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Tutti zitti sui finti giornali? Il caso Reputation manager e non solo

Si allarga il numero dei casi di siti con contenuti su aziende e top manager che non sono testate giornalistiche. Fatti, nomi e domande (non solo su Reputation manager)

 

“Arnese, stai scoprendo l’acqua calda!”. “Direttore, si sapeva da tempo nel nostro settore”. “Ma qual è la notizia, Michele?”.

E’ il succo di alcuni messaggi ricevuti da professionisti della comunicazione dopo l’articolo di Start Magazine in cui si poneva una domanda: esistono finti giornali on line per far lievitare la reputazione dei top manager italiani?

Se capisco bene, pare proprio di sì.

Quindi da anni ci sono siti con contenuti anche giornalistici (o para-giornalistici) che però non sono testate giornalistiche, non sono note le società che amministrano questi siti, non si conoscono le persone che curano i contenuti, non ci sono direttori responsabili e non si riesce neppure a risalire alle persone (fisiche o giuridiche) che hanno registrato quei domini.

E con questa fuffa dei giornali finti, i giornali veri dicono nulla: anzi sanno e stanno zitti?

Sto esagerando?

No, perché non è solo un caso, come quello indicato nel pezzo di due giorni fa.

No, ce ne sono altri.

Ad esempio questo: Economia Oggi.

Di chi è?, chi ci scrive?, chi pubblica i contenuti?

Boh.

Poi, magari, i contenuti di questo tipo di finti giornali contribuiscono a far lievitare la reputazione on line dei manager (visto che i contenuti riguardano solo ed esclusivamente i top manager), come chiede e si chiede da giorni, inascoltato, il professor Riccardo Puglisi, che può dare pure l’impressione di essere un po’ mattocchio nel merito e ossessivo nel metodo, ma è un riconosciuto esperto di economia dei media – oltre che un battitore libero – che sulle graduatorie come quelle di Reputation manager sta accendendo un faro con Start Magazine.

Dite che non c’è notizia? Che tutto si sapeva? Che tutto era noto? Che tutto è normale? E va bene anche agli editori?

Comunque la ricerca dei giornali farlocchi per pompare la reputazione on line dei top manager non finisce qui.

Spero.

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