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Industria

Che cosa cosa succederà a Impresa 4.0 green?

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il provvedimento sugli incentivi per “Impresa 4.0”, con una parte rilevante per investimenti verdi

 

È al vaglio della Corte dei Conti il decreto sugli incentivi per “Impresa 4.0” con una parte rilevante per investimenti verdi. Il Piano di transizione verso una politica industriale con 7 miliardi di euro di dotazione dovrebbe segnare una svolta senza precedenti.

Il ministro allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il provvedimento contenente risorse per le imprese che punteranno su innovazione, investimenti verdi, ricerca e sviluppo. Dentro ci sono anche le modalità per il nuovo credito d’imposta successivo al 31 dicembre 2019.

Cosa ci si aspetta in realtà? Sono settori decisivi – dice il Mise – nei quali sarà sempre più fondamentale investire per favorire il processo di transizione del nostro sistema produttivo, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Patuanelli ha spiegato che, mentre la Corte dei Conti registra il decreto, diventeranno attuative le disposizioni delle novità introdotte nella legge di bilancio 2020 per incentivare e supportare la competitività delle imprese e valorizzare il Made in Italy. Ma quanto ci sia bisogno di tutto questo, ce lo dice da giorni il nuovo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, suscitando le reazioni piccate del premier Giuseppe Conte.

Per energia e ambiente, ovvero la transizione ecologica da tutti auspicata, la terza fase post Covid è una straordinaria opportunità di riconversione anche organizzativa. Gli attori in campo sono tanti, ma la partita vera non è ancora iniziata.

Parlando in videoconferenza alla presentazione del rapporto sullo stato dell’ambiente in Europa e in Italia, Conte ha detto che “la transizione ecologica sarà la cifra culturale del nostro impegno”.

Oggi, 5 giugno, si celebra la giornata mondiale dell’ambiente e in Italia – ha detto l’Ispra – le temperature per effetto di smog e altri agenti crescono più che in altre parti del mondo.

Auguriamoci soltanto che “Impresa 4.0” non sia una boutade.

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