Secondo Reuters Israele intende porre in essere, in partnership con l’Egitto, la costruzione di un nuovo gasdotto terrestre che dovrebbe costare circa 200 milioni di dollari. Se questa notizia sarà confermata, tutto ciò avrà delle implicazioni di grande rilevanza sul piano geopolitico.
COSA CAMBIA PER ISRAELE
In primo luogo Israele non farà altro che consolidare la sua centralità sotto il profilo energetico nel contesto del Mediterraneo orientale. Infatti ciò consentirà ad Israele di aumentare fino a 8 miliardi di metri cubi all’anno l’esportazione non solo grazie alla modernizzazione delle infrastrutture che sfruttano il giacimento di Leviathan, ma consentirà un aumento considerevole dei profitti per le multinazionali quali Chevron Corp e Delek Group.
COSA CAMBIA PER L’EGITTO
In secondo luogo, lo stesso Egitto diventerà sempre di più un hub globale, con rapporti sempre più stretti non solo con Israele ma anche con Cipro.
LA CORSA AGLI IDROCARBURI NEL MEDITERRANEO
In terzo luogo la competizione per lo sfruttamento delle risorse di gas e di petrolio nel Mediterraneo diventerà sempre più elevata, con buona pace delle profezie messianiche di Greta Thunberg e dei suoi sostenitori del nostro paese. Il giorno in cui le energie rinnovabili sostituiranno il gas e il petrolio è infatti ancora molto lontano…
OSTACOLARE LA TURCHIA
In quarto luogo il rafforzamento della collaborazione tra Israele ed Egitto non farà altro che ostacolare gli obiettivi espansionistici della Turchia.