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Popolare Vicenza

Popolare Vicenza e Veneto Banca, tutti i grattacapi dei commissari

L’articolo di Luca Gualtieri, giornalista di Mf/Milano finanza, con il punto su Popolare di Vicenza e Veneto Banca  A un anno di distanza dal decreto che mise in sicurezza attività e passività delle due banche venete, i commissari accelerano sulle procedure di liquidazione. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, subito dopo l’estate dovrebbe entrare nel…

A un anno di distanza dal decreto che mise in sicurezza attività e passività delle due banche venete, i commissari accelerano sulle procedure di liquidazione. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, subito dopo l’estate dovrebbe entrare nel vivo la cessione del patrimonio immobiliare rimasto in capo alla liquidazione coatta amministrativa (lca).

LA QUESTIONE DEI LOTTI IMMOBILIARI DI POPOLARE VICENZA E VENETO BANCA

Con la consulenza dell’advisor Vitale & Co i commissari avrebbero infatti deciso di suddividere gli asset in questione in due lotti in cui confluiranno i numerosi immobili che facevano capo alle ex Popolare di Vicenza (attraverso la società Immobiliare Stampa) e, in minima parte, a Veneto Banca. È peraltro possibile che, nell’ambito del processo, la lca selezioni un gestore specializzato per seguire l’operazione.

I PALAZZI PRESTIGIOSI A MILANO E ROMA

Oltre alle prestigiose sedi di Milano e Roma di Bpvi, nel portafoglio ci sarebbero anche Palazzo Thiene, quartier generale rinascimentale dell’istituto berico, Palazzo Repeta e Palazzo Negri, insieme a filiali in zone di lusso come quella che Bpvi aveva in Largo del Tritone, nel centro storico di Roma. Bisogna peraltro ricordare che una parte del patrimonio immobiliare è finita a Intesa Sanpaolo nell’ambito del processo di salvataggio. Si è trattato soprattutto degli immobili strumentali, organici cioè all’attività bancaria.

LA MAPPA DEGLI IMMOBILI

Tra questi ultimi c’è villa Spineda, storica sede di Veneto Banca, e il centro direzionale dell’istituto alle porte di Montebelluna. A breve (ma separatamente rispetto agli altri lotti) partirà anche la cessione dello storico Hotel San Marco di Cortina, rilevato nel 2011 per oltre 12 milioni dalla società Anpezo legata a Bpvi. Ora la struttura dovrebbe essere messa in vendita con una valorizzazione vicina agli 8 milioni di euro.

I GRATTACAPI DEI COMMISSARI

Se insomma la dismissione degli immobili sta entrando nel vivo, per i commissari i grattacapi non sono finiti. C’è ad esempio il problema di Farbanca, la controllata della ex Bpvi specializzata nei finanziamenti al mondo della farmacia. Alla fine del 2017 era stata ceduta a New Seres Apennines, un veicolo controllato dalla cinese China Cefc.

IL NODO DEL DOSSIER FARBANCA

Nei mesi scorsi però la transazione è saltata per le difficoltà che Cefc ha registrato in patria e i commissari hanno dovuto rimettere sul mercato la società alla ricerca di un nuovo compratore. Difficile dire se al dossier siano ancora interessati i soggetti che si erano affacciato sul dossier l’anno scorso. Tra questi c’erano gli italiani Banca Ifis e Creval oltre ai fondi internazionali Blue Skye e Atlas.

L’INTERESSE DI CREVAL E BANCA IFIS

Va peraltro detto che nel frattempo Ifis si è già rafforzata nel settore con l’acquisto di Credifarma. Sono invece andate in porto le dismissioni degli altri asset rimasti nel portafoglio della lca, cioè Banca Intermobiliare (venduta ad Attestor), Nem Sgr (andata a Lrw, veicolo controllato dal fondo svizzero Montana Capital) e di PrestiNuova (ceduta alla Popolare di Sondrio). Resta però sul tavolo il nodo dei dipendenti rimasti in capo alla lca.

LA QUESTIONE DEI BANCARI FUORI DAL PERIMETRO DI INTESA SANPAOLO

Si tratta di circa 200 bancari che per il momento sono rimasti al di fuori del perimetro di Intesa Sanpaolo, a cui vanno aggiunti una ventina di dipendenti della Immobiliare Stampa. Anche per questo aspetto i commissari sono alla ricerca di soluzioni.

Articolo pubblicato su Mf/Milano finanza

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