De Nora, l’azienda di elettrochimica controllata dall’omonima famiglia e da Snam, ha fatto sapere di aver firmato il decreto di concessione con il ministero delle Imprese che le permetterà di ricevere 32,2 milioni di euro per la costruzione di una fabbrica (gigafactory, in gergo) di elettrolizzatori a Cernusco sul Naviglio, nella città metropolitana di Milano.
La struttura, da 2 gigawatt di capacità, verrà realizzata in collaborazione con Snam, che ha avviato già da anni le sperimentazioni per il trasporto di idrogeno nella rete del gas naturale. L’inizio dei lavori è previsto per la seconda metà del 2023.
COSA SONO GLI ELETTROLIZZATORI
Gli elettrolizzatori sono dei macchinari necessari alla produzione di idrogeno – un combustibile che non rilascia gas serra diversi dal vapore acqueo quando bruciato – tramite un processo di elettrolisi dell’acqua. Dato che l’energia elettrica fornita al processo di elettrolisi proviene da fonti rinnovabili e pulite, come l’eolico e il fotovoltaico, si parla di “idrogeno verde”. L’idrogeno è ricavabile anche dal metano, ma in quel caso è chiamato “grigio” perché il processo rilascia emissioni.
IL PESO DELLA CINA
Ad oggi la produzione di elettrolizzatori per l’idrogeno verde si concentra in Cina, che vale il 40 per cento del totale mondiale. I macchinari cinesi, tuttavia, non sono efficienti quanto quelli di fabbricazione europea o statunitense (sono molto più economici, però) e si vendono principalmente sul mercato interno.
FINANZIAMENTO FINO A 63,2 MILIONI
Il progetto di De Nora Italy Hydrogen Technologies e Snam, chiamato “Italian Gigafactory”, attinge al fondo del ministero delle Imprese per sostenere quelle aziende che realizzano Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI). Il finanziamento – 32,2 milioni di euro in forma di contributo alla spesa – potranno arrivare fino a 63,2 milioni “a seguito delle ulteriori disponibilità derivanti dalle attivazioni destinate al sostegno dell’IPCEI Idrogeno 1”, specifica l’azienda.
CHI SONO GLI AZIONISTI DI DE NORA
Il principale azionista di De Nora è la famiglia De Nora, che possiede il 53,3 per cento delle azioni. Più nello specifico, Federico De Nora – presidente del consiglio di amministrazione – possiede il 47,5 per cento della società, sia individualmente che attraverso la Federico De Nora SpA.
Il 21,5 per cento di De Nora è posseduto indirettamente da Snam attraverso la controllata (al 100 per cento) Asset Company 10.
Norfin, società di investimenti nei settori mobiliari ed immobiliari (inizialmente holding del gruppo De Nora), possiede il 5,7 per cento.
I RISULTATI ECONOMICI
Nel primo trimestre del 2023 De Nora ha riportato ricavi per 216,9 milioni di euro, l’8,4 per cento in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa e in linea con le previsioni. L’utile netto, però, è sceso dai 26,5 milioni del 2022 a 25 milioni, per una perdita del 5,8 per cento. L’EBITDA adjusted (il margine operativo lordo rettificato) è calato in maniera ancora più significativa, del 15,8 per cento: da 55,2 milioni a 46,7 milioni.
La posizione finanziaria netta – ossia quell’indicatore che misura la condizione della liquidità aziendale – è passata dai 51,3 milioni del 31 dicembre 2022 ai 10,1 milioni del 31 marzo 2023.