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Spie Russe

La Russia sul gas putineggia con l’Ue

La Russia firma un accordo sulle forniture di gas con la Bielorussia e critica l'approccio europeo. Intanto, Gazprom annuncia il completamento del gasdotto Nord Stream 2 con la Germania

 

Russia e Bielorussia hanno raggiunto ieri un accordo per l’integrazione dei rispettivi mercati per il petrolio e il gas naturale. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che i due paesi firmeranno, prima di dicembre 2023, un documento per la creazione di un mercato unificato del gas; seguiranno accordi simili sul petrolio e sull’elettricità.

PREZZI FISSI PER IL 2022

Durante la conferenza stampa con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, Putin ha detto che i volumi di gas russo inviati alla Bielorussia nel 2022 avranno gli stessi prezzi del 2021. Come spiega S&P Global Platts, Minsk si è assicurata un valore stabile per il gas in un momento di rialzo dei prezzi europei: c’entrano i bassi livelli di stoccaggio in previsione dell’inverno e la competizione con l’Asia per le forniture di GNL.

IL CONFRONTO CON L’EUROPA

“Lasceremo inalterato il prezzo per la Bielorussia per il prossimo anno, il 2022”, ha detto Putin, stando alla trascrizione riportata sul sito del Cremlino. “Il prezzo per la Bielorussia è 128,5 dollari per mille metri cubi. Nel caso in cui non lo sapeste, vorrei informarvi che il prezzo sul mercato europeo è 650 dollari per mille metri cubi”.

L’ATTACCO DI PUTIN

Come riportato dall’agenzia di stampa russa TASS, Putin ha anche dichiarato che i paesi che hanno firmato contratti di fornitura di gas russo a lungo termine possono “sfregarsi le mani” perché acquisteranno del combustibile più economico quando i prezzi internazionali dell’energia saliranno.

Dopodiché, il presidente russo ha criticato l’approccio europeo. “Sul mercato libero in Europa il prezzo è di 650 dollari per mille metri cubi. I tipi intelligenti nella precedente formazione della Commissione europea hanno inventato il prezzo di mercato per il gas. E così, ecco il risultato”.

“Ma il nostro approccio è diverso”, ha detto Putin. “Anche noi abbiamo il prezzo di mercato [del gas, ndr], ma questo prezzo è legato al prezzo del petrolio. Non lo regola nessuno, lo regola il mercato, ma le fluttuazioni sono molto più morbide”.

COSA FA GAZPROM

“Nei contratti a lungo termine e nel rispetto dei nostri principi di prezzo, Gazprom“, la principale società del gas russa, “non vende gas a un prezzo simile [ovvero 650 dollari per mille metri cubi, ndr], e quelli che accettano di firmare dei contratti a lungo termine con noi in Europa adesso devono solo sfregarsi le mani e gioire”, ha dichiarato Putin.

Ha poi aggiunto che “in Germania Gazprom vende gas a 220 dollari per mille metri cubi; o almeno così è stato di recente. Questo prezzo salirà, ma sarà una salita leggera”.

IL NORD STREAM 2 È COMPLETO

Intanto, stamattina Gazprom ha annunciato la conclusione dei lavori di costruzione del Nord Stream 2, il controverso gasdotto sotto il mar Baltico che collega direttamente Russia e Germania: Mosca rafforza così la sua capacità di esportazione verso l’Europa, evitando il transito per l’Ucraina.

Il progetto, dal valore di 11 miliardi di dollari, era iniziato cinque anni fa ma era stato bloccato sul finire del 2019 a seguito delle sanzioni statunitensi: l’America considera la condotta un’arma geopolitica che aumenterà l’influenza russa sull’Europa e permetterà a Mosca di danneggiare e marginalizzare l’Ucraina. Le attività sono riprese quando la Russia ha inviato le proprie imbarcazioni ad occuparsi dei lavori.

I flussi di gas dalla Russia alla Germania inizieranno non appena l’autorità di regolazione tedesca darà la sua approvazione, ha ricordato Gazprom.

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