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Africa Petrolio

Eni, Total, Bp, Chevron. Ecco le scommesse di Goldman Sachs sul petrolio

Le ultime quotazioni del petrolio, gli scenari del settore e il report degli analisti di Goldman Sachs che parlano di Total, Eni, Bp, Chevron, Anadarko, Petrobras, Hess, Range e Galp. Tornano a scendere sotto i 70 dollari le quotazioni del petrolio dopo la fiammata della vigilia sulle tensioni politiche Usa con l’Iran. Ora gli investitori valutano le possibili…

Tornano a scendere sotto i 70 dollari le quotazioni del petrolio dopo la fiammata della vigilia sulle tensioni politiche Usa con l’Iran. Ora gli investitori valutano le possibili conseguenze della reintroduzione delle sanzioni americane. I contratti sul greggio Wti con scadenza a giugno perdono 94 centesimi a 69,79 dollari al barile. Il brent passa di mano a 75,40 dollari.

LA CHIUSURA DI IERI

Ieri, comunque, c’è stata una chiusura in rialzo per il petrolio a New York scambiato a 70,73 dollari al barile (+1,5%). E’ la prima chiusura sopra i 70 dollari dal 2014.

CHI SOFFIA SULLE QUOTAZIONI

A soffiare sulle quotazioni contribuiscono indirettamente anche alcuni report come quello di Goldman Sachs. Infatti, per quanto riguarda il prezzo del petrolio, gli esperti di Goldman Sachs si aspettano il Brent a 82,5 dollari al barile nell’estate.

IL REPORT DI GOLDMAN SACHS

Dal punto di vista dei titoli petroliferi sempre Goldman Sachs in uno studio sui Top project 2018 dell’industria ha individuato tra i vincitori anche Eni .

I TITOLI SOTTO OSSERVAZIONE

“Dalla nostra analisi su 445 grandi progetti nell’industria petrolifera gobale abbiamo identificato nove vincitori”, si legge nel report. I nomi sono: Total, Eni, BP, Chevron, Anadarko, Petrobras, Hess, Range e Galp.

CHE COSA DICONO GLI ESPERTI

Secondo Goldman Sachs queste società hanno un portafoglio di progetti diversificato (almeno due progetti di crescita) che si presentano sopra la media per tre aspetti: fattibilità e profittabilità, generazione di cash flow e potenzialità di crscita della produzione.

FOCUS COMMODITY

Goldman Sachs dedica un corposo studio alle commodity in cui spiega perché il rally è destinato a continuare. Il titolo della ricerca “Commodities al calcio di inizio di una fase toro” è indicativo su come gli esperti dell’investment bank abbiano una visione positiva sul settore delle materie prime, petrolio compreso, scrive Mf/Milano Finanza.

IL TESTO DEL RAPPORTO

“Le materie prime sono l’asset class migliore da inizio anno e il momento strategico per puntare su questo attivo è stato in poche occasioni così forte. La robusta crescita da fine ciclo influisce sulla catena della domanda e offerta, rendendo più vantaggioso detenere questi attivi”, scrivono gli esperti. A favorire questa asset class contribuiscono sia l’inflazione in rialzo che fa salire i tassi e che fa emergere l’effetto di decorrelazione che questi attivi hanno per il portafoglio, sia la tensione geopolitica e quella legata alle politiche commerciali.

GLI SCENARI

Goldman Sachs ricorda che gli investitori sembrano scettici sull’investimento in commodity nonostante il rialzo del Brent e il fatto che le grandi major stiano pagando un dividendo in media del 4%. Queste preoccupazioni derivano dal fatto che si viene da dieci anni di sottoperformance con il business di estrazione e perforazione che bruciava 23 centesimi ogni dollaro investito. La paura è quella di comprare a prezzi già saliti sulla scia di un rally artificiale. Ma secondo Goldman Sachs non è così, sottolinea Mf.

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