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De Nora

Tutto bene in De Nora?

Crescono i ricavi di De Nora nel primo trimestre del 2023, ma calano Ebitda e utile netto. Il titolo, quotato di recente, perde in borsa. E lo storico direttore finanziario lascia. Tutti i dettagli.

 

È un momento delicato per De Nora, l’azienda di elettrochimica controllata dall’omonima famiglia con il 53,3 per cento delle azioni.

I RISULTATI DI DE NORA NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2023

Nel primo trimestre del 2023 il gruppo ha riportato ricavi per 216,9 milioni di euro, l’8,4 per cento in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa e in linea con le previsioni. L’utile netto, però, è sceso dai 26,5 milioni del 2022 a 25 milioni, per una perdita del 5,8 per cento. L’EBITDA adjusted (il margine operativo lordo rettificato) è calato in maniera ancora più significativa, del 15,8 per cento: da 55,2 milioni a 46,7 milioni.

OCCHIO ALLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta di De Nora – quell’indicatore che misura la condizione della liquidità aziendale – è passata dai 51,3 milioni del 31 dicembre 2022 ai 10,1 milioni del 31 marzo 2023.

“La variazione”, spiega la società, “incorpora investimenti per Euro 21,5 milioni ed un incremento del Capitale Circolante Netto dovuto all’assorbimento degli anticipi ricevuti da clienti in seguito all’avanzamento dei progetti in portafoglio, e all’incremento dei crediti verso clienti principalmente attribuibile alla crescita dei ricavi fatturati nell’ultimo mese del trimestre”.

A fine marzo il backlog di De Nora si attestava a 740,8 milioni di euro, rispetto ai 789,6 milioni di fine dicembre 2022.

LA SITUAZIONE IN BORSA

A seguito della pubblicazione dei risultati, il titolo di Industrie De Nora alla borsa di Milano – si è quotato il 30 giugno 2022 sul segmento Euronext – ha perso il 7,2 per cento.

IL COMMENTO DELL’AD DELLACHÀ

L’amministratore delegato Paolo Dellachà ha commentato i numeri del periodo gennaio-marzo parlando di risultati “in linea con la guidance“. Per il 2023 l’azienda si aspetta ricavi consolidati per 900-950 milioni di euro e un EBITDA adjusted a 175-185 milioni.

“In particolare”, ha specificato l’ad, “il segmento Energy Transition, dedicato all’idrogeno verde“, un combustibile ricavato dall’elettricità rinnovabile su cui De Nora sta puntando molto, “vanta una pipeline ricca di progetti ad alta marginalità che ci aspettiamo si concretizzino nei prossimi mesi”.

IL PROGETTO CON SNAM SUGLI ELETTROLIZZATORI PER L’IDROGENO VERDE

“Per far fronte alla crescita della domanda”, ha proseguito Dellachà, “De Nora è impegnata in un piano di sviluppo della capacità produttiva a livello globale che nel primo trimestre ha visto l’avvio di diverse iniziative di ampliamento dei nostri impianti esistenti in Giappone, Cina, US ed in Germania, mirate all’incremento della capacità di manifattura di celle ed elettrodi. Inoltre, in partnership con Snam, sono state avviate le attività rivolte alla realizzazione della Gigafactory a Cernusco sul Naviglio“.

Lo stabilimento – la cui costruzione è sostenuta da fondi europei fino a 63 milioni di euro – produrrà elettrolizzatori, dei macchinari che utilizzano l’elettricità fornita dagli impianti eolici o fotovoltaici per estrarre l’idrogeno dall’acqua attraverso un processo di elettrolisi, senza generare emissioni (si parla per l’appunto di idrogeno verde).

IL CFO LASCIA

Il direttore finanziario di De Nora, Matteo Lodrini, che si occupa anche della redazione dei documenti contabili, ha comunicato l’intenzione di lasciare i suoi incarichi dal 30 giugno prossimo “per dedicarsi ad una nuova fase del proprio percorso professionale e personale”: era in De Nora da circa vent’anni.

In una nota, la società ha fatto sapere di aver avviato il processo di ricerca di un successore.

CHI SONO GLI AZIONISTI DI DE NORA

Il principale azionista di De Nora è, come detto, la famiglia De Nora, che possiede il 53,3 per cento delle azioni. Più nello specifico, Federico De Nora – presidente del consiglio di amministrazione – possiede il 47,5 per cento della società, sia individualmente che attraverso la Federico De Nora SpA.

Il 21,5 per cento di De Nora è posseduto indirettamente da Snam attraverso la controllata (al 100 per cento) Asset Company 10.

Norfin, società di investimenti nei settori mobiliari ed immobiliari (inizialmente holding del gruppo De Nora), possiede il 5,7 per cento.

7 Industries Holding possiede il 3,7 per cento di De Nora, e SQ Invest il 3,6.

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