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Terna

Equigy, cosa farà Terna con Germania, Paesi Bassi e Svizzera

Terna lancerà - insieme con TenneT e Swissgrid - Equigy, la piattaforma transfrontaliera per bilanciare domanda e offerta di energia

Un’Europa dell’energia riorganizzata per mantenere in equilibrio le reti elettriche. La ripresa, dopo l’epidemia da Covid-19, porta con sé segnali di nuova unione. Paesi che ricorrono a tecnologie innovative come la blockchain per mantenere in efficienza il sistema.

L’italiana Terna è ormai pronta a lanciare insieme a Paesi Bassi, Germania e Svizzera (con TenneT e Swissgrid), Equigy la piattaforma transfrontaliera per bilanciare domanda e offerta di energia. Un progetto di largo respiro che mette insieme le garanzie delle reti elettriche tradizionali con lo sviluppo delle rinnovabili.

Il sistema energetico sta cambiando con la crescita delle fonti naturali non programmabili e la progressiva decarbonizzazione del parco di produzione, spiegano in Terna. Tutto è più volatile con il diffondersi di batterie , auto elettriche, pompe di calore e altri dispositivi di consumo domestici o industriali.

La necessità di garantire a tutti e sempre l’uso dell’energia, però, fa esplorare campi nuovi con investimenti a dimensione continentale. Famiglie e aziende ogni giorno che passa diventano consumatori con i più disparati profili. Scelgono le fonti energetiche che più soddisfano i bilanci, familiari o aziendali che siano. Opzioni che ormai hanno fatto venir meno la tradizionale sicurezza offerta dalle fonti fossili e parallelamente stimolano gli ingegni.

Sappiamo che i prossimi anni, nello scenario della rigenerazione sostenibile dell’Europa, saranno decisivi. Aver creato già ora una unione parziale tra quattro Paesi è, quindi, di buon auspicio. La guida politica dell’Europa è quella che dovrà fare scelte sensate sostenendo non solo il passaggio alle fonti sostenibili, ma favorendo l’introduzione di nuove tecnologie. Sulla carta è stato scritto tutto, in pratica é tutto da vedere.

Equigy è la prima risposta ridotta per il bilanciamento energetico delle reti da parte dei trasportatori nazionali TSO (Trasmission System Operator). Come funzionerà? Con la blockchain i distributori di energia terranno traccia di tutte le transazioni energetiche in un solo registro sicuro e immutabile. Istante per istante, spiegano i tecnici di Terna, avremo la flessibilità disponibile dalle piccole risorse distribuite. Sarà più facile anche per i proprietari di piccoli dispositivi di consumo o di veicoli elettrici, ridurre o aumentare l’energia scambiata con la rete.

Diventeranno una specie di ago della bilancia del sistema distributivo. E la blockchain, usata per registrare e convalidare tutte le operazioni, consentirà “a famiglie e aziende di essere pagate per tali transazioni a seconda dell’ora del giorno e del prezzo dell’elettricità applicabile”. Un vantaggio reciproco per chi controlla e chi con il proprio comportamento energivoro evita falle e buchi lungo le linee. I quattro Paesi partono tutti insieme. Ma, come la Danimarca che ha già fatto sapere di condividerlo, potranno presto aggiungersi gli altri. Un progetto che potrebbe diventare standard europeo per una transizione energetica ordinata con protagonisti diffusi sui territori. L’Unione europea dovrebbe tenere alta l’attenzione.

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