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Saipem, ecco le mosse di Eni e Cdp dopo il disastro 2021 di Caio

Saipem: i conti in perdita, l’aumento di capitale che sarà coperto da Eni e Cdp, gli interventi sui costi, il rifinanziamento delle banche, i riflessi in Borsa. Fatti, numeri e commenti   Mattinata sull’altalena per Saipem a Piazza Affari: i titoli del gruppo sono ora in coda al Ftse Mib con un calo del 4,2%…

 

Mattinata sull’altalena per Saipem a Piazza Affari: i titoli del gruppo sono ora in coda al Ftse Mib con un calo del 4,2% a 1,048 dopo essere saliti di oltre il 3% in avvio.

Il motivo delle montagne russe? I conti resi noti oggi dal gruppo controllato da Eni e Cdp.

COME VANNO I CONTI DI SAIPEM

Nel 2021 Saipem – guidata dall’ad, Francesco Caio, di fatto commissariato di recente da Eni e Cdp – ha infatti perso quasi 2,5 miliardi e il cda ha approvato manovra finanziaria che prevede un aumento di capitale da 2 miliardi e un accordo con le banche per alcune linee di finanziamento, oltre a una revisione del piano industriale con interventi sui costi di struttura per oltre 150 milioni nel 2022 e per ulteriori 300 milioni a regime dal 2024.

LE PROSSIME MOSSE

Accanto a queste misure sono previste ulteriori azioni che potrebbero portare in cassa altri 1,5 miliardi cominciando dalla vendita delle attivita’ di perforazione onshore per la quale esiste una trattativa in esclusiva.

CHI E’ AL LAVORO PER SAIPEM

Insieme all’advisor Rothschild Saipem sta predisponendo la manovra finanziaria di risanamento, con il nuovo direttore generale Alessandro Puliti, voluto da Eni (al 30,54% del capitale) per affiancare l’amministratore delegato Francesco Caio, e dal supervisore finanziario Paolo Calcagnini, indicato da Cdp (12,55%), a fianco del direttore finanziario Antonio Paccioretti.

LE QUOTAZIONI DI SAIPEM

Le quotazioni di Saipem hanno perso quasi 40% da inizio anno dopo che la società aveva emesso un profit warning dopo aver rivisto il portafoglio degli ordini ottenuti con un impatto negativo sull’ebitda rettificato 2021 di un miliardo di euro dovuto per 580 milioni a progetti offshore wind e per circa 440 milioni a progetti E&C onshore.

L’INTERVENTO DI ENI E CDP SU SAIPEM

Le conseguenze di questa operazione sui conti hanno comportato la necessità di una manovra finanziaria che prevede – come detto – un aumento di capitale da 2 miliardi di euro da parte di Eni e Cdp e un accordo con le banche per alcune linee di finanziamento (Intesa Sanpaolo e Unicredit in prima fila nell’operazione) oltre una revisione del piano industriale con interventi sui costi di struttura per oltre 150 milioni nel 2022 e per ulteriori 300 milioni a regime dal 2024. Con il nuovo piano il gruppo stima un incremento di ricavi medio annuo del 15% tra il 2021 e il 2025 e un ebitda rettificato di oltre 500 milioni nel 2022 e a salire a oltre 1 miliardo a fine piano.

LE ALTRE MISURE

Accanto a queste misure sono previste ulteriori azioni che potrebbero portare in cassa altri 1,5 miliardi cominciando dalla vendita delle attività di perforazione onshore per la quale esiste una trattativa in esclusiva.

GLI ANALISTI DI EQUITA

Gli analisti di Equita Sim giudicano le dimensioni elevate dell’aumento, che pero sarà molto diluitivo per i soci di minoranza (Saipem capitalizza in Borsa 1,1 miliardi), bene anche l’imminente cessione di asset.  Il broker fa comunque notare che il 2022 sarà ancora impattato in modo pesante dalle previsioni sul backlog e che la riduzione della leva finanziaria avverrà principalmente nella seconda parte del piano anche per la discesa degli investimenti programmati.

REPORT BESTINVER

Per Bestinver il piano di ristrutturazione e’ in linea con quanto anticipato dalle indiscrezioni di stampa ma “per quanto lo scenario del settore sia diventato molto favorevole con il forte incremento dei prezzi del petrolio, non crediamo che il mercato sia disposto a scontare i target di lungo”: per la casa di investimento termine i multipli a cui tratta Saipem sono già da ritenersi elevati alla media di settore ed e’ troppo presto per prendere una posizione costruttiva sul titolo alla luce di un aumento di capitale così diluitivo.

