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Petrolio

Petrolio: il prezzo potrebbe schizzare nel 2018

Ora la produzione di petrolio è eccessiva, ma tra soli due anni le scorte potrebbero ridursi drasticamente. E il prezzo del greggio potrebbe schizzare Da Kashagan al Referendum Costituzionale e al prezzo del petrolio: diversi i temi su cui si è espresso l’ad di Eni, Claudio Descalzi, all’incontro con i giornalisti, al termine della cerimonia…

Ora la produzione di petrolio è eccessiva, ma tra soli due anni le scorte potrebbero ridursi drasticamente. E il prezzo del greggio potrebbe schizzare

Da Kashagan al Referendum Costituzionale e al prezzo del petrolio: diversi i temi su cui si è espresso l’ad di Eni, Claudio Descalzi, all’incontro con i giornalisti, al termine della cerimonia Eni Award.

“La produzione di Kashagan è già qualcosa digerita dall’Opec. Anche se il Kazakistan non fa parte dell’Opec, i Paesi membri hanno tenuto conto della produzione di Kashagan nelle loro valutazioni”, ha affermato Claudio Descalzi. L’entrata in produzione della piattaforma “è importante per Eni, perché avremo una grande cassa che viene dalla produzione di Kashagan se sarà crescente nei prossimi 3-4 anni”, ha aggiunto l’ad.

L’avvio di produzione di Kashagan arriva in un momento importante per Eni, che è riuscita “a ‘veleggiare’, a passare attraverso acque molto difficili”. “Siamo riusciti a compensare la Val D’Agri che è stata ferma per 5 mesi con altre produzioni” e “la Nigeria che perde produzione”.

Eni petrolio
Claudio Descalzi, Ad di Eni

Positivo il pensiero di Descalzi verso il prezzo del petrolio. Al momento le quotazioni sono arrivate a 50 dollari al barile, grazie “al fatto che l’offerta, quindi la produzione, è calata rispetto alla domanda. La domanda è stabile intorno a un 1,2/1,3 milioni, e l’offerta, che era in eccesso l’anno scorso, in questo periodo, a più di 2 milioni, ora è di 400.000 – 500.000 barili”. Il prossimo anno, secondo l’amministratore delegato di Eni, “avrà ancora un trend stazionario in crescita, con qualche oscillazione, dovuto al fatto che le scorte devono essere evacuate” e “mancando gli investimenti, potrebbe esserci nel 2018-2019 anche un gradino di salita dei prezzi perché potrebbe mancare il petrolio”.

Non solo energia. Il top manager si è espresso anche sul referendum costituzionale del 4 dicembre. “Abbiamo bisogno di snellire il nostro sistema, anche da un punto di vista delle leggi. In un Paese non bisogna solo avere soldi da investire ma si deve poter investire: dobbiamo avere sicurezza sui tempi e processi piú snelli”.

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