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Mecaer

Tutto su Mecaer, l’azienda piemontese che punta a Microtecnica

Collins Aerospace (Rtx) e Safran hanno presentato ricorso contro il golden power esercitato dal governo Meloni per Microtecnica. Intanto, secondo rumors, ci sarebbe Mecaer, attiva nello stesso settore di Microtecnica, come possibile acquirente dell'azienda torinese

Collins Aerospace ricorre contro lo stop del Governo alla vendita di Microtecnica alla francese Safran.

A novembre fa l’esecutivo italiano si è opposto alla vendita all’azienda francese Safran delle attività di Actuation Systems di Collins Aerospace (filiale della americana Raytheon Technologies, ora nota come RTX) situate in Italia, ovvero l’ex Microtecnica con sede a Torino, società specializzata in componenti aeronautici.

Il governo Meloni ha posto il veto all’acquisizione della filiale italiana di Collins esercitando il golden power in nome della sicurezza nazionale e delle preoccupazioni sul futuro di un asset “strategico”.

Le motivazioni dietro le riserve di Roma all’acquisizione dell’ex Microtecnica da parte della francese Safran sono legate al ruolo dell’azienda nella fornitura di ricambi e manutenzione per i jet Eurofighter e Tornado, programmi strategici quindi di interesse nazionale.

Da subito il produttore francese di attrezzature aeronautiche ha fatto sapere di considerare tutte le sue opzioni per procedere con l’acquisizione da 1,8 miliardi di dollari che comprende anche le attività di sistemi di controllo di volo di Collins Aerospace. Pertanto, “Rtx e Safran hanno impugnato davanti al Tar del Lazio il veto opposto dal governo all’operazione Microtecnica” riporta oggi il Corriere della Sera.

Secondo il quotidiano “Qualora il governo dovesse esigere come condizione per il via libera l’esclusione di Microtecnica dal perimetro della vendita, gruppi italiani potrebbero essere interessati all’azienda piemontese con 620 dipendenti, tre stabilimenti e 162 milioni di ricavi.”

Tra i possibili acquirenti di Microtecnica, ci sarebbe Mecaer Aviation Group, azienda novarese partecipata da Fondo Italiano d’Investimento Sgr dal 2021, produttore di sistemi e tecnologie per i settori degli elicotteri, della business aviation e dell’aviazione generale, fornitore tra l’altro proprio di Collins Aerospace e Safran.

Tutti i dettagli.

IL RICORSO PRESENTATO DA SAFRAN E RTX

Quindi, Rtx e Safran hanno impugnato davanti al Tar del Lazio la decisione del Governo per lo stop della vendita di Microtecnica. E la società statunitense ha confermato l’intenzione di continuare il percorso di cessione alla francese Safran.

«Siamo stati costretti a presentare appello dalle clausole del contratto, per mantenere in vita l’intera operazione», spiega Jeff Shockey, responsabile delle relazioni istituzionali di Rtx, ripreso da Corriere. In base a quanto illustrato ai sindacati dai rappresentanti aziendali di Collins Italy, società che controlla Microtecnica, l’iter del ricorso contro il golden power dovrebbe concludersi entro i prossimi sei mesi, a luglio 2024.

L’INTERESSE DI MECAER PER MICROTECNICA

Passando a rassegna le possibili evoluzioni del ricorso, in caso di esclusione dell’ex Microtecnica dal perimetro dell’operazione Rtx-Safran, ci si chiede chi potrebbe essere interessato ad acquisire questa realtà considerata strategica per l’aerospazio torinese e italiano.

Secondo il Corriere della Sera, “Fra gli addetti ai lavori ricorre con insistenza il nome di Mecaer, altra azienda piemontese (Borgomanero), nata da uno spin-off di Leonardo e ora controllata dal Fondo italiano di investimento, affiancato dal private equity Usa Stellex”.

Con un fatturato di circa 150 milioni di euro nel 2022,Mecaer Aviation Group (Mag) è attiva nello stesso settore di Microtecnica, produce cioè sistemi di controllo di volo e di atterraggio.

COSA FA MECAER

Nata nel 1992 da uno spin off di Agusta (gruppo ex Finmeccanica oggi Leonardo), Mecaer conta oggi 7 siti (di cui quattro in Italia, due negli Stati Uniti e uno in Canada) e oltre 700 addetti.

La società di Borgomanero è specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di equipaggiamento tecnologici (sistemi di controllo di volo, sistemi di attuazione, sistemi di atterraggio) destinati al settore elicotteristico e ad aerei di medio-piccole dimensioni, principalmente business jet velivoli addestratori e aeromobili a pilotaggio o remoto (c.d. UAV), realizzazione di interni per elicotteri, manutenzione di elicotteri civili e militari.

