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Seagen Pfizer

Seagen, cosa fa la biotech su cui punta Pfizer

Secondo il Wall Street Journal, Pfizer sarebbe pronta ad acquistare la biotech Seagen per oltre 30 miliardi di dollari. Ecco cosa ci guadagnerebbe

 

È ancora tutto allo stato iniziale ma Pfizer si è fatta avanti per acquisire la biotech Seagen, con sede a Washington. Lo rivela il Wall Street Journal, che parla di un’operazione da oltre 30 miliardi di dollari.

Ma cosa fa Seagen e perché Pfizer è interessata?

LA TRATTATIVA

L’anno scorso ci aveva provato Merck, le trattative erano a uno stadio avanzato e il valore dell’accordo si aggirava intorno ai 40 miliardi di dollari ma non andò a buon fine. Ora, ci prova Pfizer che, secondo il Wall Street Journal è in trattativa per acquisire Seagen, il cui valore di mercato è di circa 30 miliardi di dollari, ai quali andrebbe aggiunto un premio per l’acquisizione della maggioranza.

Tuttavia, osserva il quotidiano, al momento “non c’è alcuna garanzia che si arrivi a un accordo” perché dovrebbero essere superati diversi ostacoli, tra cui la possibilità di una severa revisione da parte dell’Antitrust.

COSA FA SEAGEN E PERCHÉ TUTTI LA VOGLIONO

Seagen, che l’anno scorso ha registrato vendite per quasi 2 miliardi di dollari, è specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di trattamenti contro il cancro.

Finora la biotech ha contribuito a creare una classe di terapie antitumorali note come coniugati anticorpo-farmaco che, come spiega Pharmastar, “agiscono portando sulle cellule tumorali potenti farmaci citotossici, che risultano tollerabili grazie alla specificità con cui attaccano le cellule tumorali, resa possibile dall’anticorpo monoclonale”.

LE TERAPIE DI SEAGEN

Alcuni tra i coniugati anticorpo-farmaco di Seagen sono Adcetris, che ha recentemente ottenuto un’espansione dell’etichetta per i pazienti pediatrici con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio, e Tukysa, che ha ricevuto l’approvazione accelerata per l’utilizzo con Herceptin di Roche per i pazienti affetti da un tipo specifico di tumore colorettale HER2-positivo.

Altre terapie di Seagen si sono dimostrate promettenti da sole o in combinazione con un’immunoterapia contro alcuni tipi di cancro, tra cui una forma di tumore al seno. E proprio il potenziale riscontrato in questo caso potrebbe essere molto interessante per Pfizer, che con uno dei suoi farmaci di successo, Ibrance, tratta la patologia. Il potenziale accordo, infatti, per il Wsj consentirebbe a Pfizer di acquisire “una promettente classe di terapie oncologiche mirate”.

GLI AFFARI DI PFIZER

Pfizer, con un fatturato di 100 miliardi di dollari nel 2022, di cui circa 22,7 miliardi derivanti dalla vendita dei suoi vaccini e farmaci anti Covid, non ha certo problemi di liquidità. Già l’anno scorso ha acquisito il produttore di farmaci per la cura delle cellule falciformi Global Blood Therapeutics per 5,4 miliardi di dollari e Biohaven Pharmaceutical Holdings per 11,6 miliardi di dollari.

I DUBBI DEGLI ANALISTI

“Se si considerano le motivazioni alla base di entrambe le aziende, sono d’accordo sul fatto che Pfizer ha bisogno di quel gap di entrate di 17 miliardi di dollari dovuto alla perdita dell’esclusività entro il 2030 [a causa della scadenza dei brevetti, ndr]. Quindi ha senso guardare a grandi aziende come Seagen”, ha detto a Endpoints News Andy Hsieh, analista della banca di investimento William Blair.

Inoltre, Pfizer ha fissato l’obiettivo di aggiungere 25 miliardi di dollari di fatturato entro la fine del decennio attraverso iniziative di sviluppo aziendale, comprese le acquisizioni.

“Dall’altra parte, però – ha aggiunto -, Seagen ha appena nominato un nuovo amministratore delegato, che ha effettuato una revisione completa della pipeline e del lungo termine e ha sostanzialmente delineato tutti i driver della barca a lungo termine. Per questo motivo, il fatto che possa vendere l’azienda così rapidamente, mi sorprenderebbe un po’”.

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