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Emissioni

Emissioni, i nuovi obiettivi Ue al 2030

Ue: Italia deve tagliare emissioni del 33% al 2030. La commissione propone anche strategia per una mobilità sostenibile Costruire un’Europa più competitiva, ma anche più pulita. È questo l’obiettivo del Pacchetto di misure Ue, per un’economia a basso contenuto di carbone, contenente le linee guida, Paese per Paese, per realizzare gli obiettivi climatici al 2030.…

Ue: Italia deve tagliare emissioni del 33% al 2030. La commissione propone anche strategia per una mobilità sostenibile

Costruire un’Europa più competitiva, ma anche più pulita. È questo l’obiettivo del Pacchetto di misure Ue, per un’economia a basso contenuto di carbone, contenente le linee guida, Paese per Paese, per realizzare gli obiettivi climatici al 2030.

Nel 2014 l’Ue ha preso un impegno chiaro: ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in tutti i settori dell’economia”, si legge in una nota diffusa dalla Commissione. Per la prima volta, le linee guida diffuse oggi hanno obiettivi annuali vincolanti per gli Stati membri, chiamati alla riduzione delle emissioni di gas a effetto, entro il 2030, nei settori “trasporto, costruzioni, agricoltura, rifiuti, settori forestale, uso del territorio”.

“Il nuovo quadro -continua la nota- si basa sui principi di equità, di solidarietà, di costo-efficacia e integrità ambientale. Tutti gli Stati membri sono interessati, in quanto saranno in prima linea nel decidere come implementare le misure per rispettare il concordato 2030”.

Grandi sforzi nel taglio delle emissioni sono stati chiesti ai Paesi più ricchi. La Germania , prima economia europea e maggiore inquinatore di gas a effetto serra, dovrà impegnare per tagliare del 38% le sue emissioni. Regno Unito e Francia dovranno tagliare le emissioni del 37%. L’Italia dovrà dovrà tagliare del 33% le sue emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto a quelle del 2005, mentre alla Bulgaria non verrà chiesto alcun taglio. Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e Romania sono chiamate a tagli dal 2% al 9%. La proposta della Commissione sarà dibattuta dai 28 Paesi Ue e dal Parlamento europeo secondo la procedura abituale. È bene specificare, che l’Ue ha previsto delle flessibilità per consentire agli Stati membri di raggiungere gli obiettivi senza danneggiare l’economia e per tenere conto degli imprevisti climatici.

emissioni mobilità

L’Europa chiede anche una nuova mobilità

La mobilità è una delle cause principali “di inquinamento atmosferico. La transizione verso una mobilità a basse emissioni è quindi essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici ambiziosi dell’UE e per migliorare la qualità della vita nelle nostre città”, ha affermato Violeta Bulc, commissario europeo per i Trasporti. “Ma è anche un’opportunità per modernizzare l’economia dell’UE e mantenere l’industria europea competitiva. La strategia che abbiamo adottato oggi presenta una tabella di marcia verso la mobilità a basse emissioni e darà un impulso a questo cambiamento.”

In tema di mobilità, l’Ue si propone di:

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