Secondo Nova il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato, martedì 14 dicembre, che il gasdotto Nord Stream 2, che collega Russia e Germania attraverso il mar Baltico, è “un progetto importante che garantisce all’Unione Europea la sicurezza dell’approvvigionamento” di energia e la sua approvazione non dovrebbe essere collegata all’aggressione russa in Ucraina.
Nello specifico il cancelliere austriaco ha sottolineato come l’attivazione del gasdotto non debba essere messa in rapporto con la posizione russa in Ucraina. Non dimentichiamoci – ha proseguito il cancelliere austriaco – che questo gasdotto è strategico sia per la Germania sia per tutti gli altri paesi dell’Europa. Insomma questo gasdotto è un progetto europeo che non deve essere usato come uno strumento di pressione contro Mosca.
Anche il nuovo cancelliere tedesco ha assunto un atteggiamento molto prudente su questo argomento scegliendo la posizione della ex cancelliera Merkel.
Le dichiarazioni del cancelliere austriaco confermano quanto abbiamo sostenuto proprio su queste pagine qualche giorno fa: e cioè il fatto che l’Unione europea non può seguire le scelte politiche degli Stati Uniti nei confronti della Russia perché queste sarebbero profondamente lesive dei suoi interessi in campo energetico dato il legame vitale che in questo momento lega l’Unione alla Russia. Tuttavia questa vicenda – come quella relativa d’altra parte ai semiconduttori ( e quindi la dipendenza dalla Cina ) o alla questione delle terre rare -dimostra la scarsa autonomia strategica dell’UE, che nonostante il suo enorme potenziale economico è legata a filo doppio con la Cina, con la Russia e con gli Stati Uniti. Questo dimostra – al di là della retorica – che l’Europa è attualmente un gigante dai piedi di argilla.