Giornata particolare per STMicroelectronics, la società italo-francese produttrice di semiconduttori.
CHE COSA SUCCEDE A STM
Pur avendo riportato nel primo trimestre dell’anno risultati superiori alle aspettative, stamattina le sue azioni hanno perso quasi l’8 per cento (si scambiano a 39,02 euro) alla borsa di Parigi.
LE PREVISIONI NON OTTIMISTE
L’apparente contraddizione è il risultato delle paure degli investitori, che pensano che prima o poi anche STMicro – tra i suoi clienti ci sono Apple e Tesla – verrà contagiata dalle difficoltà generali del settore dei microchip.
“STMicro continua a crescere in maniera robusta durante un ciclo negativo per i semiconduttori, quindi è in controtendenza. La domanda chiave per gli investitori è: quanto durerà?”, ha detto a Reuters Paul Allison, analista di Finimize.
Texas Instruments, azienda statunitense rivale di STMicro, ha diffuso mercoledì le sue previsioni di fatturato e profitto per il secondo trimestre del 2023, più basse delle elaborazioni di Wall Street.
SUPERATE LE ASPETTATIVE
Nei primi tre mesi dell’anno, comunque, STMicro ha potuto fare affidamento su una robusta domanda di componenti da parte soprattutto dei costruttori di automobili. Il fatturato netto è cresciuto del 20 per cento su base annua, a 4,25 miliardi di dollari. Gli analisti sentiti da Bloomberg si aspettavano 4,21 miliardi e quelli consultati da Refinitiv ancora meno, 4,19 miliardi.
LA DOMANDA DEL SETTORE AUTOMOBILISTICO
L’automotive, l’area di business più importante per l’azienda, potrebbe continuare a garantire una domanda significativa anche nei prossimi mesi. Non è chiaro invece come evolverà la richiesta di microchip da parte del comparto industriale. Mentre il segmento dell’elettronica di consumo renderà di meno, pare, visto il calo degli ordini.
Nel periodo gennaio-marzo 2023, le entrate nette della divisione automotive di STMicro sono cresciute del 44 per cento su base annua; quelle della divisione elettronica sono calate dello 0,9 per cento.
LE PREVISIONI DI STMICRO PER IL RESTO DEL 2023
STMicro prevede per il secondo trimestre del 2023 un fatturato netto di 4,28 miliardi (rispetto ai 4,24 stimati dagli analisti) e un margine lordo del 49 per cento (rispetto al 47,1 per cento).
L’amministratore delegato Jean-Marc Chery ha detto che quest’anno le entrate dell’azienda aumenteranno del 5-10 per cento nonostante il “contesto complicato”. L’obiettivo per il 2023 è arrivare a 17-17,8 miliardi, e salire fino a 20 miliardi entro il 2027.
STMICRO COME ASML?
Una settimana fa ASML, azienda nederlandese che realizza macchinari avanzati per i microchip, ha diffuso i risultati economici per il primo trimestre del 2023. In maniera simile a STMicro, ha riportato numeri solidissimi e superiori alle aspettative, eppure il giorno dell’annuncio il titolo ha perso valore in borsa a causa del timore degli investitori per le difficoltà future.