Il terzo più grande operatore di telecomunicazioni cinese, Unicom, si è scontrato con la Federal Communications Commission (FCC) per motivi di sicurezza nazionale.
L’autorità di regolamentazione ha votato 4-0 per abrogare l’autorizzazione della società ad operare nei mercati statunitensi e dà a China Unicom 60 giorni per interrompere tutti i servizi interstatali e internazionali nazionali.
Ricordiamo che l’operatore rivale China Telecom ha avuto la sua licenza revocata nell’ottobre dello scorso anno, mentre China mobile è stata vietata nel maggio 2019.
La presidente della FCC Jessica Rosenworcel ha affermato che la risposta di China Unicom alle preoccupazioni sollevate dalla commissione era stata “incompleta, fuorviante o errata”.
La decisione unanime della FCC, che è un’agenzia indipendente, arriva dopo che il presidente Joe Biden ha firmato una legislazione che interrompe le licenze di telecomunicazione per le aziende ritenute una minaccia per la sicurezza.
Ai sensi del Secure Equipment Act entrato in vigore nel novembre dello scorso anno, la FCC non dovrebbe più rivedere le domande delle aziende considerate una minaccia. Ciò significa che i prodotti di telecomunicazione realizzati da Huawei, ZTE e altre società cinesi non possono essere utilizzati nelle reti di telecomunicazioni statunitensi.
Articoli correlati
Allarme Nasa sulla militarizzazione cinese dello spazio
Auto elettriche, così Volkswagen riparte alla conquista della Cina
Armi, che cosa succede davvero fra Usa e Ucraina
Metalli, le sanzioni Usa sulla Russia favoriranno la Cina?
