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Iran Venezuela

Petrolio, tutti gli ultimi schizzi fra Usa e Russia sul Venezuela

L'articolo di Marco Orioles

 

Ricevendo mercoledì al Cremlino il presidente venezuelano, Vladimir Putin ha affermato di “appoggiare il dialogo che lei, sig, presidente e il suo governo, sta conducendo con le forze di opposizione”.

LE PAROLE DI PUTIN

Si riferiva, il presidente russo, ai negoziati tra il governo di Caracas e i gruppi di opposizione che sono stati lanciati la settimana scorsa e accettati da alcuni partiti venezuelani ma rigettati dalla maggior parte degli oppositori alla dittatura, incluso l’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaido: rifiuto che Putin ha definito “irrazionale e dannoso per il paese e una minaccia per il benessere della popolazione”.

I RAPPORTI RUSSIA-VENEZUELA

Dopo il faccia a faccia, Putin e Maduro hanno pranzato insieme ad alcuni funzionari dei rispettivi governi per discutere della cooperazione bilaterale. Se tuttavia Maduro ha dichiarato che in agenda vi erano incontri con “importanti aziende”, il portavoce del Cremlino ha sostenuto che non vi fossero accordi importanti da siglare e che i colloqui avrebbero riguardato solo “l’implementazione di progetti congiunti”.

LE MOSSE DI TRUMP CONTRO MADURO

Tutto questo avveniva mentre, il giorno prima, Donald Trump inveiva contro Maduro e il suo socialismo “distruttore di società” dalla tribuna delle Nazioni Unite, dichiarando di aspettare fremente il giorno in cui “il Venezuela sarà libero e (..) la libertà avrà prevalso in tutto questo emisfero”.

LE MANOVRE USA IN VENEZUELA

La Casa Bianca ha inoltre appena triplicato gli aiuti per i militanti democratici venezuelani, stanziando per la prima volta fondi diretti per Guaidó. I nuovi aiuti, per un totale di 52 milioni di dollari, sono stati annunciati martedì da Mark Green, amministratore dell’agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (USAID), a seguito di un incontro a New York con l’inviato di  Guaidó, Carlos Vecchio.

LE PAROLE DELL’AMMINISTRAZIONE USA

In una dichiarazione, USAID ha fatto sapere che i nuovi fondi saranno distribuiti ai media indipendenti, alla società civile, alla Sanità e all’Assemblea nazionale, che è controllata dalle opposizioni che riconoscono la leadership di Guaidó. Gli Usa, inoltre, hanno introdotto nuove sanzioni che, oltre al Venezuela, vanno a colpire il suo maggior alleato nell’emisfero, Cuba. “I benefattori cubani di Maduro”, ha dichiarato il Segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, “forniscono una linea vitale al regime e (al) suo apparato repressivo”.

CHI E COME COLPISCONO LE SANZIONI USA

Le sanzioni colpiscono in particolare quattro aziende ree di trasportare petrolio dal Venezuela a Cuba. Tre di esse sono registrate a Panama (Trocana World Inc., Tovase Development Corp e Bluelane Overseas SA) e una a Cipro (Caroil Transport Marine Ltd). I loro asset basati negli Usa sono stati congelati e sarà loro impedito d’ora in poi di fare affari in America nonché di usare il sistema finanziario Usa, venendo di fatto tagliate fuori dal sistema finanziario globale.

LE SANZIONI CONTRO PDVSA

Il Tesoro ha inoltre rafforzate le sanzioni contro PDVSA, la compagnia petrolifera pubblica da cui lo Stato venezuelano attinge gran parte delle proprie risorse. “Il petrolio del Venezuela” – ha sottolineato Mnuchin – “appartiene al popolo venezuelano e non dovrebbe essere usato (…) per sostenere i dittatori e prolungare l’usurpazione della democrazia venezuelana”.

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