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Decreto Aiuti Bis

Energia, fisco, pensioni e lavoro. Che cosa ha deciso il governo

Tutti i dettagli del decreto legge approvato dal governo su energia, fisco, pensioni e lavoro.

 

Quindici miliardi di euro per gli interventi a favore di famiglie e imprese e altri due miliardi per misure aggiuntive (sanità e proroga sconto benzina) che portano la dote del nuovo decreto Aiuti a 17 miliardi. Quasi 3 in più delle risorse previste inizialmente, e senza scostamento di bilancio, ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa dopo l’approvazione del decreto in consiglio dei ministri.

Un pacchetto di interventi che privilegia le famiglie rispetto alle imprese, ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco, e che ai sostegni per il pagamento delle bollette affianca anche 25 milioni per il bonus psicologi, l’anticipo della rivalutazione delle pensioni, il potenziamento fino al 2% del taglio del cuneo fiscale e 200 milioni per gli agricoltori danneggiati dagli effetti della siccità.

Vediamo ora in dettaglio i provvedimenti approvati.

LA SINTESI E I NUMERI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Aiuti bis che prevede, con un pacchetto di misure da 17 miliardi, interventi a favore di famiglie e imprese. In particolare contro i rincari delle bollette e dei carburanti il provvedimento stanzia ben 8,4 miliardi prorogando gli sconti previsti dai precedenti decreti in scadenza. Per le imprese invece è previsto il ritorno del credito d’imposta. Cresce il taglio (al 2%) del cuneo fiscale per redditi fino a 35mila euro e arriva la rivalutazione delle pensioni. Sotto tiro poi chi non ha pagato sugli extraprofitti.

LE PAROLE DI DRAGHI

Draghi: «Sono misure a saldi invariati, senza scostamento perché l’economia va meglio del previsto. La crescita acquisita per il 2022, pari al 3,4%, è un dato molto positivo sia rispetto al passato recente sia rispetto agli altri Paesi. Cresceremo quest’anno più di Francia, Germania e Usa, ma preccupano inflazione, rincari dell’energia e anche l’incertezza politica, la geopolitica». E sul Pnrr aggiunge: «Al prossimo Governo voglio lasciare tutti gli obiettivi per quest’anno».

CHE COSA HA DECISO IL GOVERNO

Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.

Il decreto-legge interviene su alcuni importanti ambiti, tra cui il contrasto al caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, il sostegno agli enti territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere d’acquisto, il rilancio degli investimenti.

Quanto ai rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei carburanti, il decreto interviene innanzitutto rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

In secondo luogo, il decreto azzera gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022 e riduce l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Inoltre, sempre per il quarto trimestre 2022, l’ARERA provvederà a mantenere inalterati gli oneri generali di sistema nel settore del gas in vigore nel terzo trimestre.

Infine, si prorogano i crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il terzo trimestre 2022 e si dispone la proroga della riduzione dell’accisa sui carburanti sino al 20 settembre 2022.

Quanto all’emergenza idrica, “si stanziano risorse a favore delle imprese agricole colpite dalla siccità, si accelerano gli affidamenti del servizio idrico integrato (prevedendo appositi termini per gli enti di governo dell’ambito che non hanno ancora provveduto all’affidamento e l’attivazione di specifici poteri sostitutivi in caso di inerzia) e si consente alla Protezione civile di chiedere in anticipo lo stato di emergenza in caso di siccità”, è scritto nel comunicato stampa della presidenza del Consiglio.

Il decreto stanzia inoltre risorse a favore degli enti territoriali, “nella forma di contributi straordinari per complessivi 400 milioni di euro in favore di comuni, città metropolitane e province, e prevede la proroga al 2023 della sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del sisma del 2016. Sono inoltre stanziate risorse per favorire la ricostruzione post-sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto”.

Quanto alle politiche sociali, Palazzo Chigi spiega che “si dispone la riduzione del cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima. Si prevede inoltre l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni, l’estensione del “bonus 200 euro” a lavoratori attualmente non coperti e il rifinanziamento per 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi”.

Quanto agli investimenti, sono introdotte norme in favore di imprese operanti in settori strategici o di interesse pubblico (Alitalia, ILVA, 3-I). Inoltre, il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili è rifinanziato per complessivi 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in relazione sia alle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia alle opere relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Sono rifinanziati i Contratti di sviluppo, anche in relazione a progetti di tutela ambientale, e gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo-IPCEI, nonché il Fondo Unico Nazionale Turismo.

