Crescono le stazioni di ricarica di auto elettrica e questo significa solo che aumentano le auto elettriche. Almeno negli Usa
Costruire auto elettriche è facile: lo abbiamo fatto per più di un secolo. Realizzare una rete di ricarica per auto elettriche, come scrive Bloomberg, è molto più difficile. Servono progetti, serve fare rete, servono autorizzazioni e posti (adatti) e poi serve iniziativa. Sì, perchè costruire una rete di ricarica per auto elettriche ci pone dinanzi ad una questione simile a ‘Prima l’uovo o prima la gallina’: chi compra auto a batteria se non vi sono punti per la ricarica? E chi, invece, realizza punti di ricarica se non vi sono abbastanza macchine da ricaricare?
Qualcosa, però, sta cambiando, anche grazie a Tesla e Nissan. Il numero delle stazioni di ricarica negli Stati Uniti, come riporta il Dipartimento dell’Energia è pari a 14,349, con 36mila prese. E a queste si aggiungono quelle che tutti (o quasi) i possessori di un’auto elettrica hanno in casa, che non vengono conteggiate dal Dipartimento.

Il riscatto della benzina
A mandare un po’ in crisi, negli ultimi mesi, gli acquisti di auto elettrica è stato il basso costo della benzina. E se la benzina continuerà a costare poco, secondo Pasquale Romano, CEO di ChargePoint, il passaggio da veicoli a benzina a quelli elettrici potrebbe essere più lento.
Auto elettriche: la rivoluzione è in atto
Nonostante il basso costo della benzina, però, il cambiamento è in atto. Nei primi sei mesi dell’anno, gli americani hanno comprato circa 65.000 vetture elettriche e ibride. E questo significa che i punti di ricarica servono: mentre le stazioni di benzina diminuiscono, i punti di ricarica per auto elettriche sono destinati ad aumentare.
La California, per esempio, offre già 11.000 punti di ricarica e tanti altri ne stanno nascendo. Già diverse aziende offrono stazioni di ricarica per le auto elettriche dei dipendenti. E questo significa solo che la mobilità sta cambiando.






