Il Copasir torna a scandagliare credito e finanza per tutelare la sicurezza nazionale.
Non solo Covid-19, app Immuni e piano segreto della Salute rimasto quasi lettera morta al centro delle attenzioni del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica presieduto da Raffaele Volpi (qui l’approfondimento di Start su Copasir ed emergenza sanitaria).
Mercoledì 29 aprile, alle ore 10,30, è in programma l’audizione del direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), Daniele Franco.
Qual è l’ordine del giorno? Il Comitato vuole approfondire la tenuta del sistema creditizio, l’eventuale mancanza di liquidità visti anche gli inghippi del decreto con le garanzie pubbliche, e l’applicazione dell’estensione del golden power a credito e assicurazioni per evitare scalate ostili dall’estero su aziende strategiche.
Non solo. Analisti che seguono i lavori del Copasir presieduto da Volpi (Lega) sottolineano: cosa comporterebbe l’eventuale taglio di rating dello Stato?
I media – ma anche fonti governative – hanno presentato i risultati del vertice Ue (Consiglio) in termini positivi, compresa la decisione Bce di garantire l’acquisto titoli anche se dovessero subire un downgrade (per acquisti o in pegno).
Il Comitato vorrebbe capire dal rappresentante della Banca d’Italia se, come e cosa sarebbe acquistato dalla Bce in caso di taglio di titoli di Stato e rating del Paese Italia, che taluni esperti ritengono verosimile tra metà settembre e ottobre.
Ecco alcune domande clou in uno scenario del genere: quale rete di protezione sarà disponibile? Vi sono risorse sufficienti? Quali settori produttivi soffrirebbero conseguenze?
Questioni di sistema, dunque, ma anche casi ad hoc da esaminare. Come quello di Deutsche Bank.
Il vicepresidente del Copasir, Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), ha detto: ”Deutsche Bank è un malato che ha in pancia un’enorme quantità di derivati e ha una forte presenza in Italia”. Dunque, ha proseguito, ”dobbiamo essere certi” che i principali istituti bancari del Paese ”in questo momento finanzino il nostro sistema imprenditoriale e non quello di altri Paesi”.
“Anche se è presto, e il Copasir è tenuto alla segretezza fino alla diffusione delle conclusioni dell’indagine, «in questo momento ci sembra che ci siano possibilità che stiano avvenendo cose non regolarissime» dice Raffaele Volpi, il presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica”, ha scritto La Stampa.
Per questo il colosso tedesco alle prese con scenari non esaltanti come altri istituti (peraltro fiduciosi di un intervento della Bce) sarà convocato dal Comitato, così come Unicredit tra gli altri.
I parlamentari del Comitato vogliono verificare l’attività di alcune banche che magari hanno finanziato con il risparmio italiano scalate di aziende francesi nei confronti di imprese di casa nostra, sottolineano ambienti del Copasir vicini alla maggioranza di governo.
Altre situazioni che fanno riflettere, ha aggiunto il presidente del Copasir, sono quelle di “istituti bancari che con i risparmi degli italiani hanno finanziato per cifre notevolissime aziende d’Oltralpe per operazioni aggressive nei confronti di imprese italiane”.