Per la Banca centrale europea Sberbank Europe, la controllata europea dell’omonima banca statale russa, è sull’orlo del fallimento per via delle sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.
COSA HA DETTO LA BCE
La Banca centrale europea ha detto che Sberbank Europe – la cui sede centrale è in Austria, e possiede filiali in Croazia e in Slovenia – sta avendo a che fare con “significativi deflussi di depositi come risultato dell’impatto reputazionale delle tensioni geopolitiche”. Pertanto, conclude la BCE, “Sberbank Europe AG e le sue due filiali nell’unione bancaria, Sberbank d.d. in Croazia e Sberbank banka d.d. in Slovenia, stanno fallendo o rischiano di fallire a causa di un deterioramento della loro situazione di liquidità”.
“È probabile”, viene aggiunto, “che la banca non sia in grado di pagare i suoi debiti o le altre passività in scadenza”.
LE SANZIONI A SBERBANK
Giovedì gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni verso le due banche più grandi della Russia – Sberbank, appunto, e VTB – per limitarne la capacità di effettuare transazioni finanziarie a livello internazionale. Le sanzioni sono state inasprite nei giorni scorsi, con l’annuncio dell’espulsione delle due banche dalla rete SWIFT: si tratta dello standard per i pagamenti internazionali, del quale fanno parte undicimila istituzioni e aziende in più di duecento paesi.
CHI CONTROLLA SBERBANK EUROPE
Sberbank Europe è controllata interamente, al cento per cento, dalla società madre russa. Oltre a quelle in Austria, Croazia e Slovenia, possiede filiali in paesi europei che non rientrano sotto la giurisdizione della BCE: la Bosnia ed Erzegovina, la Repubblica ceca, l’Ungheria e la Serbia.
L’azionista di maggioranza di Sberbank è il fondo sovrano nazionale russo, a sua volta controllato dal governo di Mosca. Il presidente dell’organo di supervisione della banca è Anton Siluanov, il ministero delle Finanze russo. L’amministratore delegato è Herman Gref, che in passato ha ricoperto la carica di ministro dell’Economia e del commercio.
L’amministratrice delegata di Sbernank Europe, invece, è Sonja Sarközi, dal 2008: in precedenza è stata CEO di easybankAG. Il direttore finanziario e vice-CEO è Pavel Barchugov, che dal 1995 al 2008 è stato Head of Finance e Chief Accountant a Bank Austria/UniCredit Bank Russia.
COSA HA FATTO L’AUSTRIA
L’autorità del mercato finanziario dell’Austria (il paese in cui si trova la sede centrale di Sberbank Europe) ha imposto una moratoria sulla banca fino al 1 marzo 2022, con effetto immediato. Significa che i correntisti potranno ritirare una somma massima giornaliera di 100 euro, mentre la banca non potrà effettuare esborsi, trasferimenti o altre operazioni.
COSA HA FATTO LA GERMANIA
In Germania Deutsche Boerse, l’operatore della borsa valori tedesca, ha annunciato la sospensione dal trading di una serie di titoli russi, con effetto immediato: nella lista ci sono Sberbank, VTB e la società petrolifera Lukoil.
LE CONSEGUENZE PER LE BANCHE EUROPEE (ANCHE ITALIANE)
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha causato un crollo generalizzato del settore bancario europeo. Gli istituti più colpiti sono quelli maggiormente esposti al mercato russo: Raiffeisen Bank International, austriaca, ha perso il 18 per cento, ad esempio; l’italiana UniCredit l’8 per cento; la tedesca Deutsche Bank – che aveva aperto una nuova sede a Mosca solo a dicembre – il 7 per cento; la francese Société générale il 6,9 per cento.