skip to Main Content

Npl Utp

Npl, ecco chi fa affari con i crediti deteriorati

Se per le banche gli Npl (Non performing loan) rappresentano un fardello da dover alleggerire a tutti i costi, per realtà come DoValue, Banca Ifis, Illimity, Prelios, Amco e tante altre sono un’occasione di business. Numeri e previsioni 

 

LE PREVISIONI DELLA BCE SUL MERCATO DEGLI NPL IN EUROPA

La Bce, in uno scenario grave ma plausibile, stima che gli Npl delle banche dell’Eurozona possano raggiungere i 1.400 miliardi di euro. Un livello ben superiore a quello della crisi finanziaria del 2008 e della crisi del debito sovrano del 2011.

LE ATTESE DI MOODY’S SULL’ITALIA

Moody’s si aspetta un incremento sostanziale dei crediti problematici delle banche italiane a causa della pandemia da Coronavirus. L’agenzia di rating pensa che il principale effetto negativo delle nuove restrizioni sarà sul settore del turismo e dell’ospitalità, comparto in cui le banche italiane hanno più di 50 miliardi di euro di esposizioni creditizie.

I NUMERI DI BANCA IFIS PER L’ITALIA

Secondo quanto emerge dal Market Whatch Npl di Banca Ifis, l’ammontare complessivo dei crediti deteriorati da gestire in Italia si attesterà a 338 miliardi di euro a fine 2020 (+5% sul 2019), e salirà a 385 miliardi di euro nel 2021. Il mercato delle transazioni Npl, con 34 miliardi di euro di vendite previste nel 2020 e una stima di ulteriori 34 miliardi per l’anno 2021, si confermerà più che dinamico.

LE SOCIETA’ CHE FANNO AFFARI CON GLI NPL

Nel Market Whatch Npl di Banca Ifis si evidenzia che il 44% dei volumi dei crediti deteriorati da gestire in Italia è concentrato su sei servicer: 13% DoValue, 9% Amco, 7% Prelios, 7% Cerved, 5% Banca Ifis e 3% Credito Fondiario. Negli ultimi sei anni il settore del servicing ha messo a segno tassi annui medi di crescita a due cifre: +21% la variazione dei ricavi dal 2013, +8% l’Ebitda dell’intero settore.

DOVALUE

DoValue, detenuta al 26,79% da Softbank Group Corp, svolge attività di Servicing e fornisce servizi che riguardano principalmente la gestione, l’acquisto e la vendita di crediti non performing. A fine giugno 2020 il portafoglio gestito (Gross book value) dal gruppo era pari a 161,8 miliardi di euro. Considerando anche il portafoglio di Npl originato in Grecia (Project Icon, per 2,6 miliardi di euro di Gross book value) assegnato a DoValue da Bain Capital Credit e la cartolarizzazione Gacs di Iccrea Banca (2 miliardi di euro di Gross book value, di cui circa 0,4 miliardi di euro già gestiti dal gruppo), il portafoglio in gestione sale a 166 miliardi di euro.

L’ULTIMO ACCORDO DI DOVALUE

Il 29 ottobre DoValue tramite la controllata Italfondiario ha raggiunto un accordo per la gestione esclusiva in qualità di Servicer di un portafoglio di crediti Utp (Unlikely to pay) con un Gross book value di circa 450 milioni di euro. I crediti, che appartengono a circa 50 Pmi, sono stati originati da cinque primarie istituzioni finanziarie italiane. Sono inoltre in corso due diligence per un’ulteriore espansione del perimetro dell’attuale portafoglio che potrà essere esteso ad altre istituzioni finanziarie.

PREVISIONI SULL’ATTIVITA’ DI SERVICING DEGLI UTP

DoValue prevede che l’attività di servicing Utp possa crescere alla luce dell’attuale scenario macroeconomico negativo, che potrebbe comportare una maggiore generazione di crediti Unlikely to pay, e di un numero sempre più importante di istituzioni finanziarie che potrebbero decidere di esternalizzare la gestione di questa asset class. Il volume totale dei nuovi mandati di servicing di DoValue in Europa meridionale nel 2020, dopo l’ultimo accordo, raggiunge quasi 8,5 miliardi di euro, avvicinandosi all’obiettivo pre-Covid di fine anno pari a circa 10 miliardi di euro.

AMCO

Amco è l’Asset Management Company specializzata nel settore della gestione dei crediti deteriorati posseduta al 100% dal Ministero dell’Economia e Finanze. Negli ultimi anni è diventata uno dei principali operatori nel mercato nella gestione degli Npe in Italia. A giugno 2020 presenta 34 miliardi di euro di asset under management pro-forma includendo l’operazione Mps in attesa di completamento. Amco rileverà infatti 8,1 miliardi di euro di crediti deteriorati nell’ambito del piano Hydra di Banca Monte dei Paschi di Siena. Inoltre, secondo indiscrezioni, Amco e Credito Fondiario sarebbero interessate alla possibile cessione di circa 1 miliardo di euro di Utp che Banco Bpm potrebbe annunciare in occasione della prossima trimestrale.

