la ricercatrice.

DECOSTRUIRE NORME E CLICHÉ

Secondo le autrici, il divario nelle emissioni tra uomini e donne deriva dalla divisione dei ruoli in base al genere e dal peso delle norme di genere più che da una maggiore preoccupazione delle donne per l’ambiente. Ipotesi rafforzata, secondo loro, dal fatto che non si riscontrano differenze tra i sessi nelle emissioni legate al trasporto aereo, una volta eliminati i pregiudizi socioeconomici. […]

Decostruire le norme sociali, in particolare quelle veicolate dalla pubblicità, che associano la virilità al consumo di carne e all’uso dell’auto consentirebbe di ridurre le emissioni. «Rendere più equa la responsabilità delle decisioni all’interno delle famiglie [sull’alimentazione e gli spostamenti] tra donne e uomini potrebbe anche contribuire a ridurre l’impronta di carbonio», afferma Marion Leroutier.

Se tutti gli uomini adottassero le stesse abitudini delle donne in materia di trasporti e alimentazione (ma senza ridurre le quantità né le distanze percorse), ogni anno si potrebbero evitare 13,4 milioni di tonnellate di CO2, ovvero più del doppio dei nuovi obiettivi di riduzione annuali previsti per questi settori entro il 2030.

I tentativi di mettere in discussione il ruolo dell’auto o delle diete a base di carne incontrano una forte resistenza. Il termine “soyboy” (“ragazzo di soia”) è ad esempio utilizzato dall’estrema destra americana per denigrare i vegetariani e, in generale, tutti gli uomini che non rispondono agli standard virili.

(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di eprcomunicazione)

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