Il fallito tentativo Opa per il delisting, l’addio di Walter Chiapponi alla direzione creativa e la partnership fuffosa con Chiara Ferragni, che non è più membro indipendente del Cda ma siede ancora nel board, non hanno intaccato il successo di Tod’s in Cina che, nel 2023, ha fatto crescere quasi del 12% il fatturato della società di Diego Della Valle.
A ORIENTE PIACE TOD’S
Sebbene le vendite di Tod’s nel 2023 siano aumentate grazie alla crescita di tutte le regioni e di tutti i marchi, a fare da traino sono state la Cina e il Giappone, indiscusse protagoniste degli affari del gruppo marchigiano, i cui ricavi – scrive Fashion Network – sono cresciuti dell’11,9% a 1,12 miliardi di euro per l’intero esercizio conclusosi il 31 dicembre.
Il successo in Cina infatti è decisamente maggiore di quello in patria. Nel mercato locale italiano le vendite sono cresciute del 4,9%, raggiungendo 263,9 milioni di euro, mentre quelle dell’area ‘Greater China’ – che comprende Cina Continentale, Hong Kong Sar, Macao Sar e Taiwan Region – sono aumentate del 24,2%, arrivando a 356,7 milioni di euro e confermando la regione come il principale mercato per Tod’s (“il 31,65% del totale pari a 1.126,7 milioni”, scrive Ora Finanza).
In Europa, aggiunge Fashion Network, i ricavi sono cresciuti del 10,5% a 239,6 milioni di euro, mentre nelle Americhe del 3,5% a 85 milioni di euro. Il segmento del resto del mondo del gruppo ha infine registrato un fatturato di 181,5 milioni di euro, con un aumento del 7,2%, trainato dal Giappone.
LE VENDITE DI TOD’S E ROGER VIVIER
Differenziando per marchi, le vendite di Tod’s sono aumentate del 10,4%, raggiungendo i 562,9 milioni di euro, mentre quelle di Roger Vivier sono aumentate del 16,5%, raggiungendo i 286,7 milioni di euro. I marchi minori Hogan e Fay, invece, sono aumentati rispettivamente del 9,3% e del 13,2%.
Decisamente contento Della Valle che ha commentato così i risultati: “Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio dell’anno, nonostante un contesto macroeconomico difficile a livello internazionale”.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
I risultati hanno sorpreso positivamente anche gli analisti, le cui stime erano leggermente inferiori. Il fatturato di Tod’s del quarto trimestre (298 milioni euro, +6% tendenziale) è risultato infatti superiore alle attese e al consensus (293 milioni, +4%) degli analisti di Equita citati dal Sole 24 Ore: “La sorpresa rispetto alla nostra stima – hanno dichiarato – è spiegata in parte dai cambi ma anche dalla crescita a cambi costanti”.
“In particolare – scrive il quotidiano economico -, sorprende in positivo il retail superiore alle stime (+12% contro una stima di +2%), mentre il wholesale è sotto le stime. Da segnalare il rallentamento dell’Italia (-3%) e dell’Europa (+3%) e l’accelerazione in Nord America (frutto dell’apertura di nuovi corner) e l’importante accelerazione in Greater China. La crescita resta trainata da Roger Vivier (più esposto alla Cina) e Tod’s (supportato dalle aperture negli States). Gli analisti di Equita hanno alzato le stime di Ebit e utile netto, confermando il margine percentuale al 7,9%”.
“Considerando il momento di volatilità del settore, gli investitori dovrebbero considerare i ricavi trimestrali di Tod’s un risultato abbastanza positivo. La sorpresa dei risultati trimestrali è arrivata interamente dal canale retail, un indicatore favorevole alla redditività”. È il commento di Intermonte, riportato dal Sole, per cui il giudizio resta neutral dato che nel primo semestre “il confronto è piuttosto difficile e le incertezze rimangono relativamente elevate per un gruppo che opera su scala più piccola”.