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Prezzi Gas

Il caldo continuerà a raffreddare i prezzi del gas in Europa?

A ottobre in Europa, grazie alle temperature più alte della media, i prezzi del gas sono scesi di oltre il 40 per cento e gli stoccaggi si sono quasi riempiti. Ma gli analisti non escludono la risalita dei prezzi in inverno. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Nel mese di ottobre in Europa i prezzi del gas naturale con consegna a breve termine sono diminuiti di oltre il 40 per cento, alleviando – ma forse solo temporaneamente – la crisi energetica del continente.

TEMPERATURE SOPRA LA MEDIA

Il calo dei prezzi è dovuto alle temperature insolitamente alte per questo periodo dell’anno, che hanno fatto diminuire la domanda di combustibile per il riscaldamento. In Italia, Spagna, Francia e perfino in Germania si sono toccati o superati i 25 °C. La Slovenia e la Croazia registreranno probabilmente il loro ottobre più caldo di sempre. A Londra, nel Regno Unito, si sono raggiunti i 22.9 °C.

STOCCAGGI QUASI PIENI

Il caldo ha tenuto bassi i consumi e limitato i prelievi di gas dagli stoccaggi, quasi pieni: la media dell’Unione europea è del 94 per cento circa; l’obiettivo era arrivare almeno all’80 per cento entro il 1 novembre, in modo da compensare il calo delle forniture dalla Russia ed evitare una crisi energetica durante l’inverno.

A fine ottobre 2021, gli stoccaggi europei erano pieni al 77 per cento.

IL CONTRIBUTO DELLA NORVEGIA, DEL GNL E DELL’EOLICO

L’Europa sta riuscendo a mitigare la carenza di gas russo via condotte grazie alle forniture abbondanti di gas dalla Norvegia (via tubi) e di gas liquefatto (via nave). I prezzi del combustibile sono bassi anche per via della buona produzione di energia eolica, che sta riducendo la necessità di gas per la generazione elettrica.

– Leggi anche: Quanti soldi e aiuti avrà Piombino per il rigassificatore

I PREZZI DEL GAS TORNERANNO A SALIRE PRESTO?

Pur essendo scesi rispetto ai picchi dei mesi precedenti, i prezzi del gas restano comunque molto più alti rispetto ai valori degli anni precedenti. E non si esclude che possano tornare a crescere presto: un rapporto dell’agenzia di rating Fitch, infatti, sostiene che i mercati si aspettano una risalita, considerato il differenziale tra i prezzi spot (il mercato all’ingrosso e giornaliero) e quelli forward a un mese.

Reuters scrive che i contratti del gas front month nei Paesi Bassi, il riferimento per il mercato europeo, si aggirano sui 100 euro al megawattora: vale a dire il 67 per cento in meno rispetto ai massimi di agosto, ma il 12,6 per cento in più su base annua.

COSA DICONO LE PREVISIONI DEL METEO

Meteo France, il servizio meteorologico nazionale francese, prevede che in Francia le temperature superiori alla media proseguiranno fino a dicembre. In Italia, il colonnello Mario Giuliacci ha detto all’agenzia di stampa Energia Oltre che in Italia il caldo dovrebbe “continuare fino alla prima settimana di novembre compresa. Poi dalla seconda dovremmo tornare alle temperature del periodo, in media tra i 15 e 20 gradi”.

La differenza tra un inverno mite e uno rigido, in termini di consumo di gas, è di circa 25 miliardi di metri cubi, ovvero il 7-8 per cento della domanda europea.

COSA CAMBIA PER CONSUMATORI E IMPRESE?

Il calo dei prezzi del gas all’ingrosso non si traduce immediatamente in prezzi al dettaglio più bassi per le utenze domestiche e per le imprese. I fornitori, infatti, acquistano l’energia che poi rivendono ai clienti con un periodo d’anticipo di circa sei mesi: le variazioni di prezzo all’ingrosso (al ribasso o al rialzo), dunque, non hanno un impatto istantaneo sulle bollette.

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