Nell’ultima memoria di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, sull’andamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, ha scritto che “la media delle offerte disponibili calcolata per il mercato libero elettrico nel semestre analizzato si mantiene stabilmente al di sopra di quella del servizio di maggior tutela, pur con un percorso di riduzione nel corso del semestre e di riavvicinamento alla tutela. Si passa, infatti, da valori prossimi a 1600 € di gennaio 2023 a poco più di 1000 € di giugno 2023 per il mercato libero, mentre per il servizio di maggior tutela si va da 1.500 € a 935 €”.
“Anche per quanto riguarda il gas”, prosegue l’Arera, “la situazione è analoga, sia per le offerte a prezzo variabile sia per quelle a prezzo fisso”.
DAL MERCATO TUTELATO AL MERCATO LIBERO
L’autorità fa riferimento alla contrapposizione tra mercato tutelato dell’energia e mercato libero: nei prossimi mesi il primo verrà superato – ma non in maniera istantanea – dal secondo anche per quanto riguarda le forniture domestiche di elettricità e gas. In breve, il mercato tutelato è quello nel quale i prezzi delle forniture energetiche e i contratti vengono stabiliti dall’Arera; nel mercato libero, invece, i prezzi e le condizioni delle forniture di gas e luce verranno decisi in autonomia dalle società energetiche e il consumatore potrà scegliere l’offerta a lui più conveniente.
Come ha ricordato Il Sole 24 Ore, “nel 2022” – un anno insolito, però, quella della crisi dei prezzi dell’energia – “chi era a libero mercato con i prezzi fissi ha pagato meno” rispetto a chi era nel mercato tutelato. I dati dell’Arera dicono che nel 2022 gli utenti sul mercato libero hanno pagato un prezzo medio dell’energia di 282 euro al megawattora, rispetto ai 402 MWh dei clienti sul mercato tutelato.
COSA SUCCEDE DOPO LA FINE DEL MERCATO TUTELATO DI LUCE E GAS
Tra gennaio e aprile prossimi gli utenti domestici ancora in regime tutelato inizieranno la transizione verso il mercato libero. Il superamento delle tutele, dunque, sarà graduale: come ha spiegato su X Simona Benedettini, economista dell’energia, “i clienti domestici non sono gettati a mare senza salvagente sul mercato libero. Diversamente, beneficeranno ancora per qualche anno di prezzi e condizioni regolati e vigilati da Arera”.
Per quanto riguarda l’energia elettrica – prosegue l’economista-, i clienti domestici in maggior tutela verranno prossimamente trasferiti a un nuovo fornitore sul mercato libero, selezionato attraverso un processo di aste. A queste aste, tenute dall’Acquirente Unico (l’ente pubblico che si occupa dell’approvvigionamento di elettricità per il servizio di maggior tutela), parteciperanno le società fornitrici del mercato libero; ad aggiudicarsi i lotti di utenti saranno quelle che offriranno i prezzi più bassi. Nessun operatore potrà aggiudicarsi più del 30 per cento dei clienti messi all’asta.
“Per i clienti elettrici passati a nuovo fornitore”, scrive Benedettini, “è applicato un prezzo dalla struttura e dalle componenti ancora regolate da Arera”. Questo prezzo sarà in vigore per almeno tre anni; trascorso questo periodo, e a meno che il cliente non abbia scelto diversamente – e potrà farlo in qualunque momento -, il cliente rimarrà con lo stesso fornitore ma “passando a un’offerta placet a condizioni standard definite sulla base di un contratto definito da Arera”.
Per quanto riguarda il gas, similmente, gli utenti domestici in regime di tutela rimarranno con il loro attuale fornitore, ma passeranno a un sistema “placet”, ovvero un’offerta standard (“e quindi regolata”, nota Benedettini) basata su condizioni predisposte dall’autorità. Anche in questo caso, gli utenti potranno scegliere una nuova offerta in qualunque momento.
IL MERCATO LIBERO SERVE ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA?
Sempre Benedettini ha fatto notare come il superamento del mercato tutelato è coerente con gli obiettivi di transizione energetica, che presuppongono un aumento della capacità di generazione rinnovabile e distribuita (ossia sparsa sui territori: anche sui tetti di villette e condomini, ad esempio) e dunque un consumatore più partecipe e consapevole. “Il 42,5% di fonti rinnovabili al 2030 sui consumi finali lordi di energia [è l’obiettivo europeo, ndr] significa dotare i clienti di impianti di generazione distribuita, accumuli e servizi di flessibilità che richiedono di esporre questi clienti a segnali di prezzo e non a prezzi regolati”, scrive l’esperta.
IL REGIME SPECIALE PER GLI UTENTI VULNERABILI
Per gli utenti domestici in situazioni di vulnerabilità – per esempio i percettori di bonus sociali, che hanno disabilità o che hanno più di 75 anni – è previsto il mantenimento del regime di tutela, con prezzi e contratti stabiliti dall’Arera.
I dati Arera dicono che gli utenti vulnerabili sono cinque milioni per quanto riguarda le forniture di energia elettrica e oltre tre milioni per quanto riguarda il gas.