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Ops Intesa Sanpaolo su Ubi, ecco cosa succede in Piemonte

Non solo l'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, ma anche il vertice della Compagnia e della Camera di Commercio. Tutti i dossier e le fibrillazioni nei palazzi del potere in Piemonte

IL FUTURO DELLA COMPAGNIA (PRIMO SOCIO DI INTESA SANPAOLO)

Dopo due mesi vissuti a stringere mani e recuperare consensi, Licia Mattioli rischia di restare a bocca asciutta. Svaniti i sogni di gloria in Confindustria dove è stata sconfitta da Carlo Bonomi (e in Piemonte si borbotta), si allontana anche una riconferma in Compagnia di San Paolo, fondazione torinese primo socio di Intesa Sanpaolo con il 6,79%. E pensare che fino pochi mesi fa sembrava potesse arrivare alla presidenza grazie all’ottimo rapporto con la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che aveva intenzione si nominarla al posto di Francesco Profumo. Sembra passata una vita. L’ex ministro l’ha spuntata e per la signora dei gioielli sembra valere il vecchio detto: “Chi troppo vuole nulla stringe”. Domani – 21 aprile – si saprà se è rimasta fuori dal board della Compagnia.

IL CASO CAMERA DI COMMERCIO

La Camera di Commercio ha ancora fino a martedì per decidere i suoi due nomi ma ormai sembra certo che la scelta si orienti su quello dell’ex presidente Vincenzo Ilotte e su Rosanna Ventrella, presidente di Cna Impresa donna Piemonte. In questo caso c’è una questione di veti e quote rosa che rischia concretamente di tenere fuori l’imprenditrice del lusso. Ventrella è il nome imposto dalla cordata dei “piccoli”, da Cna a Confcommercio, che sono inamovibili sulla sua scelta.  Quindi gli industriali sono costretti a “ripiegare” su un nome maschile e a questo punto Ilotte è il favorito, blindato da più di un influente imprenditore. Certo c’è amarezza perché anche Mattioli è un nome di peso che a malincuore verrebbe escluso. Ma il regolamento parla chiaro e cambiarlo risulterebbe impossibile anche solo per una questione di tempo. A escludere la possibilità che il nome di Mattioli arrivi da Unioncamere è però un altro regolamento che prevede che possano essere scelti solo gli ex presidenti di Camera di Commercio, incarico mai ricoperto dall’imprenditrice. Alessandro Barberis, quindi, si avvia a una riconferma. E’ ancora presto per dirlo, ma al momento lo scenario più accreditato risulta questo e solo un ribaltone dell’ultimo minuto potrebbe cambiarlo. Una incognita è il futuro dell’attuale vice presidente vicario, il cuneese Ferruccio Dardanello, che non potrà essere rieletto alla presidenza di Unioncamere e potrebbe rientrare in questa partita.

LE TENSIONI SULL’OPS DI INTESA SANPAOLO SU UBI BANCA

Sullo sfondo della lotta per il rinnovo del vertice della Fondazione (ormai appare certo che la presidenza vada di nuovo a Profumo) si staglia una partita finanziaria-imprenditoriale e territoriale che prende le mosse da rapporti conflittuali quanto meno ventennali. E’ il derby Torino-Cuneo. La distanza tra Torino e Cuneo è chiara anche dalle prospettive differenti da cui guardano l’offerta pubblica di scambio su Ubi Banca lanciata da Intesa Sanpaolo. Una partita in cui sono coinvolti tutti i soggetti citati in questo valzer di nomine.

LE TENSIONI IN ACRI SULL’OPS DI INTESA SANPAOLO SU UBI BANCA

Se la Compagnia del riconfermato Francesco Profumo (primo socio di Intesa Sanpaolo guidata dall’ad, Carlo Messina), ha parlato di «operazione meravigliosa», Genta ha bollato l’offerta come «inaccettabile e irricevibile»; giudizio condiviso da imprenditori di peso di Bergamo e Brescia soci di Ubi Banca (qui l’approfondimento di Start). Non sfugge, però, come Profumo rappresenti anche Genta, in quanto il prof è presidente dell’Acri, l’organizzazione che riunisce le Casse di Risparmio Spa e le Fondazioni di origine bancaria, dunque anche di quella cuneese che vuole sbarrare la strada a Intesa.

A qualcuno è tornata in mente una storia di vent’anni fa: quando Andrea Comba, presidente di Crt, iniziò a trattare con Verona per la nascita di Unicredit, con il sogno di mettere insieme tutte le casse risparmio piemontesi, Cuneo fu la più decisa nel puntare i piedi.

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