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Perché Donnet silurerà de Courtois in Assicurazioni Generali?

Che cosa succede in Assicurazioni Generali guidata dal francese Donnet? L'articolo di Fiorina Capozzi

 

Qualcosa si muove in casa Generali. L’amministratore delegato, Philippe Donnet, sta mettendo a punto una riorganizzazione delle prime linee manageriali. Ufficialmente l’obiettivo è tentare di fare ordine per rendere più efficienti ed efficaci le strategie della compagnia assicurativa dopo l’impatto del Covid. Rivedendo la “catena di controllo” manageriale, il manager francese si sentirebbe più al sicuro.

CHE COSA HA SCRITTO BLOOMBERG SU DONNET E DE COURTOIS

Per questo, secondo quanto riferisce Bloomberg, Donnet potrebbe chiedere un passo indietro al direttore generale Frederic de Courtois, ex numero uno della rivale Axa in Italia. Senza escludere la possibilità di sostituire anche il direttore finanziario a lui vicino, Timothy Ryan.

I TEMPI DELLE SCELTE DI DONNET IN GENERALI

Non bisognerà attendere molto tempo per verificare le intenzioni di Donnet che dovrebbe presentarsi con le sue proposte in consiglio di amministrazione nel giro di un paio di settimane.

COSA SI DICE A PARIGI

Ma a Parigi corre voce che il manager starebbe mettendo le mani avanti perché preoccupato da un impatto Covid più forte delle attese che potrebbe dare adito a critiche da parte dell’azionariato. Critiche che potrebbero mettere in discussione anche la sua leadership e il suo mandato, normalmente in scadenza alla fine di quest’anno con il board al rinnovo nella primavera 2022.

LE PROMESSE DI DONNET

Soprattutto perché il manager francese ha promesso agli investitori di trasformare Generali in uno dei maggiori player nell’asset management posizionandosi sul lungo periodo fra le prime cinque aziende del settore. Senza trascurare che, a novembre, Donnet ha anche confermato gli obiettivi finanziari al 2021 nonostante l’emergenza sanitaria.

CHE COSA HA SCRITTO REPUBBLICA SU GENERALI

“Da mesi tra alcuni soci di Generali si avverte qualche malcontento sull’attuale gestione, e se Donnet non dovesse essere confermato per il triennio 2022-2024 tutta la squadra potrebbe essere rimessa in discussione”, ha scritto Repubblica.

IL FRANCESE DONNET E’ PIU’ SOLO IN ITALIA?

Di certo il manager francese si sente un po’ più solo in Italia da quando il numero uno di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ha annunciato che lascerà piazza Cordusio a fine mandato e il finanziere Vincent Bolloré ha indicato come non strategica la partecipazione in Mediobanca, che a cascata controlla il 13,46% delle Generali.

COME CAMBIA L’AZIONARIATO DI MEDIOBANCA

Senza contare che negli ultimi dodici mesi è notevolmente mutato l’assetto di Piazzetta Cuccia con Leonardo del Vecchio che ne è diventato il primo socio con circa il 12% e con la possibilità di arrivare fino al 20. E che possiede anche il 5% del Leone di Trieste, come Francesco Gaetano Caltagirone (5%).

GLI SCENARI PER GENERALI

Ma è un fatto che da anni le Generali sono contese fra Italia e Francia. Così come è certo che mentre Unicredit va a nozze con Mps, il Leone di Trieste resta preda ambita anche da Intesa Sanpaolo, che nel 2017 tentò di conquistare la compagnia assicurativa con un’offerta pubblica di scambio. All’epoca l’operazione fu un buco nell’acqua. Ma nulla esclude che la questione possa riproporsi. Magari con il supporto del governo e con l’aiuto di un ricompattato fronte italiano. Nei palazzi romani si teme infatti che nella confusione politica possano passare di mano asset strategici come il Leone di Trieste.

I SUBBUGLI POLITICI NON SOLO SU GENERALI

Non a caso, nei giorni scorsi, 80 parlamentari di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno invitato il Tesoro a vigilare sugli asset finanziari strategici per il Paese. Fra questi le Assicurazioni Generali che hanno importanti investimenti in titoli di Stato italiani.

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