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Unione Africana

Perché Ucraina e coronavirus in Asia attapirano i mercati finanziari

Le notizie che arrivano dall’Ucraina e la recrudescenza del coronavirus in Asia aumentano il pessimismo sui mercati finanziari. L'analisi di Massimo De Palma, head of Multi Asset Team di GAM (Italia) SGR.

Il risultato del consueto sondaggio mensile di Bloomberg, uscito nei giorni scorsi, riflette le paure provocate dalla guerra in Ucraina, dall’impennata dei prezzi delle materie prime e dal cambio di politica monetaria delle Banche Centrali. Gli strategist hanno tagliato sensibilmente le stime sulla performance dell’azionario europeo per fine anno. Un’inflazione più alta e prolungata nel tempo e la contemporanea revisione al ribasso della crescita economica in molte aree rendono più complessa la situazione.

La guerra e la nuova accelerazione dei contagi da coronavirus potrebbero, inoltre, causare ulteriori carenze di approvvigionamento di materie prime, peggiorando le prospettive già precarie. In questo contesto sono riemerse le tensioni tra Pechino e Washington. Le speranze di vedere la Cina in un ruolo di mediazione tra Russia e Ucraina sono sembrate svanire per i sospetti americani di un possibile sostegno alla causa russa. Pechino, dopo aver dichiarato come priva di fondamento l’accusa, ha ribadito la necessità di massima moderazione e comprensione delle legittime preoccupazioni di tutte le parti, avallando implicitamente i timori della Russia per l’allargamento a est della Nato. Il mercato ha reagito negativamente alle conclusioni del lungo colloquio, temendo possibili sanzioni economiche alla Cina e la cancellazione delle società cinesi dai listini americani.

L’accelerazione al ribasso è stata brutale. In particolare, l’Hang Seng è arrivato a perdere oltre il 24% da inizio anno e circa il 40% dai massimi del 2021. Le autorità cinesi, consapevoli che un mercato azionario in caduta libera avrebbe compromesso il raggiungimento degli obiettivi economici, hanno agito in maniera decisa. L’intervento concertato è stato propiziato dalla riunione del Comitato per la Stabilità Finanziaria e lo Sviluppo, guidato dal vicepremier Liu He, responsabile anche della politica economica. Il Comitato intende rilanciare l’economia e assicurare la stabilità dei mercati. Inoltre, intende supportare le quotazioni azionarie all’estero, ridurre i rischi del settore immobiliare e completare rapidamente il giro di vite sulle Big Tech.

Yi Gang, governatore della People’s Bank of China, ha aggiunto, inoltre, che la banca centrale aiuterà l’implementazione di tali politiche, supportando le compagnie assicurative che intenderanno aumentare gli investimenti in azioni. Le prime reazioni del mercato finanziario sono state veementi, i titoli più penalizzati hanno segnato rialzi in molti casi a due cifre. Per rendere duraturo il movimento e non catalogarlo come un semplice rimbalzo tecnico è però necessario che le parole si trasformino in fatti concreti. In questo modo si fa ritrovare fiducia agli investitori e si inverte la rotta al listino.

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