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Bio-on

Perché Bio-on perde e fa splash in Borsa

Bio-on, società specializzata nella chimica 100% verde, ha chiuso il primo semestre 2019 in perdita per 10,1 milioni. Il commento della società, la reazione del fondo Usa che la criticò e i riflessi negativi sul titolo in Borsa

Bio-on, società di Bologna specializzata nella chimica 100% verde, quotata su Aim Italia, ha chiuso il primo semestre 2019 in perdita per 10,1 milioni di euro rispetto al rosso di 2,95 milioni un anno fa. Il gruppo confida di chiudere l’esercizio 2019 con entrate in linea con il 2018 grazie ad un accordo da 10 milioni appena firmato, mentre si affaccia e si fa sempre più concreta, l’ipotesi di un translisting verso il segmento Star. Mentre oggi il titolo è stato anche sospeso toccando un calo record nel corso della giornata di oltre il 10%.

BIO-ON CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO CON RICAVI PER 917 MILA EURO

Entrando nei dettagli, Bio-on ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi per 917 mila euro, di cui 767 mila realizzati per conto terzi, rispetto a 6,123 milioni di euro di un anno prima. L’ebitda è negativo per 4,94 milioni di euro, alla stregua di quanto registrato nel giugno 2018 (-2,376 milioni di euro). Il risultato finale è una perdita di 10,142 milioni di euro, mentre nel giugno di un anno fa il rosso era pari a 2,959 milioni.

AL VIA REDAZIONE DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE 2020-2024. SI PENSA AL TRANSLISTING VERSO STAR

Il patrimonio netto del gruppo si è assestato a 47,5 milioni a fine giugno da 57,8 milioni di un anno fa. Nel frattempo, però, è stato costruito lo stabilimento produttivo di Castel San Pietro. La posizione finanziaria netta complessiva è negativa per 41 milioni rispetto ai -22,53 milioni di un anno fa. La società ha tuttavia deliberato di iniziare i lavori per la redazione di un nuovo piano industriale per il periodo 2020 – 2024. Ma soprattutto sta pensando, come detto, di avviare le procedure per il translisting dal mercato Aim Italia al Mta-Segmento Star.

SI CONFIDA DI CHIUDERE IL 2019 CON ALMENO 20 MILIONI DI RICAVI NETTI DA TERZI

La società sta effettuando diverse trattative con altri clienti, rallentate dal fatto, spiega una nota del gruppo, che Bio-on è stata “attaccata” a luglio dal fondo americano Quintessential che ha messo in discussione la bontà del progetto industriale e la solidità dei conti della società (lambendo anche la Banca Finnat). Nonostante il rallentamento del business, la società confida di chiudere il 2019 con almeno 20 milioni di ricavi netti provenienti da terzi, un passo avanti rispetto ai circa 19 milioni di ricavi netti sempre provenienti da terzi del 2018, e un Ebitda positivo di circa 8 milioni.

FIRMATO UN CONTRATTO DI LICENZA ESCLUSIVA DELLA TECNOLOGIA PHA NEL SETTORE BEVERAGE

Altro fatto rilevante citato dall’azienda nella nota è la stipula, il 25 settembre scorso, quindi dopo la chiusura del semestre, di un contratto di licenza esclusiva dei diritti di sfruttamento produttivo e commerciale della tecnologia PHA nel settore beverage, della durata di 30 anni, a fronte di un corrispettivo pari a 10 milioni da pagarsi in due tranche. Il contratto prevede anche il diritto esclusivo di Bio-on di fornire il PHA necessario per realizzare i prodotti per il settore beverage e running royalty del 2% sul fatturato dei prodotti – realizzati con la tecnologia Bio-on – venduti a livello mondiale.

ENVENT CAPITAL MARKETS HA DECISO DI RINUNCIARE ALL’INCARICO DI NOMINAED ADVISOR

Non solo. Il 28 settembre EnVent Capital Markets ha comunicato che ha deciso di rinunciare all’incarico di nominaed Advisor. Il gruppo bolognese nominerà a breve il sostituto. Mentre il 30 settembre, Bio-on e il partner finanziario hanno sottoscritto e versato gli aumenti di capitale deliberati dalle joint-venture nel settore cosmetico e dell’oral care, Aldia e Liphe, e queste hanno pagato l’entry fee prevista dai contratti di concessione in licenza della tecnologia stipulati con Bio-on per un ricavo proveniente da terzi pari a complessivi 1.600 migliaia di euro.

ECCO IL COMMENTO DEL FONDO USA

Anche il fondo Usa Quintessential ha commentato la semestrale di Bio-On: “I risultati non ci hanno stupito e confermano la correttezza della nostra analisi – ha spiegato Gabriele Grego, fondatore e managing director del fondo – Inoltre, abbiamo appreso la notizia delle dimissioni del Nomad, organo preposto al controllo della corretta attività’ delle Società’ quotate all’Aim”. Il titolo ha chiuso ieri la seduta a quota 19,2 euro per azione per 361 milioni di euro di capitalizzazione. A metà luglio, prima dell’attacco di Quintessential, valeva oltre 1 miliardo di euro.

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