La società statunitense di biotecnologia Amgen, che nel 2020 era stata tra le poche Big Pharma a sostenere Donald Trump contro Joe Biden alle presidenziali, ha annunciato che acquisirà Horizon Therapeutics, una società biofarmaceutica irlandese, il cui principale interesse sta nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci per le malattie rare.
Secondo il Wall Street Journal, si tratta non solo del più grande deal di fusioni e acquisizioni da parte di Amgen ma anche della “più grande fusione del settore healthcare dell’anno”.
QUANTO PAGHERÀ AMGEN
Amgen ha annunciato ieri che acquisterà Horizon per 27,8 miliardi di dollari, la sua più grande operazione di sempre, che arriva subito dopo l’acquisizione di ChemoCentryx, avvenuta all’inizio dell’anno per 3,7 miliardi di dollari.
La società, riferisce Reuters, pagherà 116,50 dollari in contanti per ogni azione Horizon – un premio di quasi il 20% rispetto all’ultima chiusura del titolo. Amgen, prosegue l’agenzia di stampa, intende finanziare l’operazione attraverso il debito e la liquidità e ha stipulato un accordo di credito da 28,5 miliardi di dollari con Citibank e Bank of America.
Quando la notizia dell’acquisizione è diventata ufficiale, scrive il Wsj, le azioni di Horizon, che è quotata al Nasdaq, sono balzate del 15% circa.
COSA C’È DIETRO
Secondo Finimize, non c’è da stupirsi della mossa del colosso farmaceutico, dovuta sia alla forte concorrenza sia all’imminente scadenza del brevetto che si stanno ripercuotendo su alcuni dei suoi prodotti di punta come Prolia e Xgeva per l’osteoporosi, Enbrel per l’artrite, e Otezla per la psoriasi.
Solo i due farmaci per l’osteoporosi, riferisce il Wsj, hanno rappresentato quasi 5,3 miliardi di dollari dei 26 miliardi di dollari di fatturato di Amgen lo scorso anno.
Le vendite di Enbrel, scrive Reuters, sono crollate del 14% nell’ultimo trimestre, raggiungendo 1,1 miliardi di dollari.
COSA CI GUADAGNA AMGEN
L’acquisizione aiuterà quindi Amgen ad arricchire e rinnovare il suo portafoglio con una serie di farmaci approvati e popolari come, per esempio, il trattamento per le malattie oculari della tiroide Tepezza e quello per la gotta Krystexxa.
Tepezza, il farmaco più venduto di Horizon, si legge su Reuters, “ha visto raddoppiare le vendite a 1,66 miliardi di dollari nel 2021 rispetto all’anno precedente” e gli analisti, secondo i dati di Refinitiv, prevedono che le vendite “raggiungano i 3,85 miliardi di dollari nel 2028, mentre quelle di Enbrel dovrebbero scendere a 1,89 miliardi di dollari nello stesso periodo”.
Krystexxa, invece, ha registrato vendite per 565,5 milioni di dollari lo scorso anno e si prevede che raggiungeranno 1,36 miliardi di dollari entro il 2028.
Secondo gli analisti di Jefferies, citati dal Wjs, l’acquisizione di Horizon potrebbe aggiungere circa 4 miliardi di nuovi ricavi per Amgen entro il 2024.
LA CRISI DEL SETTORE DELLE BIOTECNOLOGIE E LE PREVISIONI DEGLI ANALISTI
Ma questa strategia, spiega Finimize, si inserisce in un quadro più ampio che coinvolge molte società farmaceutiche. Dato che quest’anno il settore delle biotecnologie ha subito il più grande crollo dai primi anni 2000 (le azioni di Horizon sono scese del 27% all’inizio del 2022), gli analisti hanno previsto che le aziende più ricche avrebbero “fatto incetta di rivali per rimpolpare le loro pipeline di prodotti”. E così è andata.
ANCHE LE ALTRE BIG PHARMA FANNO SHOPPING
A conferma di questo si ricordano, tra l’altro, l’acquisizione di Abiomed da parte di Johnson & Johnson per 16,6 miliardi di dollari e l’acquisto di Imago BioSciences per 1,35 miliardi di dollari da parte di Merck.
Anche Pfizer si è concessa alcuni regali tra cui Global Blood Therapeutics per 5,4 miliardi di dollari e Biohaven Pharmaceuticals per 11,6 miliardi di dollari.
Prima dell’accordo con Amgen, per Horizon si erano fatte avanti anche Sanofi e Johnson & Johnson.
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