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ECCO LE SCHEDE SU 4 SINGOLI PROVVEDIMENTI

GLI AIUTI ALLE IMPRESE CONTRO IL CARO ENERGIA

Una delle voci più importanti in termini finanziari del decreto è il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. In totale lo stanziamento per dare una mano alle attività produttive a fronteggiare i rincari delle bollette vale infatti 3,3 miliardi euro. Nel capitolo del decreto Aiuti bis dedicato alle imprese il governo ha inserito anche la norma sull’ex Ilva, con le misure urgenti per il sostegno alla siderurgia. Invitalia è così autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, idonei al rafforzamento patrimoniale dell’ex Ilva, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale per importi fino a 1 miliardo di euro. Un capitolo di spesa è riservato, invece, alle imprese e alle attività agricole danneggiate dalla siccità con un fondo ad hoc da 200 milioni. Nel decreto figura anche l’incremento di circa 30 milioni del Fondo unico nazionale turismo. Una misura si fa carico della vecchia Alitalia, stabilendo che i proventi della liquidazione saranno calcolati al netto dei costi dell’amministrazione straordinaria e dei rimborsi ai viaggiatori. Attraverso la norma sulla «Revisione prezzi Fondo complementare» per contrastare i rincari delle materie prime e non bloccare gli appalti arriva un altro miliardo e 300 milioni.

LA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI

Tra gli aiuti alle famiglie per fare fronte alla corsa dei prezzi figura la scelta di anticipare la rivalutazione delle pensioni al 2%, facendo scattare l’adeguamento a partire dal mese di ottobre. Rispetto a quanto indicato alla vigilia del Consiglio dei ministri cambia la platea dei beneficiari dell’anticipo della rivalutazione. L’aumento del 2% dell’assegno è «riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all’importo di 2.692 euro». Nell’ultimo trimestre la rivalutazione del 2% delle pensioni è prevista, insomma, solo fino alla soglia dei 35 mila euro. L’introduzione di un tetto consente al governo di ridurre lo stanziamento destinato alla misura, che ora vale circa 1,5 miliardi, anziché 2,38 miliardi come indicato nella bozza del decreto di due giorni fa. Nel pacchetto di misure destinate alle famiglie è prevista l’estensione del bonus 200 euro ai dipendenti che non ne hanno beneficiato poiché «interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps, come la maternità, la malattia o la cassa integrazione». Il bonus è inoltre esteso ai lavoratori dello sport. Il provvedimento varato ieri stanzia anche 100 milioni di euro per rifinanziare il Fondo per il sostegno del potere di acquisto dei lavoratori autonomi.

GLI SCONTI SULLE BOLLETTE E IL TAGLIO ALLE ACCISE

Il decreto conferma il pacchetto di misure che nel corso degli ultimi mesi ha contribuito a mitigare per famiglie e imprese gli aumenti dei prezzi dei beni energetici. Il ministro dell’Economia Franco ha spiegato che si tratta di interventi pari a circa 5,5 miliardi di euro per il settore delle attività produttive e di circa 5,8 miliardi di fondi da destinare alle famiglie. Nel decreto Aiuti bis sono, dunque, previsti gli sconti sulle bollette del gas e della luce grazie alla proroga nel quarto trimestre dell’azzeramento degli oneri sistema nel settore elettrico (1,1 miliardi), del taglio degli oneri di sistema sul gas (2,6 miliardi) e della riduzione dell’Iva al 5% sul metano. Una norma stabilisce il rafforzamento del bonus sociale per energia e gas destinato ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute. In arrivo una proroga del taglio delle accise sui carburanti. Lo sconto alla pompa destinato a terminare il 21 agosto viene esteso a oltre metà settembre. «Con un impegno di 700 milioni – spiega Franco – abbiamo prorogato al 20 settembre l’abbattimento di 0,25 euro delle accise». In materia di energia viene prorogata a giugno 2023 la tassazione sugli extraprofitti delle aziende energetiche.

IL TAGLIO DELLE TASSE

Rispetto alla vigilia del Consiglio dei ministri il taglio del cuneo fiscale si amplia di 1,2 punti per i redditi fino a 35 mila euro e parte retroattivamente da luglio. L’intervento deciso dal governo introduce una decontribuzione superiore al punto percentuale, ipotizzato fin a poche ore prima dell’approvazione del decreto, che va così ad aggiungersi all’esonero dello 0,8% fissato dalla legge di Bilancio 2022 per i dipendenti pubblici e privati. Il totale del taglio sale così al 2% per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima, l’esonero sui contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico. «Il taglio del cuneo fiscale ha un onere per la finanza pubblica netto di 1,2 miliardi», ha indicato il titolare dell’Economia Franco. Che illustrando in conferenza stampa i dettagli del decreto si è soffermato sul raddoppio della soglia esentasse per i fringe benefit aziendali. «Si accresce da 258 a 516 euro il plafond per il welfare aziendale, per bonus spesa alimentare, ricariche telefoniche e altri beni di consumo esentati dalla base imponibile e si includono nella lista anche le somme per il pagamento delle utenze del servizio idrico, dell’energia elettrica e gas naturale».

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