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Mochovce

Enel produrrà energia nucleare in Slovacchia

La società elettrica Slovenské elektrárne, partecipata da Enel, ha acceso la prima delle due nuove unità della centrale nucleare di Mochovce, in Slovacchia. Tutti i dettagli.

Nei giorni scorsi la società elettrica slovacca Slovenské elektrárne, partecipata da Enel (con una quota del 33 per cento) e dal governo di Bratislava, ha acceso il primo dei due nuovi reattori della centrale nucleare di Mochovce.

Al momento – ha scritto Il Sole 24 Ore – l’unità opera al 35 per cento della sua capacità, ma dovrebbe raggiungere il 100 per cento nel giro di qualche settimana, per un output di 471 megawatt. Si tratta di una quantità di energia equivalente a 640 milioni di metri cubi di gas naturale, riporta il quotidiano.

TUTTI I NUMERI DELLE NUOVE UNITÀ DI MOCHOVCE

Verso la metà del 2024 dovrebbe entrare in funzione anche il secondo nuovo reattore di Mochovce, permettendo la sostituzione di 1,2 miliardi di metri cubi di gas. Una volta che il primo reattore raggiungerà la piena potenza, sarà in grado di soddisfare il 13 per cento del fabbisogno elettrico della Slovacchia; la quota salirà al 26 per cento con l’attivazione del secondo.

UN NUOVO RUOLO ENERGETICO PER LA SLOVACCHIA?

Secondo Martin Mraz, il direttore dell’impianto, le nuove unità di Mochovce renderanno prima la Slovacchia autosufficiente sull’energia, e poi – una volta completata la quarta – un’esportatrice netta di elettricità, permettendo di mitigare la crisi europea del gas.

DISEGN SOVIETICO VVER

La centrale di Mochovce è basata sul design sovietico VVER, particolarmente diffuso nell’Europa orientale, ed è dotata di sistemi di controllo realizzati da Siemens (tedesca) e da Areva (francese).

La passata appartenenza all’Unione sovietica continua a influenzare la Slovacchia, che ha bisogno dell’uranio della società statale russa Rosatom per alimentare i propri reattori.

TEMPI, RITARDI E SFORAMENTI DEI COSTI

La costruzione della terza unità della centrale di Mochovce è iniziata sul finire degli anni Ottanta ma è stata sospesa durante gli anni Novanta, per riprendere solo una decina di anni fa. I lavori sono stati complicati dai continui rimandi e dagli sforamenti dei costi: il costo delle Unità 3 e 4 ammonta a circa 6 miliardi di euro.

– Leggi anche: Cosa deve fare l’Italia per riattivare l’energia nucleare

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