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Tod’s, il delisting e le furbizie dei Della Valle

Tod's: tutto su Opa e delisting. Fatti, numeri e commenti

 

Colpo di scena agostano (niente scintilli alla Ferragni) in Borsa e non solo: la famiglia Della Valle ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) da 40 euro per azione, per un valore di 338,15 milioni di euro, sulle azioni Tod’s non ancora in portafoglio, ossia il 25,5% del capitale.

Ecco gli obiettivi (quelli dichiarati e quelli veri) e i primi commenti sui valori dell’Opa.

OPA SU TOD’S E DELISTING DEI DELLA VALLE

Diego Della Valle lancia un’Opa su Tod’s a 40 euro per azione per ritirare il titolo dal listino di Piazza Affari. L’offerta d’acquisto volontaria, si legge in una nota, è promossa da DeVa Finance, società interamente detenuta da DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C e controllata indirettamente da Diego Della Valle, ed è volta ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Tod’s non ancora in mano all’imprenditore e pari al 25,55% del capitale.

I NUMERI DELL’OPA SU TOD’S

Il corrispettivo offerto incorpora un premio pari al 20,37% rispetto al prezzo ufficiale per azione Tod’s rilevato il giorno di Borsa aperta precedente alla data della comunicazione odierna, pari a 33,23 euro.

L’ESBORSO DI DELLA VALLE

L’esborso massimo in caso di adesione totalitaria all’opa sarà di 338.149.080 euro. L’offerente, con il sostegno della famiglia Della Valle, spiega una nota, “ha deciso di fare un grande investimento nel gruppo della moda per supportarne lo sviluppo.

GLI OBIETTIVI DEL DELISTING SECONDO DELLA VALLE

L’obiettivo è quello di valorizzare i singoli marchi (Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay), dando loro una forte visibilità individuale e una grande autonomia operativa. Attraverso tale strategia, si intende rafforzare il posizionamento dei marchi nella parte alta del mercato della qualità e del lusso, con un elevato livello di desiderabilità”. Si ritiene infatti che il perseguimento di questi obiettivi di medio e lungo periodo sia meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo.

CHE COSA DICE LA NOTA DI DELLA VALLE SU DELISTING DI TOD’S

Di conseguenza, Della Valle è determinato a promuovere e sostenere questo progetto, consapevole della qualità della struttura manageriale del gruppo e della comprovata competenza ed esperienza dei suoi artigiani. Infine con l’opa si intende riconoscere agli azionisti l’opportunità di liquidare il proprio investimento in Tod’s a condizioni più favorevoli rispetto a quelle che attualmente offre il mercato.

LA POSIZIONE DI LVMH

Lvmh – in accordo con la famiglia Della Valle, sottolinea Mf – non aderirà all’opa promossa da Della Valle e manterrà il suo 10% nella società della moda a fianco dell’imprenditore marchigiano. Delphine, la sussidiaria del colosso francese di Bernard Arnault, deve essere considerata persona che agisce di concerto con l’Offerente, si legge nella nota che annuncia l’opa volontaria su Tod’s, “avendo sottoscritto un accordo in forza del quale si è impegnata, tra l’altro, nei confronti dell’Offerente e di DI.VI. e sino alla conclusione dell’Offerta, a non cedere, trasferire e/o altrimenti disporre a favore di terzi, e a non portare in adesione all’Offerta, le complessive n. 3.309.900 azioni dalla medesima detenute”. L’accordo con Delphine si qualifica come patto parasociale.

COSA CELA DAVVERO IL DELISTING

Le motivazioni di Opa e delisting suonano indirettamente come una campana a morto per la Borsa. Infatti la famiglia Della Valle “ritiene che il perseguimento di questi obiettivi di medio e lungo periodo sia meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo”. Come dire che si cresce a lungo termine meglio se si sta fuori da Piazza Affari: eppure finora si era detto il contrario. Per questo c’è chi pensa che siccome a breve i risultati di Tod’s saranno negativi meglio allora far scomparire il titolo dalla Borsa.

IL COMMENTO DI SCOZZARI

Primi commenti anche sui valori: “Quanto al prezzo offerto di 40 euro per azione, negli ultimi cinque anni (vedere grafico qui sotto, da Borsa Italiana), i titoli Tod’s hanno ampiamente superato quota 60 euro – ha osservato su Linkedin Carlotta Scozzari, giornalista Gedi – Se poi volessimo estendere il periodo a dieci anni, le azioni sono state anche sopra quota 140 euro. Certo, all’inizio della pandemia erano crollate persino sotto 20 euro, ma certamente con questa mossa la famiglia Della Valle si riporta a casa la società a prezzi per sé tutto sommato vantaggiosi. Aspettando un paio di mesi avrebbero forse potuto pagare persino meno? Chi può dirlo? Del doman non v’è certezza”.

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