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Beni Culturali

Beni Culturali e spettacolo, nasce la Federazione Agis-Federcultura

Agis e  Federazione delle aziende dei servizi pubblici culturali hanno siglato un Patto Federativo per promuovere azioni congiunte per dei Beni Culturali e attività dello spettacolo Una nuova alleanza, per difendere i Beni Culturali e le attività dello spettacolo. È stato siglato tra Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e  Federazione delle aziende dei servizi…

Agis e  Federazione delle aziende dei servizi pubblici culturali hanno siglato un Patto Federativo per promuovere azioni congiunte per dei Beni Culturali e attività dello spettacolo

Una nuova alleanza, per difendere i Beni Culturali e le attività dello spettacolo. È stato siglato tra Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e  Federazione delle aziende dei servizi pubblici culturali, alla presenza del Ministro Dario Franceschini, un Patto Federativo che ha quale obiettivo principale quello di promuovere azioni congiunte nel settore cultura.

Federculture rappresenta la realtà non statale della gestione culturale, in particolare del patrimonio civico delle principali città d’arte (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze). Il settore dello spettacolo rappresentato da Agis (teatro, cinema, concerti, spettacolo, viaggiante) nel rapporto con il pubblico genera un volume d’affari di circa 3 miliardi di euro, producendo oltre 4 milioni di rappresentazioni per più di 178 milioni di biglietti staccati: le associazioni sono dunque le due maggiormente rappresentative del mondo dei Beni Culturali e della Cultura in generale (contano oltre 7.000 aziende e circa 270.000 lavoratori e generano un importante volume d’affari). Insieme le due realtà si propongono di perseguire “obiettivi di interesse generale con criteri di economicità e redditività sociale, culturale ed economica”.

Beni Culturali: gli impegni del Patto Federale

Le due associazioni si impegnano formalmente, dunque, a condividere finalità, azioni e progetti, pur nel rispetto ciascuna della propria autonomia. Il Patto Federale integrerà i rispettivi ambiti di attività e porrà sulla scena un nuovo autorevole interlocutore nei processi decisionali delle politiche culturali del Paese, a favore dello sviluppo dei relativi settori.

Beni culturali

Non solo. La nuova alleanza getta le basi per  ampliare il campo della collaborazione pubblico-privata a sostegno dell’azione delle imprese culturali attraverso la modifica delle specifiche di applicazione dell’Art bonus. La normativa, ad oggi, rivolta sostanzialmente agli interventi di manutenzione e restauro,non prevede la possibilità di destinare a spese di gestione e di produzione culturale quanto ricevuto grazie al meccanismo dell’Art bonus (opportunità estesa solo alle Fondazioni lirico sinfoniche e ai Teatri di tradizione). Inoltre, non possono beneficiarne i soggetti concessionari o affidatari dei servizi culturali (ad es. le Fondazioni che gestiscono musei civici), che possono ricevere erogazioni liberali eleggibili ai fini dell’Art Bonus, solo per la manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali pubblici e non per le attività culturali che mettono in campo. E’ necessario, dunque, come proposto al Ministro Franceschini, estendere la possibilità di usufruire dell’Art bonus anche ai tanti soggetti privati o di tipo privatistico che animano l’offerta culturale in città e territori.

L’accordo “consentirà a Federculture e Agis di fare sistema. Una delle cose che in Italia, nei diversi settori, si fa più fatica a realizzare è unire le energie, individuare una missione nella quale ognuna fa la proprio parte. La firma di questo accordo va esattamente in questa direzione“, ha commentato il Ministro Dario Franceschini, Il Patto Federale per i Beni culturali e la cultura in generale “dimostra che tra pubblico e privato c’è una volontà di collaborazione. Tutto questo sta dentro la consapevolezza che oggi investire in cultura è una priorità e significa aiutare la crescita economica del Paese”.

“Vogliamo proporci all’esterno con un volto nuovo, rinnovato e moderno – commenta Carlo Fontana, presidente Agis -. Il patto che sigliamo non è una bella enunciazione di principi ma un’autentica prospettiva per tutta l’impresa culturale. Mettere insieme il mondo dei beni culturali con quello dello spettacolo coincide perfettamente con il solco tracciato dal Ministro Franceschini. Questa è la strada su cui proseguiremo per restituire alla cultura la centralità che merita”.

“Grazie al Patto che sigliamo oggi con Agis, si rafforza il sistema di rappresentanza della cultura nel confronto con il Governo nazionale, il Parlamento i governi locali – sottolinea il presidente di Federculture, Andrea Cancellato –. Finalmente assistiamo a un’inversione di tendenza nell’investimento in cultura e si sviluppano azioni concrete per il settore, come l’Art bonus, l’incremento delle risorse ministeriali, i 500 euro per i diciottenni, il Fondo Progettualità Culturale (proposto da Federculture e che assegna 5,6 mln di euro per la progettazione integrata delle Regioni del Mezzogiorno). Proprio ora sarà più incisivo il nostro impegno per perseguire concretamente gli obiettivi di crescita della cultura in cui tutti crediamo.”

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