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Sorpresa: la Cina fa le scarpe a Tod’s del cinesino Della Valle

Il 2023 era stato un anno d'oro per Tod's grazie alla Cina ma ora la scommessa di Diego Della Valle sul Dragone si sta scontrando con il rallentamento dei consumi nel Paese. Il brand marchigiano però continua a crederci. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Il 2024 si chiude in rosso per Tod’s, che registra una perdita di 29 milioni di euro. La società non ha divulgato il bilancio dell’anno scorso ma lo riporta Affari & Finanza di Repubblica.

Alla base della flessione ci sono il calo della domanda nella Greater China e le complesse operazioni di riorganizzazione societaria. Il brand di Diego Della Valle, tuttavia, resta focalizzato sul rilancio in uno dei mercati considerato ancora strategico per il lusso globale.

IL PESO DEL MERCATO CINESE

La Cina, storicamente motore di crescita per il settore del lusso, ha rappresentato nel 2024 un freno per Tod’s. Il rallentamento dei consumi nella regione asiatica – in particolare nella Greater China – ha inciso significativamente sulle vendite del gruppo e, dunque, sui ricavi e sulla redditività del gruppo, già impegnato in una fase di riassetto societario.

IL BILANCIO 2024

“A seguito del delisting, ovviamente Tod’s non ha più comunicato al mercato i suoi risultati – scrive Andrea Giacobino nel dorso Affari & Finanza del quotidiano Repubblica -. Ma proprio allegati al suo progetto di fusione ci sono i numeri del 2024 della griffe che evidenziano segnali di rallentamento e l’ultima riga dell’esercizio finita in rosso per colpa della Cina. Il bilancio consolidato dell’azienda, infatti, mostra che anno su anno il fatturato è diminuito da 1,12 miliardi a poco più di un miliardo, ma soprattutto l’ebit 94,7 milioni del 2023 è diventato negativo per 2,6 milioni tanto che l’ultima riga è passata da un utile di 50 milioni a una perdita di oltre 29 milioni”.

L’azienda, pur non avendo comunicato i suoi risultati, ha comunque confermato la chiusura del bilancio in perdita.

IL COMMENTO DI DELLA VALLE

“I risultati del gruppo – ha spiegato lo stesso Della Valle – sono stati inferiori alle attese di inizio anno, principalmente a causa della significativa debolezza dei consumi registrata nell’importante mercato della Greater China, che si è protratta oltre quanto ipotizzato”.

“Nel 2025 – ha aggiunto – sarà quindi importante trovare il giusto equilibrio tra gli investimenti per sostenere la crescita dei marchi in un mercato molto competitivo e l’attenzione ai costi, per difendere la redditività”.

LA RIORGANIZZAZIONE STRUTTURALE

Nel corso dell’anno, Tod’s ha portato a termine una profonda riorganizzazione societaria con la fusione inversa di Crown Bidco, veicolo creato per il delisting avvenuto nel 2024. Questa operazione, guidata dalla famiglia Della Valle e sostenuta da partner come LVMH e L Catterton, ha avuto l’obiettivo di semplificare la governance e rilanciare il gruppo in una logica di medio-lungo termine, secondo l’azienda marchigiana. Tuttavia, i benefici sul piano economico non sono ancora visibili.

STRATEGIE FUTURE E PRIORITÀ

Nonostante un 2024 difficile, il gruppo continua a considerare la Cina una priorità strategica, infatti, ha fatto sapere che manterrà alta l’attenzione sul mercato cinese, riconoscendone ancora il potenziale strategico nel medio termine. Ma nel breve, il raffreddamento della domanda rappresenta un ostacolo non trascurabile alla crescita.

Intanto, Tod’s spera che la riorganizzazione appena conclusa lasci spazio a una nuova fase di rilancio commerciale.

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