De Gennaro molla la Popolare di Bari.
Scazzi e tensioni senza fine al vertice della Banca Popolare di Bari (gruppo Mediocredito centrale, controllato dal ministero dell’Economia).
Ieri c’è stato un altro addio al vertice della Popolare di Bari. Dopo le dimissioni tempestose dell’amministratore delegato Giampiero Bergami a dicembre scorso e dopo l’azzeramento da parte di tutti i componenti del Collegio dei sindaci, ieri è stato comunicato tra la sorpresa e lo sconcerto dei dipendenti della banca il congedo anche del presidente Gianni De Gennaro.
Ma in verità non è stato del tutto un fulmine a ciel sereno. Infatti, lo scorso dicembre Start Magazine, scriveva: “Dopo le dimissioni del capo azienda Giampiero Bergami, da Roma filtrano indiscrezioni secondo cui in casa del Mediocredito centrale (gruppo Invitalia) secondo cui anche il presidente dell’istituto pugliese, Gianni De Gennaro, sia in bilico”.
Ma come sono state comunicate le improvvise dimissioni di De Gennaro?
La decisione di rassegnare le dimissioni, si legge in una nota della banca, è stata maturata “anche per motivazioni personali” e “fa seguito al raggiungimento dell’obiettivo della ricostituzione di una cultura dell’etica e della legalità nell’istituto”.
Viene ricordato che, quando nell’ottobre 2020 De Gennaro (già capo della Polizia, ai vertici dei Servizi e poi presidente dell’ex Finmeccanica) accettò l’incarico, il compito del presidente comprendeva anche l’esigenza di costituire “un forte presidio di legalità” presso l’istituto finanziario uscito da una gestione commissariale, cui era stato necessario ricorrere in ragione del grave squilibrio patrimoniale al quale si erano aggiunte le vicende penali che avevano interessato i precedenti vertici.
“Sono grato per l’opportunità che ho avuto di lavorare al fianco di professionisti esperti ed integerrimi – ha commentato De Gennaro – Sono certo che sotto l’equilibrata guida del CdA, del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza, il nuovo management condurrà la banca a conseguire quegli obbiettivi e quei traguardi imprenditoriali per il raggiungimento dei quali ci siamo, in questi mesi, tutti intensamente adoperati”.
Ma dunque De Gennaro si è dimesso per motivazioni personali o perché dice di aver garantito la legalità della banca? Chissà.
Magari – si mormora nei palazzi romani – De Gennaro ha compreso che stava venendo meno il rapporto di fiducia con l’azionista della banca e dunque anche con il ministero dell’Economia e così ha preferito defilarsi invece di non essere riconfermato.
Sarà così?
Sta di fatto che le dimissioni del presidente non rappresentano di certo un segnale rassicurante sia all’interno della banca nei confronti dei dirigenti (voci di corridoio parlano già di prossime ulteriori dimissioni al vertice), dei dipendenti e dei soci, sia all’esterno, ha scritto Repubblica-Bari. Non a caso arriva a stretto giro la dura nota del Comitato indipendente azionisti Bpb e di AssoBpb: “Siamo sconcertati, appena il tempo di terminare l’assemblea che arrivano le dimissioni del presidente. Siamo increduli davanti allo stillicidio di dimissioni e di fughe dalla nostra banca. Chiediamo ai rappresentanti della politica pugliese di intervenire per evitare danni maggiori ai risparmiatori pugliesi”.