La commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager ha detto che i sussidi europei alle industrie critiche per la transizione energetica dovranno eguagliare gli aiuti pubblici offerti dagli Stati Uniti alla manifattura locale attraverso l’Inflation Reduction Act: è la legge anti-inflazione dal valore di 369 miliardi di dollari firmata dal presidente Joe Biden lo scorso agosto.
“È importante esaminare cosa possiamo fare per eguagliare ciò che vediamo in una giurisdizione” come gli Stati Uniti, ha dichiarato Vestager.
IL RISCHIO DEI SUSSIDI DI BIDEN
L’Unione europea teme che gli incentivi dell’Inflation Reduction e i più bassi costi dell’energia per le aziende americane possano far perdere competitività alle imprese europee e causare – nello scenario peggiore – una crisi di deindustrializzazione nel Vecchio continente. Uno dei comparti più vulnerabili è quello automobilistico, alle prese con una complicata transizione alle tecnologie elettriche.
LA PROPOSTA DI VON DER LEYEN
Oltre a Vestager, la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto recentemente una “risposta strutturale” all’Inflation Reduction Act attraverso un aumento dei fondi del RePowerEU, il piano dedicato ad accelerare il distacco energetico dalla Russia e la transizione alle fonti pulite, e attraverso un programma di sussidi chiamato European Sovereignty Fund.
LA MODIFICA DELLE REGOLE SUGLI AIUTI DI STATO
A dicembre Vestager ha chiesto ai governi dei paesi membri dell’Unione di esprimere il loro parere sulla proposta di modifica della normativa europea sugli aiuti di stato, che dovrebbe venire elaborata questo mese.
Le nuove regole permetteranno ai governi di investire maggiormente nei prodotti strategici per la transizione ecologica (come le batterie e gli elettrolizzatori, ad esempio) e di offrire aiuti mirati alle filiere delle “tecnologie pulite” più strategiche. L’ammontare dei sussidi dipenderà dagli incentivi alle industrie offerti nei paesi extra-UE, così da garantire parità di condizioni alle aziende.
SUSSIDI TEMPORANEI, PRECISA VESTAGER
Vestager ha voluto precisare che i sussidi saranno temporanei, in modo che i sostegni all’industria non gravino sulle tasche dei contribuenti. E ha ricordato che le autorità europee stanno lavorando con l’amministrazione Biden all’istituzione di una task force per la gestione dei rapporti economici transatlantici. La Commissione vorrebbe evitare una corsa ai sussidi con gli Stati Uniti che potrebbe sfociare in una guerra commerciale fatta di dazi reciproci.
IL PENSIERO DEL MINISTRO URSO SUGLI AIUTI DI STATO
Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso pensa che sia necessaria una “politica industriale europea” per rispondere agli Stati Uniti.
Tuttavia, a suo dire una revisione delle norme sugli aiuti di stato rappresenterebbe “una strada che potrebbe aggravare la questione europea, perché vi sono paesi come la Germania che hanno risorse importanti e significative per investire, e altri paesi come l’Italia […] che non hanno queste risorse nazionali da investire. Ci troveremmo come sul fronte energetico con una Germania che sussidia le imprese e quindi crea un vantaggio competitivo” rispetto a quelle italiane.