IL GIUDIZIO DI AKROS

Per Banca Akros (l’istituto lavorerà come joint bookrunner) la crescita dei ricavi prevista è coerente con l’andamento dei prezzi di petrolio e gas e con l’aumento degli investimenti nell’E&P.

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ECCO IN DETTAGLI LE DECISIONI DEL CDA DI SAIPEM:

La Manovra Finanziaria di Saipem prevede un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro dei quali 645 milioni di euro verranno versate entro il 31 marzo 2022, a titolo di “Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale” da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società, Eni e CDP Industria

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato l’aggiornamento del Piano strategico 2022-25 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società. Cosa prevede?

AUMENTO DI CAPITALE DA 2 MLD

La manovra finanziaria prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro la cui realizzazione è prevista entro fine anno. E i soci ENI e CDP hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della società; la restante parte di circa 57% è coperta invece da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.

SOTTOSCRITTI ACCORDI PER FAR FRONTE ALLE ESIGENZE DI LIQUIDITA’

La società ha infatti sottoscritto accordi per far fronte alle esigenze di liquidità a breve termine per 1,5 miliardi di euro, di cui 645 milioni di euro messi a disposizione da ENI e CDP quali versamenti in conto futuro aumento di capitale, e per 855 milioni di euro da un pool di banche a titolo di finanziamento.

IL PIANO STRATEGICO: FOCUS SU ASSET OFFSHORE, DRILLING E WIND

L’aggiornamento del piano strategico si basa innanzitutto su un E&C offshore, per il quale si prevede un CAGR 2021-25 dell’8%, trainato dalla ripresa dei settori sia convenzionale che SURF, in particolare in Medio Oriente ed Africa, su un drilling offshore, con CAGR 2021-25 del 16% atteso su scala globale e su un offshore wind, considerato un mercato di dimensioni rilevanti con un forte potenziale di crescita ad un CAGR 2021-25 superiore al 30%.

Il piano prosegue con l’accelerazione del piano di efficienze con riduzione dei costi di struttura per oltre 150 milioni di euro nel 2022 e con un run-rate di oltre 300 milioni di euro nel 2024. E da previsioni di EBITDA adjusted 2022 a oltre 500 milioni di euro, e margine sui ricavi a doppia cifra a partire dal 2024; EBITDA adjusted 2025 previsto a oltre 1 miliardo di euro, con un free cash flow nel 2025 di circa 700 milioni di euro.

DA MONETIZZAZIONE ASSET, RINEGOZIAZIONE CONTRATTI E VALORIZZAZIONE DEL BUSINESS DRILLING ONSHORE ULTERIORI 1,5 MLD

Oltre all’accelerazione del piano di riduzione dei costi fissi e all’ottimizzazione del footprint industriale a livello internazionale, incluse nei target di piano, sono state individuate azioni aggiuntive (non incluse nel Piano 2022-25) che potrebbero apportare potenziale liquidità addizionale per oltre 1,5 miliardi di euro. Tali azioni aggiuntive includono la monetizzazione di asset, la rinegoziazione di contratti esistenti e la valorizzazione del business drilling onshore. In merito alla valorizzazione del drilling onshore, Saipem ha in corso un negoziato su base esclusiva con un primario operatore internazionale.

LA MANOVRA FINANZIARIA: AUMENTO DI CAPITALE DI 2 MLD ENTRO FINE ANNO

La revisione del Piano Strategico 2022-25 pone le basi per la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem. La Manovra Finanziaria si articola quindi oltre che in un aumento di capitale di 2 miliardi di euro entro la fine dell’anno in una nuova linea RCF fino a 1 miliardo di euro, che verrà organizzata entro l’avvio dell’aumento di capitale e rispetto alla quale 7 banche che partecipano alla Manovra Finanziaria hanno confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro. Ma anche in linee di firma su base bilaterale da parte di banche che partecipano alla Manovra Finanziaria per un importo complessivo di circa 1,35 miliardi di euro.