BANCA IFIS

Banca Ifis, controllata da La Scogliera con il 50,50%, è presente in tutta la filiera degli Npl. Il gruppo seleziona, valuta e acquista portafogli da diverse controparti finanziarie, con un servicer che vanta un database proprietario di 1,3 milioni di debitori e 1,8 milioni di posizioni.

LE OPERAZIONI DI BANCA IFIS

Tra le operazioni degli ultimi mesi si evidenzia che ad agosto 2020 Banca Ifis e Illimity Bank hanno concluso una compravendita di Npl per un valore complessivo di circa 266 milioni di euro (Gross book value) e riferibili a circa 4.000 debitori. Poco prima Banca Ifis aveva acquistato da Unicredit, in cordata con Gaia Spv, un veicolo di cartolarizzazione gestito da Guber Banca e finanziato da Guber e Barclays Bank plc, 840 milioni di euro di crediti Non performing. Dell’intero portafoglio Banca Ifis ha rilevato circa 486 milioni di euro in valore nominale, vantati verso più di 8.200 debitori.

I RISULTATI

Dai risultati del primo semestre 2020 di Banca Ifis è emerso che sul fronte degli Npl, in linea con quanto previsto nel piano strategico, da gennaio a luglio l’Istituto ha rilevato 1,3 miliardi di euro di crediti Non performing. I conti del terzo trimestre 2020 sono in agenda per il 5 novembre 2020.

ILLIMITY

Illimity, il gruppo bancario ad alto tasso tecnologico fondato e guidato da Corrado Passera, opera nella gestione dei crediti deteriorati corporate, assistiti da garanzia o senza garanzia acquisendo portafogli o finanziando l’acquisto da parte di altri investitori o gestendo direttamente i crediti attraverso la Servicing Unit.

GLI ULTIMI DEAL

Il 30 ottobre Illimity ha finalizzato, attraverso due nuove operazioni, l’acquisto di crediti distressed nei settori Special Situations Energy e Special Situations Real Estate, per un valore nominale lordo complessivo di circa 120 milioni di euro. Il 21 ottobre Illimity  ha acquisto da Unicredit un portafoglio di crediti Non performing per un valore nominale lordo complessivo di circa 692 milioni di euro (Gross book value). Il portafoglio è composto esclusivamente da crediti nei confronti di debitori corporate, assistiti da garanzie immobiliari.

IL SUCCESSO NEL BUSINESS DEGLI NPL

Il successo di Illimity nel business degli Npl è emerso chiaramente dagli ultimi risultati: nel secondo trimestre del 2020 la società ha realizzato un utile netto pari a 10,3 milioni di euro, valore raddoppiato rispetto al dato dei primi tre mesi dell’anno  pari a 4,5 milioni di euro. L’aumento dell’utile è stato sostenuto dal business degli Npl che ha registrato incassi superiori alle previsioni del piano.

PRELIOS

Prelios, detenuta al 100% da Lavaredo Spa (gruppo Davidson Kempner Capital Management con sede nel Delaware), con BlinkS ha dato vita al primo digital market place italiano, e tra i primi in Europa, dedicato alla compravendita di Npe. La società il 29 ottobre tramite Prelios Innovation ha sottoscritto con Ibl Banca un accordo di partnership strategica finalizzato all’adozione di BlinkS. L’intesa, che vede l’adesione di Ibl Banca sia come Seller di Npl chirografari sia come Buyer di crediti ipotecari e chirografari, ha già portato all’onboarding sulla piattaforma BlinkS di un portafoglio con un Gross book value di circa 30 milioni di euro.

LE OPERAZIONI SU BLINKS

Gabriella Breno, amministratore delegato di Prelios Innovation, in un comunicato ha spiegato che “i primi tre trimestri del 2020 si sono chiusi con undici operazioni perfezionate grazie a BlinkS, per un Gbv ceduto complessivo superiore a 110 milioni di euro. Attualmente sono pubblicati in piattaforma ulteriori 10 portafogli il cui processo di vendita si completerà entro l’anno”.

CERVED

Cerved, che opera tra le altre cose nella valutazione e gestione di crediti problematici, secondo indiscrezioni sarebbe nella shortlist relativa all’operazione di cartolarizzazione di circa 11 miliardi di Npl da parte della banca greca Alpha Bank, che dovrebbe completarsi entro fine anno.

Back To Top