Il decreto Aiuti bis, approvato ieri dal governo e contenente misure di sostegno ai consumatori e alle imprese per 17 miliardi di euro, prevede una norma a favore di Acciaierie d’Italia, l’azienda siderurgica un tempo chiamata ILVA.
IL RUOLO DI INVITALIA
Invitalia, l’agenzia italiana per l’attrazione degli investimenti controllata interamente dal ministero dell’Economia e delle finanze, che possiede una quota nella società, potrà sostenere Acciaierie d’Italia con misure finanziarie dal valore complessivo massimo di 1 miliardo di euro.
La norma del decreto Aiuti bis dice infatti che Invitalia “è autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, sino all’importo complessivamente non superiore a 1.000.000.000 euro”.
Il maggiore azionista di Acciaierie d’Italia è il gruppo siderurgico lussemburghese ArcelorMittal.
LE RIUNIONI DI GIORGETTI E ORLANDO
La cifra era stata menzionata dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti durante un incontro con l’azienda e i sindacalisti a giugno. Proprio questa settimana Giorgetti e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si erano riuniti con i rappresentanti di Acciaierie d’Italia, dei sindacati, di Confindustria e delle regioni anticipando aiuti finanziari. La società è infatti in crisi di liquidità da diversi mesi che si ripercuote sulla produzione e sull’acquisto delle materie prime (il cui costo è peraltro aumentato).
Giorgetti aveva parlato di “un impegno finanziario significativo” e con garanzia statale fino a che le condizioni sul mercato delle materie prime non saranno tornate alla “relativa normalità”.
LE RICHIESTE DI MORSELLI E BERNABÉ
L’amministratrice delegata di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, aveva ricondotto le difficoltà finanziarie dell’azienda al fatto che questa “ha destinato tutte le risorse e la ricchezza generata agli investimenti, che non abbiamo mai smesso di fare e che continuiamo a fare”. Di conseguenza, spiegò, “siamo limitati nell’acquisto delle materie prime e della produzione da monte a valle”.
Anche il presidente del consiglio di amministrazione di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabé, aveva chiesto al governo di definire in fretta degli aiuti per la società.
ACCIAIERIE D’ITALIA È UN “ASSET DI INTERESSE STRATEGICO”
Come riporta Domani, il ministro Giorgetti ha giustificato l’inclusione degli aiuti ad Acciaierie d’Italia nel decreto perché l’azienda rappresenta un “asset di interesse strategico nazionale”.