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Algeria, dopo l’uscita di Bouteflika ribaltone ai vertici del colosso energetico Sonatrach

Che cosa succede in Algeria a Sonatrach?

Dopo la fine della leadership del presidente Abdelaziz Bouteflika anche Abdelmoumene Ould Kaddour, numero uno di Sonatrach, l’azienda energetica di Stato, è stato messo da parte dai militari, secondo quanto racconta il Financial Times.

COSA È SUCCESSO

La televisione di Stato ha annunciato il licenziamento di Kaddour martedì sera precisando che Rachid Hachichi, capo del settore esplorazione e produzione, è il sostituito designato. Anche se l’Algeria è guidata dal presidente ad interim Abdelkader Bensalah, molti algerini sospettano che il potere si trova nelle mani di Ahmed Gaid Salah, il capo di stato maggiore dell’esercito.

DURO COLPO ALLA RIFORMA DEL SETTORE IDROCARBURI

Per Ft, che ha sentito alcuni analisti sulla questione, il licenziamento di Kaddour infligge “un duro colpo alle speranze di riformare il settore degli idrocarburi” e “rischia di ritardare le riforme necessarie per attirare gli investimenti nel settore del petrolio e del gas, dove la produzione è stagnante”.

PER GLI ANALISTI UNA PERDITA IMPORTANTE

Riccardo Fabiani, senior analyst del Nord Africa presso Energy Aspects, una società di consulenza di Londra, ha detto a Ft che il licenziamento dell’ormai ex numero uno di Sonatrach rischia di avere una “enorme” importanza. Kaddour, spiega infatti Fabiani, si era “impegnato a riformare Sonatrach, migliorando l’efficienza, cercando di accelerare gli investimenti” e “ricercando soluzioni alle controversie legali con gli investitori attraverso accordi transattivi”, ha osservato.

L’ALGERIA TERZO FORNITORE DI GAS ALL’EUROPA

Ma la perdita è importante anche per un altro motivo: l’Algeria è fondamentale per l’Europa in quanto rappresenta il terzo maggiore esportatore di gas verso il vecchio Continente, e dagli idrocarburi dipende per oltre il 95% delle entrate in valuta estera.

IL RISCHIO DELLA LEGGE SUL PETROLIO E IL GAS

Un’altra vittima di questi sconvolgimenti è probabilmente la legge sul petrolio e sul gas che avrebbe dovuto attirare investitori internazionali. I dettagli delle proposte non sono stati annunciati, ma Ould Kaddour è stato tra coloro che vi hanno lavorato. “Il nuovo numero uno non sarà mai abbastanza forte e molti progetti rimarranno bloccati. Qualsiasi nuova misura, come la legge, sarà oggetto di numerosi controlli e ci sarà una spinta contro qualsiasi cosa come la privatizzazione delle risorse petrolifere e di gas”, ha detto Fabiani.

LA NOTA DI ENI

Eni e la compagnia di Stato algerina Sonatrach hanno firmato un memorandum di intesa per giungere in tempi brevi al rinnovo per i prossimi anni del contratto di fornitura di gas.

L’intesa, che riguarda anche gli accordi relativi al trasporto del gas attraverso il gasdotto che attraversa il Mediterraneo, “pone le basi per un nuovo assetto contrattuale che tiene conto dei mutamenti nelle condizioni di mercato”, dice una nota di Eni datata 25 aprile.

 

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