In tale contesto, “anche al fine di sostenere il fabbisogno finanziario della Società di breve termine, sino alla realizzazione dell’aumento di capitale, la Manovra Finanziaria prevede un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro”, spiega Saipem aggiungendo che 645 milioni di euro verranno versate entro il 31 marzo 2022, a titolo di “Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale” da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società, Eni e CDP Industria mentre per l’ammontare residuo, secondo tempistiche sostanzialmente analoghe all’intervento dei Soci che precede e subordinatamente a tale intervento, mediante il sostegno finanziario da parte di primarie banche italiane e internazionali. Si tratta di Banco BPM S.p.A., BNP Paribas, Citibank, N.A., London Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Milan Branch, Illimity Bank S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A

A valle della Manovra Finanziaria inclusiva di aumento di capitale di due miliardi di euro, il Gruppo si attende una posizione finanziaria netta consolidata di circa 800 milioni di euro a fine 2022. Grazie all’evoluzione prevista del business e all’apporto di risorse finanziarie della manovra, ci si attende una posizione finanziaria netta vicina allo zero a fine 2025.

In particolare l’incremento del focus su acquisizione di attività offshore, sia E&C che drilling, “caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem”. Il Gruppo aumenterà il focus commerciale sui mercati E&C offshore e Drilling offshore, “per i quali è prevista una forte crescita. Tali segmenti hanno dimostrato storicamente un’alta marginalità per Saipem”. E ancora, sottolinea l’azienda “nei mercati offshore E&C e drilling, il Gruppo può contare su di un vantaggio competitivo che deriva dalla sua flotta altamente tecnologica, dall’esperienza maturata nelle geografie chiave e dalla comprovata reputazione acquisita negli anni con i principali clienti nel settore energetico.Maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C onshore, privilegiando commesse a maggior contenuto tecnologico nei segmenti LNG e nella gas valorization, nella quale Saipem può far leva su tecnologie proprietarie”.

Il Gruppo adotterà una maggiore selettività commerciale anche nel business E&C onshore, “in ottica di riduzione dei rischi e di focalizzazione sulla generazione di valore, rispetto ai volumi. Si prevede la riduzione dell’esposizione in segmenti caratterizzati da alta competizione ed una rifocalizzazione in contesti dove Saipem può svolgere un ruolo da leader, quali LNG e gas valorization (impianti Urea ed Ammonia), facendo leva sulle proprie referenze, local content ed offerta tecnologica proprietaria”. Nell’orizzonte 2022-25 Saipem ha un piano di acquisizione di progetti E&C onshore di circa 15 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al piano di Ottobre 2021. E un riposizionamento su attività a basso rischio nell’offshore wind per il 2022-23, a cui si aggiunge l’adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano il potenziale di crescita del mercato.

APPROVATO IL BILANCIO CONSOLIDATO 2021

Con Ricavi a 6.875 milioni di euro (7.342 milioni di euro nel 2020), un EBITDA adjusted negativo per 1.192 milioni di euro (positivo per 614 milioni di euro nel 2020) con perdita di 901 milioni di euro nel quarto trimestre su cui ha pesato il risultato della backlog review su progetti E&C ha pesato sul quarto trimestre e sull’anno per 1.020 milioni di euro, un risultato operativo (EBIT) adjusted 2021 negativo per 1.713 milioni di euro (positivo di 23 milioni di euro nel 2020) e un risultato netto in perdita di 2.467 milioni di euro (perdita di 1.136 milioni di euro nel 2020), Saipem ha approvato anche il bilancio 2021. Bilancio che ha registrato anche un indebitamento finanziario netto post IFRS-16 pari a 1.541 milioni di euro (1.226 milioni di euro al 31 dicembre 2020), in miglioramento rispetto al terzo trimestre (1.673 milioni di euro) ma anche acquisizione di nuovi ordini nel 2021 per 7.208 milioni di euro (8.659 milioni di euro nel 2020), le acquisizioni del quarto trimestre, di oltre cinque volte superiori rispetto a quelle del terzo trimestre, che hanno confermato le aspettative di ripresa degli investimenti nell’Oil&Gas. Il Bilancio di esercizio 2021 della Saipem SpA si chiude con una perdita di 2.382 milioni di euro e una limitata esposizione del backlog di fine anno per progetti in Russia, che pesa circa l’1% sul backlog IFRS e circa l’8% sul backlog inclusivo di società non consolidate.

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