Le società francesi TotalEnergies (energia), AirLiquide (gas industriali) e Vinci (ingegneria) hanno annunciato oggi il lancio di un fondo dedicato alle infrastrutture per l’idrogeno pulito.
IL VALORE DEL FONDO
Il fondo è stato descritto come il più grande al mondo tra quelli dedicato a questo combustibile: punta a raggiungere una dotazione di 1,5 miliardi di euro, e ne possiede già 800 milioni.
IL COMMENTO DI TOTALENERGIES
Patrick Pouyanné, amministratore delegato di TotalEnergies (già Total: la società ha cambiato nome per enfatizzare la sua transizione alle nuove energie pulite), ha dichiarato che l’idrogeno rinnovabile “svolgerà un ruolo chiave nella transizione energetica, e TotalEnergies vuole essere una pioniera nella sua produzione di massa”.
L’IDROGENO VERDE, BLU E GRIGIO
L’idrogeno verde è quello ottenuto tramite il processo di elettrolisi dell’acqua, utilizzando l’elettricità generata da fonti rinnovabili come l’eolico e il solare. Esistono poi l’idrogeno “grigio”, cioè ottenuto attraverso la combustione di fonti fossili e quindi inquinante, e l’idrogeno “blu”, ricavato dal gas naturale ma catturando e stoccando le emissioni di CO2 attraverso apposite tecnologie.
IL RUOLO DELL’IDROGENO NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
L’idrogeno, nelle sue colorazioni blu e verde, è considerato un combustibile molto utile ai fini della transizione energetica, in quanto non emette CO2: potrà essere impiegato sia per la decarbonizzazione di quelle industrie e quei trasporti difficilmente elettrificabili; sia per lo stoccaggio energetico, andando a compensare l’intermittenza dell’eolico e del solare, che non sono costanti nell’output ma dipendenti dal meteo.
I COSTI
L’ostacolo principale all’utilizzo dell’idrogeno sta nei costi alti, specialmente per quanto riguarda la varietà verde da elettrolisi. Produrre un chilo di idrogeno verde costa infatti tra i 4 e gli 8 dollari. Di contro, un chilo di idrogeno blu costa circa 3,5 dollari, mentre l’idrogeno grigio è ancora più economico: 1,5 dollari al chilo.
COSA FARÀ TOTAL
Pouyanné ha detto che TotalEnergies sta lavorando alla decarbonizzazione dell’idrogeno grigio utilizzato nelle sue raffinerie europee: il processo verrà completato entro il 2030. Il dirigente ha detto di pensare che sia “necessario uno sforzo collettivo per avviare il settore dell’idrogeno e portarlo alla scala”. In Francia, scrive Le Monde, lo stato ha stanziato 7 miliardi di euro entro il 2030 per lo sviluppo dell’idrogeno pulito.
Tra le compagnie storicamente concentrate sul petrolio, come TotalEnergies, che hanno aumentato l’attenzione e gli investimenti sull’idrogeno c’è anche Eni.