FORNITORE DI LEONARDO, AIRBUS E BELL MA ANCHE SAFRAN E COLLINS

Il gruppo è fornitore Tier 1 dei principali produttori elicotteristici mondiali, tra i quali Leonardo Elicotteri, Airbus Helicopters e Bell Textron, nonché dei più grandi costruttori di carrelli di atterraggio per velivoli ad ala fissa e rotante quali Collins Aerospace e Safran.

TRA I CLIENTI ANCHE L’AERONAUTICA MILITARE

Inoltre, nell’ambito dei servizi di manutenzione di elicotteri, il Gruppo serve direttamente alcuni Corpi dello Stato e dell’Aeronautica Militare Italiana nonché enti governativi nell’area Nord-Est degli Stati Uniti.

LA COMPAGINE SOCIETARIA

L’azienda novarese è partecipata da Fondo Italiano d’Investimento Sgr  e dal fondo statunitense Stellex Capital Management che hanno rilevato la maggioranza nell’autunno 2021  sulla base di una valutazione di oltre 100 milioni di euro. Atttraverso Fly One Spa controllano Mecaer con una quota del 75,8%. Una quota del 22,4% appartiene a Sbi Spa mentre il restante 1,8% è nelle mani di Fn Investment consulting srl.

“È un’operazione importante per Fondo Italiano dato il carattere strategico del settore aerospace, anche come traino per l’innovazione tecnologica, e per l’opportunità di consolidare una filiera molto frammentata, come hanno già fatto in passato francesi, tedeschi e inglesi”, aveva commentato all’epoca Antonio Pace, ceo di Fondo Italiano d’Investimento sgr, come riporta Bebeez.

MECAER MICROTECNICA

I VERTICI

Il consiglio di amministrazione della società è così composto: Gianpaolo Di Dio (presidente), Bruno Spagnolini (ad), Valter Pasqua (vice presidente), Karthik Achar, Gesualdo Di Bernardo, Guido Figliola, Lorenzo Caporaletti, Carlo Stephen Moss e Mitchell David Waxman.

L’ACQUISIZIONE DI EUROVIA DA PARTE DI MECAER (OGGI INTERESSATA A MICROTECNICA)

Nel novembre 2022 Mecaer Aviation Group S.p.A. (MAG) ha portato a termine l’acquisizione del 100% di Euroavia S.r.l., azienda specializzata nei servizi per velivoli ad ala rotante e fissa.

Fondata nel 1994 a Reggio Emilia, Euroavia è uno dei principali player italiani nel settore della gestione e manutenzione di aeromobili ad ala rotante e fissa, e offre varie tipologie di servizio, compreso il rifacimento degli interni e la verniciatura.

“Con l’ingresso di Euroavia nel perimetro del Gruppo, MAG consolida e rafforza la propria posizione di leader italiano nella manutenzione di elicotteri, estendendo la presenza all’intero territorio nazionale grazie alle combinate capacità dello stabilimento di Monteprandone (AP), che opera prevalentemente con gli operatori governativi e privati dell’area Centro-Sud, e di quello di Euroavia, basato a Reggio Emilia per tutto il Centro-Nord, che continuerà ad essere gestito dall’attuale management team guidato da Maurizio Neri” spiegava un comunicato gruppo.

“L’acquisizione di Euroavia è il primo tassello di una strategia di crescita per linee esterne del Gruppo Mecaer nel business della manutenzione di elicotteri sul territorio nazionale” precisava la nota.

Quindi, in questo percorso intrapreso dall’azienda si potrebbe ben inserire l’eventuale acquisizione dell’ex Microtecnica.

I NUMERI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 2022

Infine, guardando i numeri di Mecaer dall’ultima relazione di bilancio consolidato depositata, si evince che i ricavi al 31 dicembre 2022 si attestano a 145 milioni (in crescita rispetto a 135 milioni dell’anno precedente).

La suddivisione dei ricavi per area geografica è la seguente: 58,6% Europa, 53,3% Nord America, 0,9 Europa (area non euro) e il 3,7% nel resto del mondo. Mecaer ha chiuso il 2022 con risultato positivo: l’utile netto consolidato è pari a 3,5 milioni di euro.

La redditività operativa risulta al di sotto dell’esercizio precedente, si legge nella relazione, con un Ebitda di circa 16,8 milioni di euro pari a circa 10,5% del valore della produzione e 11,5% dei ricavi operativi. A pesare sull’andamento economico sono stati alcuni fattori come l’interruzione dei contratti con VR Technologies (Federazione Russa), che si è accompagnata anche a svalutazioni di attività e il rincaro dei costi dei materiali e dell’energia. Nel complesso, il il book-to-bill ratio è risultato in crescita, tale da consentire un livello di adeguata copertura del budget per l’esercizio attualmente in corso.

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